Brano: [...]tembre 2 battelli tedeschi, apparentemente vuoti e innalzanti bandiera bianca, entrarono nel porto di Santi Quaranta. Avvicinatisi a riva, i nazisti tentarono uno sbarco di sorpresa, ma il piccolo presidio, rafforzato dai partigiani, reagì »'igorosamente e respinse gli attaccanti.
Più tardi, un aereo con i colori italiani lan ciò un messaggio del Comando supremo:
« Le navi italiane non possono più venire a Santi Quaranta, puntate quindi su Porto Palermo ». Sul l’autenticità di questo messaggio è sempre rimasto un dubbio, mai risolto. Comunque, l’ordine di spostare i reparti italiani non piacque ai partigiani albanesi che. da giorni, attendevano la pai tenza della divisione per entrare in possesso, in base all’accordo, delle armi e del materiale. Quindi essi insistettero perché il tutto fosse immediatamente consegnato. Il generale Chiminiello acconsentì; invano tentarono di dissuaderlo i suoi colonnelli, facendogli osservare come le armi costituissero l’ultima risorsa e che non sarebbe stato impossibile, con un fermo atteggiamento, persuadere[...]
[...] tentarono di dissuaderlo i suoi colonnelli, facendogli osservare come le armi costituissero l’ultima risorsa e che non sarebbe stato impossibile, con un fermo atteggiamento, persuadere i partigiani. Il generale mantenne la sua decisione e, in poche ore, una divisione che avrebbe potuto dare un notevole contributo alla guerra contro i tede schi sì sfasciò. Abbandonando le artiglierie, le armi e tutto il materiale bellico, la colonna proseguì per Porto Palermo, dove nessuna nave giunse dalla madrepatria ad accogliere i reduci.
L’epilogo sarà segnato da episodi dolorosi. Il generale Chiminiello, catturato dai tedeschi, sarà fucilato insieme al suo capo di stato maggiore Sergio Bernardelli. I colonnelli Lanza e Cirino, che con alcuni reparti avevano preferito puntare verso l’interno, dopo alterne vicende finirono a loro volta fucilati dai tedeschi, insieme a molti altri ufficiali e soldati. Il colonnello Giovanni Rossi, sfuggito alla cattura a Porto Palermo, si inoltrò verso l’interno con un gruppo di soldati e di ufficiali. Caduto nelle mani dei [...]
[...]ad accogliere i reduci.
L’epilogo sarà segnato da episodi dolorosi. Il generale Chiminiello, catturato dai tedeschi, sarà fucilato insieme al suo capo di stato maggiore Sergio Bernardelli. I colonnelli Lanza e Cirino, che con alcuni reparti avevano preferito puntare verso l’interno, dopo alterne vicende finirono a loro volta fucilati dai tedeschi, insieme a molti altri ufficiali e soldati. Il colonnello Giovanni Rossi, sfuggito alla cattura a Porto Palermo, si inoltrò verso l’interno con un gruppo di soldati e di ufficiali. Caduto nelle mani dei nazionalisti albanesi, fu successivamente liberato dai partigiani, che gli affidarono il comando di un battaglione. Ma, alla fine, nel corso di un rastrellamento, fu anch’egli catturato dai tedeschi e fucilato.
B.Si.
Ariete, Divisione
Divisione corazzata dell’esercito italiano; T8.9.1943 fu destinata a far
parte del dispositivo previsto per la difesa di Roma. La Divisione « Ariete » era stata costituita a Ferrara nell'aprile 1943 ed era stata messa agli ordini del generale Raffaele Cadorna ([...]