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Il segmento testuale Pinacoteca di Dresda è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 329

Brano: [...] cultura la mano mi corre al revolver ».

In Italia

In un clima siffatto, l’Italia si offriva come un grasso pascolo agli appetiti nazisti, ma con l'alleata Italia non era possibile far ricorso al mitra. Ecco allora, nella primavera del 1937, giungere a Roma una speciale Commissione presieduta dal principe Filippo di AssiaKassel marito di Mafalda di Savoia e assistita dall’alta competenza artistica del professore Hans Posse, direttore della Pinacoteca di Dresda e consulente personale del Fuehrer. Com

pito della Commissione era quello di reperire (soprattutto presso antiquari, privati collezionisti e gallerie di nobili casate) il maggior numero di opere d’arte « alla valutazione il più possibile limitata ». Anche all’epoca, leggi dello Stato (prefasciste e fasciste) impedivano l’alienazione dei beni, sia pubblici che privati, se questa avesse costituito danno per il patrimonio artistico nazionale. Ma la legge non fu mai ostacolo per il fascismo e tanto meno lo fu in questo caso: nel cameratesco clima dell’Asse le brame tedesche ebbero subito via l[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Pinacoteca di Dresda, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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