Brano: [...]a 2.000 cittadini a sottoscrivere un reclamo contro la commissione dei borghesi che aveva preparato il ruolo di esazione del focatico. Analoghe forme di protesta si registrarono negli anni successivi, ma podestà e apparati polizieschi reagirono, arrestando in massa i cosiddetti « pregiudicati » che, prelevati nottetempo dalle loro abitazioni, vennero incarcerati senza nessun documentato capo d’imputazione.

Questa sorte toccò, tra gli altri, a Pietro Speciale (che, intorno alla fine degli anni ’20, conobbe le sevizie della « cassetta ») e a Francesco Collica, uno dei futuri fondatori della locale sezione del P.C.I. (1944). Condannato a 15 anni di reclusione per un sospetto furto campestre, Collica avrà modo d’incontrarsi nelle carceri di Civitavecchia con Girolamo Li Causi e di condurre in cella le sue prime esperienze di maturazione politica antifascista. Gli arresti avvenivano di fatto su ordine dei proprietari terrieri ed erano motivati da pretesti che trovavano uno strumento d’attuazione nei Regolamenti di polizia rurale e negli Statuti dei co[...]