Brano: [...]del Matese », organizzato dagli anarchici, che si svolse in aprile e che rappresentò l’ultimo tentativo di rivolta armata contro l’organizzazione statale.

A Milano si affermò che, restando l’insurrezione il mezzo più energico e definitivo, occorreva però accettare « l’adozione opportuna an

che di altri mezzi suggeriti da speciali considerazioni di tempo e di luogo ». Il tentativo del Matese, invece, come scrisse uno dei suoi organizzatori, Pietro Cesare Ceccatelli, ebbe fondamento nella convinzione « che il proletariato delle campagne fosse in Italia cento volte più rivoluzionario del cittadino ». La salvezza della rivoluzione era perciò nella jacquerie, appoggiata da « bande ». Anche per Costa il brigantaggio, per diventare una forza rivoluzionaria, aveva solo bisogno di una bandiera.

Dopo pochi giorni di campagna i componenti della « banda del Matese » furono catturati ed il fallimento del loro tentativo mostrò con maggiore evidenza la necessità di passare ad un diverso e più maturo stadio di lotta. La lezione fu compresa da Costa, che nel 18[...]