Brano: Vercelli

Un gruppo di partigiani della 182a Brigata. Al centro, il giovanissimo Tito, figlio di Pietro Camana (Primula), imbraccia il mitra del padre caduto in combattimento pochi giorni prima. In basso: la figlia di “Primula”, a sua volta attiva staffetta della formazione (febbraio 1945)

zate imponenti manifestazioni popolari e, nei giorni successivi, ebbe inizio la riorganizzazione dei partiti antifascisti. Dopo l’8 settembre, il Comitato interpartitico sorto nel periodo del governo Badoglio si trasformò in Comitato di liberazione nazionale.

Il territorio pianeggiante del Vercellese non parve adatto all’insediamento della guerriglia, sicché i vercellesi che decisero di arruolarsi nelle formaz[...]

[...]a, sicché i vercellesi che decisero di arruolarsi nelle formazioni partigiane si diressero per la maggior parte verso il Biellese, la Valsessera e la Valsesia, altri verso il Monferrato e rossola.

Nel Biellese, nella zona della Serra, essi diedero vita a un distaccamento chiamato appunto “Vercelli” e che, molto cresciuto nei primi mesi del 1945, costituirà la 182a Brigata Garibaldi “Primula”, così chiamata dal nome di battaglia del comandante Pietro Camana (v.), caduto l'1.2.1945 nella battaglia di Sala (v.).

In Valsessera i vercellesi furono inquadrati nella 50a Brigata Garibaldi “Nedo” (v.) (poi XII Divisione) che, insieme alla 182a Brigata, parteciperà alle operazioni per la liberazione del capoluogo.

Nel Vercellese venne infine costituita la Brigata S.A.P. “Boero” che, nella primavera del 1945, raggiunse i 500 effettivi, molti dei quali però disarmati.

Dal settembre 1943 fino all'estate del 1944 nella pianura vercellese non si ebbero molte azioni partigiane, se si eccettuano gli attacchi compiuti nelle prime settimane di lotta cont[...]