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Il segmento testuale Piazza di Milano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 13Entità Multimediali , di cui in selezione 10 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 310

Brano: [...]
Bel Ioni Maurizio [Spina), Macchi Giuseppe [Claudio), Noè Federico (Locatelli), Cattabiani Giuseppe [Renato), Siniscalchi Roberto [Filiberto), Comolli Luciano [Luciano). Referendari: Bandini Valentino [Fantasio), Caccia Dominioni Paolo [Paolo).

Divisione “Alto Milanese”

Comandante Marvelli Adolfo, Commissario di guerra Mossolin Gastone.

Costituita nel maggio 1944, la Divisione era composta di 9 Brigate, di cui 7 dipendenti dal Comando Piazza di Milano e

2 dal Comando Zona di Varese.

Brigata “Giani”: Comandante Colombo Sandrino Forza numerica in periodo clandestino 89 Insurrezionale 365 Caduti 2 Feriti 8 Costituita nel maggio 1944 Zona di operazione Busto Arsizio.

Brigata “Costanzia”: Comandante Buzzi Antonio [Giuseppe) Commissario di guerra Tognola Angelo [Tino) Forza numerica in periodo clandestino 82 Insurrezionale 442 Caduti 1 * Feriti 2 Costituita nel maggio 1944 Zona di operazioni CastelJanza.

Brigata “Rizzato”: Comandante Vismara Enrico [Chierichetti) Commissario di guerra Zibetti Luigi [Barbarone) Forza numeri[...]

[...]nto Feriti 1 Costituita nel dicembre 1943 e scioltasi in seguito a combattimenti e rastrellamenti il 7 ottobre 1944 Zona di operazioni Valcuvia, Valtravaglia, vai Marchirolo,

Raggruppamento Brigate Garibaldi “Valle Olona”

Comandante Bottini Gaetano [Mauri), caduto in combattimento a Samarate il 25.4.1945 Commissario di guerra Vaghi Bruno [Alvaro). Costituita nel novembre 1944 con la forza di 6 Brigate clandestine dipendenti dal Comando Piazza di Milano e 3 insurrezionali dipendenti dal Comando Zona di Varese.

1a Brigata “Lombarda della montagna”: Comandante Jelmini Antonio [Fagno) Commissario di guerra Mantegazza Ettore (Fieramosca) Forza numerica in periodo clandestino 189 Insurrezionale 418 Caduti 7 Feriti 16 Costituita nell’ottobre 1943

Zona di operazioni Mezzomirigo, Borgomanero, Borgosesia, Arona, Busto Arsizio, Gallarate.

102a Brigata Garibaldi “Maurizio Manciatei li”: Comandante Albé Leandro (Pinuccio) Commissario di guerra Toia Bruno [Pino) ■ Forza numerica in periodo clandestino 290 Insurrezionale 340 Caduti 15 F[...]

[...]stituita nel gennaio 1944 Zona di operazioni Busto Arsizio, Castellanza, Fagnano Olona.

181a Brigata Garibaldi “Luciano Zaro”: Comandante Golo Bruno (Manlio), Commissario di guerra De Maria Francesco (Tar) Forza numerica in periodo clandestino 380 Insurrezionale 700 Caduti 4 Feriti 17 Costituita nel novembre 1943 Zona di operazioni Gallarate e dintorni.

Divisione “Bassa Brianza”

Operante nella zona di Monza e dipendente dal Comando Piazza di Milano

183a Brigata Garibaldi “Carlo Franchi”: Comandante Camelli Luigi [Tito), assassinato da elementi fascisti il 22 agosto 1945 a Gerenzano Commissario di guerra Benaglia Carlo [Enea) Forza numerica in periodo clandestino 420 Insurrezionale 1.000

Caduti 26 Feriti 41 Costituita nel settembre 1944 Zona di operazione Saronno, Ci si ago, Bollate, Turate.

Formazioni G.A.P.

Distaccamento G.A.P. della Brigata “W. Marcobi” già “G. Sozzi” Gruppo G.A.P. “R. Vanetti” della Brigata 148 “Matteotti” Elementi di punta della Brigata “Passerini”

Elementi di punta del Battaglione “Gasparotto” [...]

[...]A.P. erano comandati da Marcobi Walter [Remo), caduto in combattimento il 7 ottobre 1944 a Capolago (Varese). Dopo tale data il comando fu assunto da Macchi Giuseppe (Claudio), il quale nel l'ambito del Comando Zona della provincia di Varese è l'unico competente a sanzionare l'operato dei singoli gappisti.

* Le formazioni operanti nei territori di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno sono state fino al 25.4.1945 alle dipendenze del Comando della Piazza di Milano e pertanto sottratte fino a quella data alla giurisdizione del Comando della Zona di Varese.

I dati dei presenti prospetti sono stati ricavati da un documento ufficiale del Corpo Volontari della Libertà (A.N.P.I. di Varese).

310



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 307

Brano: [...]lo Croce, costituito nel settembre 1943, zona di operazioni monte San Martino e Valcuvia, uomini 178, caduti 39, dispersi 57;

— Banda Autonoma “Lazzarini”, comandante Giacinto Lazzarini, costituita nel dicembre 1943, scioltasi per rastrellamento il 7.10.1944, zona di operazioni Valcuvia, Valtravaglia, vai Marchirolo, uomini 50, caduti 16.

Nel resto della provincia, operarono le seguenti formazioni, alle dirette dipendenze del Comando della Piazza di Milano:

— Divisione “Alto Milanese” (Brigate “Giani”, “Costanzia”, “Rizzato”, “Lupi” e “Raimondi”);

— Raggruppamento Brigate Garibaldi “Valle Olona” (I “Brigata Lombarda della Montagna”, 102a Briqata Garibaldi “Maurizio Manciatelli”, 181a Brigata Garibaldi “Luciano Zaro”) ;

— Gruppo Brigate “Giacomo Matteotti” (Brigata 207 e Brigata 208);

— Divisione “Bassa Brianza” (183a Brigata Garibaldi “Carlo Franchi”);

— Numerosi varesini operarono inoltre aggregati alle formazioni dell'Ossola.

Stragi fasciste

Tra il 4 e il 7.10.1944 caddero trucidati dai nazifascisti 18 partigiani varesini[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 704

Brano: [...]al 24 aprile 1945 le Brigate del popolo operarono per lo più nei centri abitati e nelle campagne lombarde (Seregno, Vi

mercate, Lodi), per ricupero e trasporto di armi, assistenza a militari fuggiaschi o sbandati, raccolta di approvvigionamenti destinati alle formazioni partigiane di montagna, servizio informazioni ecc., in stretto collegamento con gli esponenti democristiani del C.L.N.A.I., del C.V.L. (attraverso Enrico Mattei) e del Comando Piazza di Milano. In questo furono rappresentate da Franco Marra fino al suo arresto, avvenuto il 17.1.1945 (sarà liberato il 17.2.1945, insieme all’architetto Zanchetta, all’avvocato Sola e all’ingegnere Enrico Falck, per intervento delle autorità ecclesiastiche milanesi).

Nel Bergamasco

Particolarmente significativa fu la presenza delle Brigate del popolo nel Bergamasco. Tra la fine del 1943 e l’inizio del 1944 fu costituito a Bergamo un centro di assistenza per ex prigionieri di guerra e sbandati, facente capo ad alcuni sacerdoti e ad attiviste cattoliche, centro che venne poi chiamato Banda don Boli[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 361

Brano: [...] U940)

nelle Alpi Marittime, dove fu nuovamente arrestato nel maggio 1942. Condannato a 3 anni di carcere, nel febbraio 1944 riuscì ad evadere dal penitenziario di Nimes e a raggiungere il maquis della Francia meridionale.

Nel maggio 1944 tornò clandestinamente in Italia ed ebbe incarichi di responsabilità a Milano, quale membro del Comando del C.V.L. e ispettore per la Lombardia delle Brigate Garibaldi, che rappresentava anche nel Comando Piazza di Milano.

Arrestato a fine ottobre 1944 dalle S.S., fu deportato a Mauthausen (v.), dove fu attivo nella organizzazione clandestina di solidarietà e rappresentò gli internati italiani nel Comitato internazionale di resistenza del campo.

Rientrato in Italia nel maggio 1945, fu incaricato dalla Direzione del P.C.I. per il Nord di dirigere l’organizzazione giovanile; fu uno dei dirigenti del Fronte della Gioventù fino al novembre 1946, quando venne nominato segretario della Federazione comunista di Como. All’inizio del 1948, alla costituzione formale dell’apparato dell'Ufficio d’informazione (Comin[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 315

Brano: [...]dopo T8.9.1943 per iniziativa di un gruppo di medici antifascisti e, inizialmente, svolse un’attività assistenziale a favore dei prigionieri e dei carcerati per impedirne la deportazione in Germania. L’organismo venne ufficialmente riconosciuto dal C.L.N. Regionale Lombardo il 12.9.1944 e, in esso, furono rappresentati i cinque partiti che componevano il C.L.N. stesso più il Partito repubblicano. Il 15.4.1945 il C.L.N. medico presentò al Comando Piazza di Milano una dettagliata relazione sull’intero sistema sanitario locale: la città, divisa in 8 settori, poteva contare su circa 100 medici; ogni settore era diretto da un caposettore che aveva alle proprie dipendenze altri medici, un gruppo di infermiere diplomate e un certo numero di personale ausiliario; negli ospedali e nelle case di cura di tutta l’area cittadina erano stati allestiti reparti di pronto soccorso, attrezzati per fronteggiare anche una lotta prolungata; tutti i servizi sanitari di settore erano inoltre collegati con formazioni di montagna. Già prima del riconoscimento ufficiale, i me[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 717

Brano: [...]o volontari della libertà, Callegari per il Fronte della Gioventù, Rina Picolato per i Gruppi di difesa della donna. Caratteristico di questo C.L.N. fu l’inglobamento degli organismi di massa che erano stati la base della lotta, ma che in altri C.L.N. entreranno, molto faticosamente, solo a Liberazione avvenuta.

Ecco come Emilio Sereni, uno dei protagonisti più qualificati della lotta, descriverà la vigilia insurrezionale: « Mentre il Comando Piazza di Milano portava a termine la preparazione dei piani e delle misure militari per l’insurrezione, in stretto collegamento con esso il C.L.N. di Milano discuteva e risolveva i complessi problemi organizzativi che si ponevano in relazione all'insurrezione popolare che doveva portare alla liberazione della città.

Ma nel C.L.N. di Milano città, non ci si limitava alle discussioni ed ai piani. Su

tutti i problemi dell'ora, il C.L.N. si rivolgeva alla cittadinanza con manifesti diffusi a migliaia di copie, contribuiva potentemente con la sua azione di propaganda e di agitazione alla preparazione dell'a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 716

Brano: [...]italiana fu considerato dai tedeschi un prezioso ostaggio. Due mesi più tardi, per dimostrare la loro buona fede nelle trattative di resa condotte segreta

mente con i Comandi americani, j tedeschi stessi condussero Parri in Svizzera e lo rimisero, l’8 marzo, in libertà.

Verso la Liberazione

L’approssimarsi della Liberazione pose al movimento partigiano milanese nuovi compiti per accelerare

Quadro dei principali Comandi militari della Piazza di Milano (194345)

Grado e incarico

Comitato militare (ottobre 1943 agosto 1944)

Giuseppe Robolotti De Micheli generale, comandante

Gino Marini Gino colonnello, capo di S.M.

Scipione Bobbio Guidi maggiore, capo di S.M.

Michele Adabbo Rossi col., capo ufficio informazioni

Ugo Maccarrone Macchi colonnello, capo nucleo ufficiali a disposiz.

Ettore Banchi Lucio capitano, addetto capo di S.M.

Stefano Soldi Erasmo capitano, addetto ufficio informazioni

Giovanni Robolotti Gianni tenente, addetto al Comando

dal

1.10.1943

1.10.1943

20.12.1943 ott. 1943 ott. 1943 ott. 1[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 643

Brano: Grazia, Vereniri

Ezio Maria Gray parla a una manifestazione repubblichina. Alle sue spalle: il segretario del Partito fascista Alessandro Pavolini. Alla sua sinistra: il generale Filippo Diamanti, comandante la Piazza di Milano, e il colonnello Francesco Colombo, capo della Brigata nera « Ettore Muti » (Milano, inverno 194445)

rono a resistere tenacemente nella scuola (favoriti anche dal fatto che l’edificio, già sede del presidio locale, era fortificato), e alla stazione ferroviaria. Per l'intero pomeriggio i garibaldini reiterarono gli attacchi contro il solido fortilizio; alla fine chiesero pressantemente l’aiuto di un cannone alla Brigata cattolica « Valtoce » (che ne era provvista), facendo proseguire intanto il combattimento per tutta la notte. Al mattino del 15, invece dell’atteso cannone, i partigiani del[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 643

Brano: [...]Valsesia Bruno Cai letti, comandante della Divisione ” G. Pajetta "; Paolo Scarpone, commissario di guerra del Comando unificato dell’Ossola; Franco Moranlno, commissario di guerra delia XXII Divisione Garibaldi; Nello Poma, commissario del Raggruppamento divisioni bieilesi; Pippo Coppo, commissario di

guerra delta Divisione Garibaldi " Rèdi Lombardia:

Franco Busetto, comandante delle S.A.P. di Milano; Alessandro Vaia, vicecomandante della Piazza di Milano; Mario Venanzl, comandante della Divisione ” Pajetta ”; Mario Di Leila, capo di stato maggiore della Divisione ” Redi ”

Emilia:

Ilio Barontini, comandante regionale per l’Emilia e la Romagna; Arrigo Boidrini, comandante della Brigata " Ravenna ”; Emilio Suardi, comandante del Comando generale NordEmilia; 1 lario Tabarri, comandante dell’8a Brigata Garibaldi " Forlì ”; Armando Ricci, comandante della Divisione ” Modena ”; Ennio Cervellati, commissario politico della Brigata ” Ravenna "; Sergio Flamini, commissario della 21a Brigata G.A.P. di Forlì.

Liguria:

Carlo Farini, vicecomand[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 374

Brano: [...] membro del Comando militare regionale piemontese.

Lombardia e altre regioni

In Lombardia, l'ossatura delle formazioni era rappresentata dalla 7a Brigata del Bresciano, dai due raggruppamenti S.A.P. della zona di Varese (l’uno su 3 brigate, l’altro su 8, raccolte nella Divisione « Alto Milanese ») e dalla Divisione « Barni » del Pavese, su 3 brigate. Tre brigate S.A.P. agirono nel Cremonese e 6 furono costituite alle dipendenze del Comando Piazza di Milano. Nella zona del Grappa agì una brigata e un’altra operò nel Padovano. Le unità del Lazio, organizzate dal PSIUP prima ancora della forma

zione dei quadri delle « Matteotti », furono divise in 6 zone.

Allorché si costituì il Comando Generale del C.V.L., le « Matteotti » ebbero alla loro testa Giovanbattista Stucchi e trovarono in Sandro Pertini (che aveva diretto l’organizzazione militare socialista in Roma, facendo parte del Triumvirato insurrezionale della città) uno dei massimi animatori, nella sua qualità di segretario del partito per l’Alta Italia.

I socialisti nella lotta armata[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Piazza di Milano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---fascisti <---C.L.N. <---C.V.L. <---comunista <---C.L.N.A.I. <---D.C. <---G.A.P. <---P.C.I. <---fascismo <---fasciste <---gappisti <---italiana <---italiani <---nazifascisti <---socialisti <---Comando Zona di Varese <---Gian Carlo Pajetta <---Luigi Longo <---P.L.I. <---P.R.I. <---P.S.I. <---S.A.P. <---S.S. <---Storia <---antifascista <---cristiana <---fascista <---italiano <---siano <---socialista <---A.I. <---A.N.P.I. <---Aga Rossi <---Alessandro Vaia Sandro Faini <---Alessandro in Colonna <---Alto Milanese <---Ambrogio Calderini <---Andrea Camia <---Angelo Broccolo <---Antonio Cavalli <---Antonio Meazzo <---Armando Ricci <---Arrigo Boidrini <---Arturo Arosio <---Azione Cattolica <---Bandini Valentino <---Bassano del Grappa <---Bel Ioni Raffaele <---Betty Ambiveri <---Bibliografia <---Bobbio Nicola Lidonni <---Brigata G <---Brigata G A P <---Brigata del Bresciano <---Brigate nere <---Bruno Buozzi <---Bruno Ciceri <---C.L.N <---C.L.N.A.L <---Caccia Dominioni Paolo <---Caerano San 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