Brano: Crissolo, Impresa di

ne operanti ai piedi del Monviso. Fin dal 21.9.1943 la formazione garibaldina di Barge « Carlo Pisacane »

— comandante Pompeo Colajanni [Barbato), commissario politico Antonio Giolitti [Antonio] — si era spinta in tale zona, alle sorgenti del Po, grazie all’ardita iniziativa del tenente Enzo Modica (Petralia). Avvertito dell’esistenza, a Pian del Re, di un grosso deposito di armi e munizioni custodito da 15 carabinieri, Petralia si spostò con alcuni uomini alla base del Bracco sopra Barge, piombò dopo una lunga marcia a Pian del Re, con i suoi garibaldini disarmò il presidio, caricò su un camion le armi, fucili mitragliatori e bombe a mano, e infine trasportò il prezioso carico a Barge, lasciando a Pian del Re due uomini con una mitragliatrice a guardia delle armi ancora da caricare. Alle ore 11 di quello stesso giorno la base venne attaccata da una colonna tedesca composta da due carri armati, due autoblinde e una ventina di automezzi. La mitragliatrice dei due garibaldini rispose violentemente, ma presto fu fatta tacere.

I tedeschi occuparono tutta la zona e catturarono i due partigiani.

A Crissolo, accantonato in due caserme, si trovava un presidio della milizia confinaria che, senza dubbio, era stato l’elemento determinante della tempestiva puntata della colonna tedesca a Pian del Re. Il [...]

[...]a da una colonna tedesca composta da due carri armati, due autoblinde e una ventina di automezzi. La mitragliatrice dei due garibaldini rispose violentemente, ma presto fu fatta tacere.

I tedeschi occuparono tutta la zona e catturarono i due partigiani.

A Crissolo, accantonato in due caserme, si trovava un presidio della milizia confinaria che, senza dubbio, era stato l’elemento determinante della tempestiva puntata della colonna tedesca a Pian del Re. Il Comando partigiano decise di spazzare tale presidio nemico e fissò l'azione per il 7 novembre, anniversario della Rivoluzione socialista d’ottobre.

Barbato e Latilla [Nanni) il giorno avanti si portarono a Crissolo per esplorare il terreno e sondare lo stato d’animo dei militi. Poi, con i distaccamenti guidati da Balestrieri, Antonio, Zama, Petralia e Romanino, raggiunsero con una dura marcia notturna la base di partenza per l’attacco. Interrotto il telefono, il distaccamento di Petralia si portò in alto per aggirare la caserma superiore, che Barbato e Moretta avrebbero raggiunto dal b[...]