Brano: [...] terre sottratte agli indios e sulla liquidazione del latifondo. Come obiettivo politico il « piano » indicava la destituzione di Madero e la nomina di Orozco a presidente della Repubblica.

Madero rispose al proclama di Zapata con l’invio delle truppe, ma ormai le ribellioni scoppiavano una dietro l’altra e, nello stesso novembre 1911, le forze più retrive del porfirismo chiamarono a loro volta le masse all’insurrezione aperta. Nel marzo 1912 Pascual Orozco scese direttamente in campo contro Madero e occupò con le sue bande

10 Stato di Chihuaua, muovendosi però su una linea estremamente ambigua, nella quale le collusioni con i porfiristi si mescolavano a idee rivoluzionarie avanzate. Contemporaneamente prendeva vita su basi assai combattive la centrale sindacale messicana che, acquistato subito un peso nazionale, alimentò l’opposizione contro il maderismo.

11 16.10.1912 il generale Felix Diaz, nipote del dittatore, tentò un colpo di stato, di fronte al quale le truppe federali comandate dal generale Huerta si dimostrarono particolarmente t[...]

[...]ione politica di Francisco Madero.

La controrivoluzione al potere

Il nuovo regime mise subito le carte in tavola: dichiarò fuorilegge i sindacati operai, ordinò l’arresto di tutti coloro che avevano manifestato tendenze democratiche e fece assassinare non pochi esponenti del maderismo, sciolse la Camera dei rappresentanti e cercò infine di liquidare i superstiti focolai di rivoluzione contadina, avvalendosi in questo anche dell’alleanza di Pascual Orozco.

Fu da questo tentativo di repressione che la rivolta contadina, sempre latente e intermittente, riprese slancio. Vi diede inizio Venustiano Carranza che, come governatore del

lo stato di Coahuila, non riconobbe il potere di Huerta e si assunse il compito di riportare il paese alla legalità. L’esempio di Carranza fu seguito immediatamente dallo Stato di Sonora, dove operava il generale Alvaro Obregón, altro prestigioso protagonista della rivoluzione del 1910.

Dai due Stati prese le mosse il movimento chiamato « costituzionalista » che, ricominciata la lotta armata, dopo alterne vicen[...]

Brano: [...]pparato di frodi.

Appena tornato in libertà, Madero si rifugiò negli Stati Uniti e, da lì, lanciò ai messicani un appello all’insurrezione, in nome della « democrazia » da ripristinare nel paese, ma senza alcun riferimento ai problemi sociali di fondo che scuotevano il Messico (limite questo che dominerà nell’ispirazione politica di Madero).

Lotta armata

Il 20.11.1910 alcuni maderisti intrapresero le prime azioni armate. Tra essi vi era Pascual Orozco che sa

rebbe diventato uno dei più prestigiosi capi della rivoluzione.

La situazione del paese era così instabile e aperta a ogni sommovimento, che in breve i limitati episodi insurrezionali si trasformarono in una imponente fiumana di lotte che originarono la guerra civile rivoluzionaria. A deciderne gli sviluppi fu la scesa in campo dei peones, al Nord (regione di Chihuaua) capeggiati da Pancho Villa e al Sud sotto la guida di Emiliano Zapata. Nelle regioni meridionali il movimento assunse caratteri più radicali e si configurò come una vera e propria rivoluzione contadina, con un prog[...]