Brano: [...]empre fra mano, facendole viaggiare, dalla cucina alla stalla, dalla stalla alla camera, dalla camera alla sala », tanto simile ai romanzetti in voga nel secolo del Chiari e tanto biasimati dal Baretti; nel capitolo XII si inserisce la vicenda narrata dal Marchese dell'assedio senza quartiere fatto dal Signor Gottardo, gentiluomo di Haarlem, a Guglielmina, vedovella reticente di Amsterdam; nel capitolo XVII la descrizioneAvvertenza per l'uso del Panoptico, strumento di ottica eccezionale; una ricetta per fare ritratti, nel capitolo xvIII; la trascrizione accurata del taccuino di un Narciso di alto lignaggio, con il prospetto esatto delle Scommesse alla Corsa, nel capitolo xxiv; una sfilza di quesiti posti al lettore, nel capitolo xxvii; un breve, ma esauriente, trattato su « la domanda » (capitolo xxix). Questa tecnica narrativa arriva fino al punto che l'autore (cap. =VI) `racconta' se stesso impegnato a scrivere in un album di Milady tre caricature, poi inserite senz'altro nel romanzo, e mette il capitolo XXXVIII tra « (Parentesi) », giacché[...]
[...]ratura civile, in altre parole, continuava a caratterizzarsi per un malinteso rapporto finzionerealtà, linguaggio romanzescomessaggio ideologico.
VARIETÀ E DOCUMENTI 703
Il Ciampolini sembra volere reagire proprio a questo, cercando di ridare alla fictio il ruolo e la dignità che le spettano, senza con ciò abbandonare il proprio assunto civile.
4. Nel manicomio di Aversa il viaggiatore aveva ricevuto dallo scienziato la carta illustrativa del Panoptico, « istrumento di recentissima, e quasi miracolosa invenzione ». Esso funge da microscopio, che fa apparire un semplice pungiglione il Picco dello Spitzberg (ai lettori che ignorino cosa sia tal posto, l'autore offre una presa di tabacco, purché tacciano), e da telescopio — si potranno scrutare sulla Luna i monti, i fiumi, i mari, le foreste, i porti, le città, le piazze, i quadrupedi, i bipedi, i volatili, i rettili. Con questa meravigliosa macchina è poi possibile vedere al di là dell'acqua, delle mura, studiando cosí gli atteggiamenti, le azioni, l'etica, ma anche i tessuti cellulari, le ve[...]
[...]etica, ma anche i tessuti cellulari, le vene, i nervi degli uomini. Tali sono le prestazioni della sconvolgente invenzione che non solo consente di osservare ciò che normalmente è vietato vedere; ma anche deforma a piacere la realtà con grande vantaggio degli Orientalisti, Occidentalisti, Odeporici, Antiquarj, Traduttori, Commendatori, Critici, Giornalisti, Giureconsulti, Medici, Economisti, Finanzieri, Speculatori, Banchieri, Negozianti. Questo Panoptico si configura, insomma, come un Acromicrotelodiplodiforocaloidroisomatico e un Caliscopio; ma chi non ha un Caliscopio? avverte il Ciampolini: « Tutti ne hanno uno ai loro comandi, come non è da dubitare, perché ciascuno tratteggia e colora secondo il proprio appetito ed ingegno »; e già aveva detto: « Ed io pure ho il mio Caliscopio » (p. 65).
La lunga riflessionespiegazione, collocata strategicamente al centro del volume, quasi invocazione alla Musa di classicistica memoria, investe i punti cardinali della scrittura ciampoliniana: rifiutati criteri ambiguamente mimetici (in questo senso l'i[...]