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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 355

Brano: Pagine Rosse

Vincenzo Pagella

sca. Nel 1925 dovette ancora espatriare clandestinamente, rifugiandosi a Lione, per rientrare in Italia solo dopo vari anni, approfittando di un’amnistia.

Nella Resistenza

Malgrado la vigilanza della polizia fascista non cessò l’attività, dedicandosi ad organizzare i tranvieri, ma alla fine dovette lasciare la città per Vaimezzana d'Asti, collegandosi coi partigiani di là, costretto presto a rientrare a Torino da un male incurabile che Io portò alla morte.

Fu tra i fondatori della Lega Proletaria Mutilati ed Invalidi di guerra, aderente alla Confederazione Gene[...]

[...]politica attiva (1956).

Si spense improvvisamente e prematuramente, colpito da infarto al suo tavolo da lavoro.

Avvocato dall'oratoria impetuosa e persuasiva, difensore soprattutto della libertà di stampa, fu acuto e profondo saggista. Molti dei suoi scritti, sia su « Lo Stato Moderno » che sul « Mondo » diretto da Pannunzio, anticipavano con grande preveg

genza problemi della vita politica italiana, oggi più che mai acuti.

E. Za.

Pagine Rosse

Rivista quindicinale pubblicata a Milano dal 20.6.1923 all’agosto

1924 per iniziativa di Giacinto Menotti Serrati, Fabrizio Maffi, Ezio R\iboldi, Francesco Buffoni e Mario Malatesta, principali esponenti della Frazione Terzinternazionalista del Partito Socialista Italiano. Essa sorse in polemica con le decisioni del XX Congresso del P.S.I. (Milano, 1517.4.1923), che aveva respinto a maggioranza le condizioni poste dalla Terza Internazionale per la fusione dei partiti socialista e comunista.

Il primo numero di « Pagine Rosse » pubblicava il testo di una « Lettera aperta» alla Direzion[...]

[...] per iniziativa di Giacinto Menotti Serrati, Fabrizio Maffi, Ezio R\iboldi, Francesco Buffoni e Mario Malatesta, principali esponenti della Frazione Terzinternazionalista del Partito Socialista Italiano. Essa sorse in polemica con le decisioni del XX Congresso del P.S.I. (Milano, 1517.4.1923), che aveva respinto a maggioranza le condizioni poste dalla Terza Internazionale per la fusione dei partiti socialista e comunista.

Il primo numero di « Pagine Rosse » pubblicava il testo di una « Lettera aperta» alla Direzione del P.S.I., firmata, oltre che dai membri del comitato promotore, da altri aderenti alla frazione (Abigaille Zanetta, Giulio Trevisani, Filippo Aldi sio, Antonio Sanna, Vincenzo Pagella, Luigi Volpi, Domenico Marchioro, Leone Mucoi, Francesco Lo Sardo, Ettore Di Silvestro, Raffaele Pastore, Augusto Mancini, Riccardo Bonelli, Giuseppe Ciucci, Giuliano Corsi, Pietro Altobelli, Giovanni Tonetti, Ferruccio Marini, Alberto Bassi, Francesco Raineri, Girolamo Li Causi, Carlo Reggiani, Giovanni Nicola, Alfredo Tucci, Arnaldo Baroni), alcun[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 624

Brano: [...]rsi, non offrire pretesti di facili vittorie avversarie ed attendere operosamente. Lavorare e vigilare. Il giorno non è lontano » (dal n. 12 del 15.3.1921).

L’autocritica di Serrati

La vittoria deJ fascismo avrebbe aperto, seppure tardi, gli occhi a G.M. Serrati. In seguito egli riconobbe onestamente I propri errori, diede vita alla frazione terzinternazionalista (che sarebbe confluita nel Partito comunista), fondò (20.6.1923) il periodico Pagine Rosse (v.), in ogni numero del "quale si può trovare una sincera autocritica, la drammatica denuncia della sconfitta cui erano state portate le masse lavoratrici italiane e un impegno alla lotta rivoluzionaria al quale l’uomo rimase fedele sino all’ultimo: « Noi sperammo di poter condurre anche i riformisti all’azione rivoluzionaria. Essi usavano il nostro linguaggio; essi sembravano animati dalle nostre stesse intenzioni. Dobbiamo confessarlo: ci ingannammo, forse anche fummo ingannati. Ma in politica non ha torto chi inganna; ha torto chi si lascia ingannare. E noi, nei riguardi dei nostri riform[...]

[...]sa era invasa, le nostre energie compromesse. Il P.S. si è così, sotto i replicati colpi della reazione, smembrato e scisso in tante diverse frazioni, che le masse disorientate e sperdute non sanno più in quale affissarsi. Non parlo delle viltà singole, fenomeno angosciante, che ci ha rivelato quanta vergogna fosse tra le file di coloro che pretendevano guidare il proletariato alla conquista di una società più equa e fraterna ». (G.M. Serrati, « Pagine Rosse », n. 7, 30.9.1923).

Comunista, Il

Testata comune a diverse pubblicazioni del movimento comunista italiano. In ordine di tempo, il primo periodico che assunse tale titolo fu un settimanale edito a Bologna, poi a Imola, diretto da Nicola Bombacci fv.). Ne apparvero 9 numeri, dal 14.11.1920 al 9 gennaio 1921. I primi due fascicoli, pubblicati come « numeri unici », debbono considerarsi come i numeri 1 e 2 della serie. Fu l’organo della frazione comunista del Partito socialista italiano.

L’organo del P.C. d’I.

« Il Comunista », organo centrale del Partito comunista d’Italia, gerente [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 398

Brano: [...]rante il suo periodo di governo nella Repubblica sociale diresse le più spietate repressioni di polizia contro gli antifascisti. Il 29.5.1945 la Corte d’assise straordinaria di Milano lo condannò a morte per crimini fascisti (v. Antisemitismo].

Buffoni Francesco

N. a Gallarate (Varese) il 15.2.1882; avvocato. Militante socialista, deputato nella XV e nella XVI legislatura, fece parte della frazione terzinternazionalista e fu redattore di « Pagine Rosse ».

Attivo antifascista, si batté in duel

lo con Roberto Farinacci (v.). Dopo le leggi eccezionali del 1926, per sfuggire all’assegnazione al confino, cui era stato condannato, emigrò clandestinamente in Francia. Dopo la Liberazione fu eletto deputato all’Assemblea Costituente, nelle liste del Partito socialista.

Bugli, Fiorenzo

N. a Firenze l’11.4.1906; meccanico. Membro dell’organizzazione comunista clandestina, nel 1942 fu condannato dal Tribunale speciale a 16 anni di reclusione per attività antifascista. Liberato il 25.7.1943, con la caduta del fascismo, dopo i’8 settembre pre[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 244

Brano: Unità, L’

rire alla Terza Internazionale (v.) e di ricomporre la lacerante scissione di Livorno fondendosi con i comunisti, ma una frazione di minoranza detta dei « terzini » (v. Internazionalista, Frazione) continuava a spingere in tale direzione e, per sostenere pubblicamente la propria linea, aveva dato vita al quindicinale Pagine Rosse (v.). Tra i promotori di questa iniziativa, oltre al leader Giacinto Menotti Serrati (v.), erano Francesco Buffoni (v.), Mario Mal atesta, Girolamo Li Causi (v.), Ezio Riboldi (v.) e altri.

In tale situazione, comunisti e “terzini” si accordarono per condurre una comune azione nei confronti della maggioranza massimalista del P.S.I., anche in vista delle elezioni politiche previste per l'aprile 1924, che sarebbero state particolarmente difficili per l'entrata in vigore della nuova legge elettorale maggioritaria fascista. Fu così che, su proposta congiunta dei comunisti (rappresentati a Mosc[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Pagine Rosse, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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