Brano: [...]vigionamento alimentare. Aggiungendosi a tutto ciò le conseguenze di un sistema autoritario verticale e pesantemente burocratico, maturò una nuova crisi che investì il paese, esplosa nel 1976 con le rivolte di Radom e della fabbrica di trattori « Ursus » a Varsavia.
Successivamente le cose sono andate sempre più peggiorando, Ad aggravare la situazione politica interna, fu anche l’imposizione, nella Costituzione, dell’articolo che definisce il P.O.U.P. « partitoguida del
lo Stato polacco ». Dal 1976 il dissenso popolare cominciò a darsi una struttura organizzativa con la costituzione dei Comitati di difesa operaia (KOR).
Nell’agosto 1980 gli avvenimenti precipitarono con scioperi a oltranza proclamati nei cantieri navali di Danzica. L’agitazione ben presto si estese a Stettino, poi alle altre città baltiche e in breve a tutta la Polonia. Si costituì autonomamente il movimento sindacale detto Solidarnosc e i vecchi sindacati, perduta ormai ogni influenza alla base, dovettero essere sciolti.
Solidarnosc acquistò rapidamente carattere[...]
[...]sti scioperi, Edward Gierek fu costretto a dimettersi (più tardi, accusato di inettitudine, fu anche espulso dal partito) e al suo posto salì Kania. Ma anche quest’ ultimo, accusato dall’ala dura del partito di aver troppo ceduto durante le trattative con i dirigenti di Solidarnosc, venne ben presto costretto ad andarsene. Gli subentrò il ministro della Difesa Jaruzelski che, mantenendo il dicastero militare, fu designato segretario generale del P.O.U.P. e capo del governo.
La situazione divenne sempre più critica per il movimento operaio polacco: Solidarnosc non poteva essere considerato come una forza alternativa al potere, ma intanto il P.O.U.P., lacerato da lotte intestine, pur detenendo formalmente il potere non riusciva più a controllare le masse. Una ennesima epurazione, che coinvolse verticalmente un gran numero di dirigenti perife
rici di partito in tutti i voivodati, non cambiò di molto questo stato di cose.
II debito con l’Oceidente, inizialmente accertato nella misura di 23 miliardi di dollari, salì ulteriormente per l'assunzione di nuovi impegni, contratti dal governo nel tentativo di uscire dalla morsa della crisi nel campo degli approvvigionamenti alimentari. Il 1981 fu sicuramente Tanno più duro per ìa Polonia e pe[...]
[...]mente un gran numero di dirigenti perife
rici di partito in tutti i voivodati, non cambiò di molto questo stato di cose.
II debito con l’Oceidente, inizialmente accertato nella misura di 23 miliardi di dollari, salì ulteriormente per l'assunzione di nuovi impegni, contratti dal governo nel tentativo di uscire dalla morsa della crisi nel campo degli approvvigionamenti alimentari. Il 1981 fu sicuramente Tanno più duro per ìa Polonia e per il P.O.U.P. che, con un apparato parallelo a quello statale, cercava di arginare la situazione sempre più incontrollabile di fronte alle richieste (a volte demagogiche) dei dirigenti di Solidarnosc, ormai ben consapevoli della sua debolezza. D’altra parte, era interesse delle stesse potenze occidentali economicamente coinvolte in Polonia che la situazione non arrivasse al punto di rottura, per non perdere i loro vantaggiosi investimenti e la possibilità di sfruttare la forza lavoro polacca. Di questi interessi si fece interprete la Chiesa cattolica che, a un certo momento, cominciò ad assumersi un ruolo [...]