Brano: r
Fola (Pula)
generale dei P.O.J., sotto la guida di Tito. Sempre nella riunione di Stolice venne definita la struttura «federale » dei distaccamenti e fu deciso che i berretti dei combattenti che ne facevano parte si fregiassero sia delle insegne jugoslave che di quelle specifiche per ciascuna delle varie repubbliche destinate a costituire il nuovo Stato.
1 P.O.J. registrarono il loro primo successo politicomilitare con la creazione della i repubblica di Uzice », la quale, pur avendo vita breve, fu il primo « territorio libero » nell'Europa soggetta al nazifascismo.
L’esercito di liberazione jugoslavo
Protagonisti di una strenua resistenza contro gli invasori, che si rafforzò costantemente nonostante la caduta della « repubblica di Uzice », ma anche contro i collaborazionisti ustascia e cetnici di Mihailovic, nell’autunno del 1942 i P.O.J. riuscirono a creare una nuova ampia zona liberata in Bosnia, la cosiddetta « repubblica di Bihae ». Qui, il [...]
[...]o politicomilitare con la creazione della i repubblica di Uzice », la quale, pur avendo vita breve, fu il primo « territorio libero » nell'Europa soggetta al nazifascismo.
L’esercito di liberazione jugoslavo
Protagonisti di una strenua resistenza contro gli invasori, che si rafforzò costantemente nonostante la caduta della « repubblica di Uzice », ma anche contro i collaborazionisti ustascia e cetnici di Mihailovic, nell’autunno del 1942 i P.O.J. riuscirono a creare una nuova ampia zona liberata in Bosnia, la cosiddetta « repubblica di Bihae ». Qui, il 28.11.1942, il Comando generale procedette a una nuova riorganizzazione delle forze armate (ordinate in Divisioni e Corpi) che assunsero la denominazione ufficiale di « Esercito di liberazione popolare e distaccamenti partigiani della Jugoslavia » (v. N.Ò.V.J.).
In seguito a tale ristrutturazione i partigiani jugoslavi non solo riuscirono a sostenere il peso della quarta e della quinta offensiva scatenate dal nemico nel 1943 e alla fine di quel l'anno, ma raggiunsero la forza di 300.[...]
[...]on solo riuscirono a sostenere il peso della quarta e della quinta offensiva scatenate dal nemico nel 1943 e alla fine di quel l'anno, ma raggiunsero la forza di 300.000 uomini. Sulla base di questi successi, Tarmata popolare guidata da Tito potè pervenire alla creazione del Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia (A.V.N.O.J.) e spianare la strada al riconoscimento internazionale della «nuova Jugoslavia.
Le insegne dei P.O.J.
Sul carattere federale e nazionale delle insegne dei P.O.J. è interessante osservare quanto precisato nel proclama del Comando generale, in cui si legge:
«’1. Su tutto il territorio della Jugoslavia
i partigiani portano sul cappello il simbolo dell'antifascismo: una stella rossa a cinque punte.
2. Nel territorio della Serbia i partigiani devono portare, oltre alla stella, anche un nastro tricolore serbo di cm 3 di lunghezza e 1,5 di larghezza. Il tricolore va posto orizzontalmente sotto la stella.
3. Nel territorio della BosniaErzegovina i partigiani devono portare sul cappello, oltre alla stella, anche il tricolore serbo e croa
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