Brano: [...]eportazione, preferì darsi la morte piuttosto che restare prigioniero dei tedeschi.

Tessaro, Antonio

N. a Marano Vicentino il 4.8.1911, m. sull'Ebro (Spagna) nel settembre 1938; impiegato. Intellettualmente assai dotato (a vent’anni conosceva 8 lingue), ebbe un brillante iter scolastico. Avvicinatosi all’ideologia comunista, negli anni della dittatura allacciò rapporti stretti con l’apparato clandestino del P.C.I. a Schio (v.), trovando in Oscar Casetto un compagno e amico. In coerenza con la linea allora seguita dal partito, dai compagni venne convinto a inserirsi nelle strutture politiche del regime, compito che il giovane Tessaro seppe adempiere (nonostante ripetute crisi personali) divenendo segretario del Comune di Isola Vicentina nonché dirigente del Fascio locale (9.5.1935).

Non era l’unico comunista a compiere tale esperienza: fra gli altri, si ricorda lo sciedense Claudio Pedrazza (v.) che morirà per i maltrattamenti poi subiti nel carcere di Civitavecchia.

Sfruttando la propria posizione Tessaro potè mettere a disposizione de[...]

[...] potè mettere a disposizione dei comunisti di Schio un poligrafo, con il quale venne estesa e migliorata l’attività di propaganda clandestina. Ma l’azione più importante fu da lui messa a segno nel 1937, quando con uno stratagemma si introdusse nella Caserma dei carabinieri di Marano, asportandone le annate 1930/37 della Rubrica di Fron

tiera (che recapitò ai compagni Alessandro Cogollo e Giovanbattista Cavaliere per mezzo del sempre presente Oscar Casetto), utilissime agli antifascisti per conoscere gli elenchi dei ricercati politici. Individuato dopo questa compromettente azione, Tessaro dovette eclissarsi e, mettendo in atto un piano già predisposto, espatriò in Francia per poi passare nella Spagna repubblicana (maggio 1937). A Parigi si collegò con il Centro del partito, con il quale aveva già avuto contatti in precedenti viaggi compiuti come corriere dell’organizzazione comunista sciedense.

Prima di partire da Schio, con intelligente precauzione aveva eliminato dalla sua abitazione qualsiasi traccia che potesse compromettere i compagni [...]

Brano: [...]contro i tedeschi.

II 19.10.1943 ebbe il comando del

III Battaglione dell'830 Reggimento Fanteria, poi trasformato in 3a Brigata « Garibaldi » (v. Italiani in Jugoslavia) e con tale unità affrontò subito i tedeschi in aspri combattimenti. Cadde sul campo, colpito da una granata che gli asportò la gamba destra.

Piva, Eugenio

N. a Schio (Vicenza) il 27.8.1907, ivi m. il 5.10.1979; tessitore. Militante comunista, nel settembre 1937, con Oscar Casetto e Antonio Tessaro accorse volontario nelle Brigate Internazionali in Spagna, dove raggiunse il fratello Igino (v.). Sfuggì così, per latitanza, all'arresto e al processo davanti al Tribunale speciale (sentenza istruttoria n. 18 del 2.9.1938).

Al suo rientro in Italia, nel giugno

1940, fu arrestato e deferito al Tribunale speciale che, nel settembre dello stesso anno, lo condannò a

12 anni di reclusione per i suoi trascorsi antifascisti. Carcerato a Fossano, potè tornare a Schio solo dopo il 25.7.1943.

L’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nella Resistenza sciedense. C[...]

Brano: [...]erenti a un’organizzazione comunista che si diramava da Milano in provincia portò in carcere anche Francesco Baio e Giuseppe Calcara, due braccianti di Malo.

Nell’area industriale di Schio, come altrove, il Partito comunista si avvaleva della collaborazione di alcuni militanti infiltratisi nelle istituzioni fasciste per coprire la propria attività. Antonio Tessaro (v.), segretario comunale e segretario del fasòio di Isola Vicentina, insieme a Oscar Casetto e Alessandro Cogol

lo aveva trafugato da una caserma

dei carabinieri il “Bollettino dei sovversivi”, mentre un milite fascista, Claudio Pedrazza (v.), custodiva la tipografia dell’organizzazione comu* nista della zona, individuata dalla polizia verso la fine del 1937. Venne così accertata un’attività di partito, svolta sia a Schio che a Valdagno, anche nei rispettivi stabilimenti tessili, attraverso riunioni, diffusione di manifestini e introduzione dall’estero di stampa antifascista nascosta nei figurini di moda. Fu inoltre scoperta la via seguita da molti antifascisti per varcare la f[...]