→ modalità player
modalità contesto

Il segmento testuale O.N.B. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 241

Brano: [...]illa e, l’anno successivo, con un d.l. del 9.4.1927 fu vietato a qualsiasi altra organizzazione di porsi le medesime finalità. Questo divieto era rivolto principalmente a sottrarre i giovani alle organizzazioni dirette dalla Chiesa (Esploratori cattolici, Associazione Scoutistica italiana) e lar

II Balilla del 1746 e quello del 1926 secondo l’iconografia fascista

gamente diffuse. (Si veda la voce Azione Cattolica e fascismo).

Nel 1929 l’O.N.B. passò alle dipendenze del Ministero dell’Educazione nazionale e le venne affidato, nell’ambito del sottosegretariato per l’Educazione fisica, l’insegnamento di tale disciplina in tutte le scuole del regno. Con un successivo decreto, il sottosegretario per l'Educazione fisica diventò presidente di diritto dell’O.N.B., avocando a sé anche le organizzazioni delle Piccole Italiane e delle Giovani Italiane, già facenti parte dei Fasci femminili.

Organizzazione

Amministrata da un Consiglio composto da un presidente, un vicepresidente e 24 consiglieri, l’O.N.B. aveva la sua sede centrale a Roma e operava alla periferia tramite comitati provinciali e comunali. L’iscrizione era obbligatoria per tutti i ragazzi che frequentavano le scuole pubbliche e comportava il versamento di una quota annua (Lire

5 negli anni Trenta) che doveva essere pagata insieme alle tasse scolastiche al momento dell’iscrizione ad ogni tipo di scuola. Le attività dell’ente venivano finanziate, oltre che con i contributi obbligatori degli iscritti, con uno stanziamento annuo previsto nel bilancio ministeriale.

Soci dell'O.N.B. (benemeriti, perpetui o temporanei) potevano di[...]

[...]ali. L’iscrizione era obbligatoria per tutti i ragazzi che frequentavano le scuole pubbliche e comportava il versamento di una quota annua (Lire

5 negli anni Trenta) che doveva essere pagata insieme alle tasse scolastiche al momento dell’iscrizione ad ogni tipo di scuola. Le attività dell’ente venivano finanziate, oltre che con i contributi obbligatori degli iscritti, con uno stanziamento annuo previsto nel bilancio ministeriale.

Soci dell'O.N.B. (benemeriti, perpetui o temporanei) potevano diventare anche gli adulti, qualora avessero contribuito congruamente con lasciti o donazioni al conseguimento dei fini istituzionali dell’ente, prodigo di medaglie e diplomi con i più meritevoli,

I giovani reclutati nell’O.N.B. assumevano il nome di Balilla dagli 8 ai 14 anni, di Avanguardista (v.) dai 14 ai 18. A 18 anni il giovane passava ai Fasci giovanili di combattimento. Quest’organizzazione, costituita l’8.10.1930, era alle dirette dipendenze del P.N.F. e doveva completare, sul piano politico e militare, la fascistizzazione del giovane avviata negli anni precedenti. A 21 anni il Giovane fascista entrava nel partito.

L'inquadramento degli iscritti all’O.N.B. seguiva il modello della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (v.). La struttura era: squadra (10 giovani più 1 caposquadra), manipolo (3 squadre), centuria (3 manipoli), coorte (3 centurie), legione (3 coorti).

Le legioni di Balilla e avanguardisti, ordinate su base provinciale, prendevano il nome da caduti fa

scisti o da eroi del Risorgimento. Esse erano comandate da ufficiali della M.V.S.N. che, nel caso dei Balilla, venivano scelti normalmente tra i maestri elementari.

In pochi anni la « pupilla del regime », come Benito Mussolini definì l'O.N.B., assunse notevole consis[...]

[...] 1 caposquadra), manipolo (3 squadre), centuria (3 manipoli), coorte (3 centurie), legione (3 coorti).

Le legioni di Balilla e avanguardisti, ordinate su base provinciale, prendevano il nome da caduti fa

scisti o da eroi del Risorgimento. Esse erano comandate da ufficiali della M.V.S.N. che, nel caso dei Balilla, venivano scelti normalmente tra i maestri elementari.

In pochi anni la « pupilla del regime », come Benito Mussolini definì l'O.N.B., assunse notevole consistenza: tra il 31.1.1932 e il 31.1.1933, i Balilla salirono da 798.544 a 836.354; gli avanguardisti, da 235.828 a 243.936; le Piccole Italiane, da 632.732 a 719.012. Nel 1934 gli iscritti all’O.N.B. vennero fatti ascendere, secondo i dati ufficiali, a circa tre milioni e mezzo. Nel 1934 il presidente dell’O.N.B. Luigi Ricci istituì il reparto « prebalillistico » dei Figli della Lupa, per i bambini dai 6 agli 8 anni, estendendo così alla prima infanzia la militarizzazione della gioventù. Nelle file dell’O.N.B. veniva incoraggiata la partecipazione volontaria dei giovani alla guerra.

Vanta uno scritto apologetico del 1935: « L’Opera Nazionale Balilla ha pronti centomila nuovi Avanguardisti volontari: questa notizia, data da S.E. Ricci in Roma, durante un rapporto dei presidenti provinciali, è la prova di una conquista spirituale definitiva, che pone l'Opera Balilla all'ordine del giorno della Nazione. Conquista che ha del miracoloso, se si riflette sulla estenuante marcia di questa Organizzazione attraverso sentieri ben ardui, sostenuta dalle sole energie di una fede magnifica [...] Ecco il suo p[...]

[...]..] Ecco il suo primo spettacoloso frutto: centomila Avanguardisti pronti per le prime necessità interne della guerra. Un autentico smisurato esercito, Inquadrato, armato, organizzato con un patrimonio morale formidabile. Nessuna nazione al mondo potrebbe offrire tale esempio alla sua gioventù ».

Concorrenza con le organizzazioni cattoliche

Il monopolio fascista sull’educazione fisica e morale della gioventù, attuato con l'istituzione dell’O.N.B., provocò la reazione delle organizzazioni cattoliche italiane, preoccupate di mantenere la propria influenza diretta sulle masse giovanili. Lo scioglimento d’autorità di alcuni nuclei di « giovani esploratori » accese la polemica. Le rivendicazioni cattoliche furono parzialmente soddisfatte dal decreto legge del 9.1.1927 che ammetteva gli « esploratori » nei Comuni superiori ai 20.000 abitanti, a condizione però che aggiungessero alle loro insegne il fascio littorio e le iniziali O.N.B..

Tre mesi dopo, la Federazione delle associazioni sportive cattoliche italiane si vide costretta a delib[...]

[...]azioni cattoliche italiane, preoccupate di mantenere la propria influenza diretta sulle masse giovanili. Lo scioglimento d’autorità di alcuni nuclei di « giovani esploratori » accese la polemica. Le rivendicazioni cattoliche furono parzialmente soddisfatte dal decreto legge del 9.1.1927 che ammetteva gli « esploratori » nei Comuni superiori ai 20.000 abitanti, a condizione però che aggiungessero alle loro insegne il fascio littorio e le iniziali O.N.B..

Tre mesi dopo, la Federazione delle associazioni sportive cattoliche italiane si vide costretta a deliberare il proprio scioglimento per non entrare in conflitto con il Comita

241



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 242

Brano: Opera Nazionale Balilla

to olimpionico nazionale italiano [C.O.N.I.) che così accentrò l’intera organizzazione sportiva nazionale. Anche nel settore della formazione morale e civile dei giovani, il fascismo tendeva a limitare le funzioni del clero, fino al d.l. del 9.4.1928 che vietava qualsiasi organizzazione educativa non dipendente dall’O.N.B.. Alle rimostranze ripetutamente espresse da Pio XI, Mussolini rispose il 14.5.1928 con una circolare ai prefetti, che lasciava in vita le associazioni giovanili facenti capo aN’Azione Cattolica. Tre anni dopo, quest’ultima venne tuttavia accusata d’invadere il campo sociale riservato allo Stato e fu oggetto di aspre polemiche, degenerate in violenze squadristiche contro molte sue sedi. Solo dopo la dura enciclica papale « Non abbiamo bisogno » del 29.6.1931, l’Azione Cattolica fu riconosciuta dal governo, ma come semplice istituzione diocesana e con finalità esclusivamente religiose.

L’ass[...]

[...]apo aN’Azione Cattolica. Tre anni dopo, quest’ultima venne tuttavia accusata d’invadere il campo sociale riservato allo Stato e fu oggetto di aspre polemiche, degenerate in violenze squadristiche contro molte sue sedi. Solo dopo la dura enciclica papale « Non abbiamo bisogno » del 29.6.1931, l’Azione Cattolica fu riconosciuta dal governo, ma come semplice istituzione diocesana e con finalità esclusivamente religiose.

L’assistenza globale dell’O.N.B.

Per assicurare in esclusiva all’O.N.B. il compito istituzionale di « potenziare tra i giovani l’attività ginnica e l’agonismo sportivo », nel novembre 1927 venne soppresso l'Ente nazionale per l'educazione fisica. Questa attività, che doveva essere svolta negli istituti scolastici primari e medi secondo i programmi statali, e in stretta collaborazione con le organizzazioni fasciste, veniva integrata nelle sedi delI’O.N.B., presenti in ogni provincia (Casa dei Balilla), dai semplici esercizi ginnici per i più piccoli, all’atletica leggera, fino alle esercitazioni pratiche premilitari.

In occasione di festività fasciste e ricorrenze patriottiche l’O.N.B. organizzava frequenti parate di tipo militare, nonché saggi ginnici e gare sportive che, attraverso campionati locali e regionali, selezionavano gli avanguardisti per il Gran Premio del Littorio, la competizione più importante che doveva celebrare l’anniversario della « marcia su Roma ».

Per la preparazione di insegnanti specializzati in queste attività, il 5.2.1927 venne inaugurata VAccademia fascista di educazione fisicat cui fu data una imponente sede a Roma, nel palazzo detto della Farnesina e nel Foro Mussolini. Per le donne fu istituita un’analoga Accademia a Orvieto.

A complement[...]

[...]à, il 5.2.1927 venne inaugurata VAccademia fascista di educazione fisicat cui fu data una imponente sede a Roma, nel palazzo detto della Farnesina e nel Foro Mussolini. Per le donne fu istituita un’analoga Accademia a Orvieto.

A complemento delle varie forme di addestramento sportivo e militare, venne dato rilievo alla forma

zione di reparti di marinaretti, costituiti in ogni provincia e soprattutto nelle città costiere. Sempre a cura delI’O.N.B. e sotto la direzione tecnica deN'Aeronautica militare si tenevano ogni anno presso Modena corsi di volo a vela riservati agli avanguardisti per il conseguimento del brevetto di pilota. Dopo il 1932 sorsero reparti di Balilla moschettieri, fisicamente selezionati, che dovevano ispirarsi al reparto dei Moschettieri del Duce.

Ogni iscritto all’O.N.B. era tenuto a provvedersi della divisa prevista dalle disposizioni fasciste. I Balilla avevano scarponi di tipo militare, calzettoni grigioverdi, calzoni corti grigioverdi, fascia nera alla vita, camicia nera, fazzoletto azzurro sulle spalle, fez nero con aquila. I Balilla moschettieri portavano inoltre lunghi guanti alla moschettiera di pelle nera. Essi dovevano anche acquistare un moschetto finto, che costava 25 lire. L’uniforme completa di tutti gli accessori era d’obbligo e costituiva un onere non trascurabile per le famiglie "dei lavoratori, in aggiunta a quello della tessera e alle varie[...]

[...]ei quadri avveniva prevalentemente in base alla prestanza fisica e alla cura della divisa, oltreché alla disciplina « fascista » e alla preparazione ideologica totalitaria, si accentuava il carattere piccoloborghese dell'organizzazione, quantunque questa fosse di massa. Tra gli avanguardisti, dove gli studenti costituivano la grande maggioranza (non essendo obbligatoria l'iscrizione dei giovani lavoratori), il fenomeno era ancora più netto.

L’O.N.B. organizzava la Befana Fascista, nonché colonie marine e montane, nelle quali la maschera assistenziale (peraltro a pagamento) veniva usata per sviluppare anche nei periodi di vacanza l’educazione di tipo militare (regime di caserma con alzabandiera, servizi di guardia, ecc.).

L’O.N.B. si occupava anche della formazione intellettuale dei giovani, organizzando corsi di « cultura fascista » e pubblicando un settimanale intitolato II Balilla, largamente diffuso nelle edicole. In concomitanza con i Littoriali della cultura e deIJ’arte, riservati agli studenti universitari (v. Antifascismo giovanile e studentesco), l’O.N.B, organizzò analoghi concorsi culturali, detti Ludi juveniles, per gli studenti delle scuole medie e superiori. Per i giovani con tendenze artistiche, l’O.N.B. istituì anche « Borse di studio Mussolini » tra Balilla e avanguardisti iscritti da almeno due anni. [...]

[...]ettuale dei giovani, organizzando corsi di « cultura fascista » e pubblicando un settimanale intitolato II Balilla, largamente diffuso nelle edicole. In concomitanza con i Littoriali della cultura e deIJ’arte, riservati agli studenti universitari (v. Antifascismo giovanile e studentesco), l’O.N.B, organizzò analoghi concorsi culturali, detti Ludi juveniles, per gli studenti delle scuole medie e superiori. Per i giovani con tendenze artistiche, l’O.N.B. istituì anche « Borse di studio Mussolini » tra Balilla e avanguardisti iscritti da almeno due anni.

Militarizzazione della gioventù

Ma l’educazione militarista della gioventù restava lo scopo centrale

di questa organizzazione, A partire dall’estate del 1931 furono annualmente tenuti a Roma corsi di « capocenturia », diretti dalla Accademia fascista di educazione fisica, neH’ambito di un campeggio chiamato Campo Dux. In tali occasioni, circa 30.000 avanguardisti provenienti da tutta Italia sfilavano davanti a Mussolini ed eseguivano il saggio ginnicomilitare finale.

« Purtroppo — [...]

[...], il solo mettere sullo stesso piano patria e duce rivelava da so

lo il baco roditore del patriottismo fascista. E anche il terzo; "Usa tutta la tua intelligenza per comprendere gli ordini che ricevi e tutto il tuo entusiasmo nel l'ubbidire", prostrava la gioventù italiana al livel

lo del per inde ac cadaver ».

Va ricordato anche che la tessera dell’O.N.B, portava stampato nel retro il « giuramento fascista » (v.). L’intero apparato deH'O.N.B., più che a favorire l’armonioso sviluppo psicofisico del giovane, tendeva quindi essenzialmente a svilupparne l’aggressività con meccanismi atti a temprarlo come ideale « strumento » bellico. Il regolamento di attuazione della legge istitutiva dell'O.N.B. prescriveva infatti che essa provvedesse a « infondere nei giovani il sentimento della disciplina e della educazione militare ». Il 4.4.1936, durante la guerra di aggressione contro l’Etiopia, parlando ai 50.000 giovani riuniti a Roma, in Piazza Venezia, Mussolini sottolineò a quali importanti risultati avesse condotto l’applicazione di quel principio.

« Oggi la vostra organizzazione, che raccoglie cinque milioni di figli d’Italia, celebra il primo decennio deila sua vita, il primo di una lunghissima serie. Tutto il Popolo Italiano partecipa alla vostra gioia e alla vostra fierezza, mentre[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 243

Brano: [...] e discorsi dell’impero, Milano 1936; P. Caporilli, Il fascismo e i giovani, Roma 1932; M. da Milano, I ragazzi di Mussolini, Milano 1935; G. Berlutti, Il cuore d’Italia, Roma 1930; Salvatore!liMira, Storia d'Italia nel periodo fascista, Einaudi 1964.

A. Co.

Cerimonia della Leva fascista al Foro Mussolini nel 1938

la Rivoluzione e di servire, in ogni tempo e con ogni mezzo, l'Italia Nostra ».

Il passaggio alla G.LL

Il 21.10.1937 l’O.N.B., dipendente fino ad allora dal Ministero dell'Educazione nazionale, confluì nella Gioventù Italiana del Littorio e, incorporata nel P.N.F., venne posta sotto la direzione generale del segretario del partito Achille Starace. Alle già ricordate organizzazioni che inquadravano i giovani dai 6 ai 21 anni, vennero ad aggiungersi i Balilla moschettieri (dagli 11 ai 13 anni) e gli avanguardisti moschettieri (dai 15 ai 17), questi ultimi con una nuova divisa e armati di veri moschetti mod. 91. La G.LL. accentuò l'impostazione militaresca dell'O.N.B.: capi di stato maggiore coadiuvavano Starace, mentr[...]

[...]Italiana del Littorio e, incorporata nel P.N.F., venne posta sotto la direzione generale del segretario del partito Achille Starace. Alle già ricordate organizzazioni che inquadravano i giovani dai 6 ai 21 anni, vennero ad aggiungersi i Balilla moschettieri (dagli 11 ai 13 anni) e gli avanguardisti moschettieri (dai 15 ai 17), questi ultimi con una nuova divisa e armati di veri moschetti mod. 91. La G.LL. accentuò l'impostazione militaresca dell'O.N.B.: capi di stato maggiore coadiuvavano Starace, mentre i comandanti dei reparti maschili erano, al disopra della centuria, ufficiali della Milizia. A partire dall’estate 1936, oltre al Campo Dux venne organizzato un Campo Mussolini per i figli dei residenti all’estero, che vi venivano convogliati in numero di 4.500.

La Leva fascista

Il 21 aprile di ogni anno, nella ricorrenza del Natale di Roma, si svolgeva la cerimonia della Leva Fascista, per il passaggio dall’organizzazione dei Balilla a quella degli avanguardisti, da questa all'organizzazione dei Giovani fascisti (tra i 18 e i 21 anni[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 184

Brano: [...]l’avanguardista doveva partecipare a un corso paramilitare della durata di circa un mese, in campeggio, superando tutte le prove di attitudine al comando e di conoscenza delle armi leggere. La divisa era un singolare miscuglio di vari indumenti ripresi da diverse uniformi: scarponi, fasce ai polpacci, calzoni alla zuava, giacca militare, cappello alpino e, infine, un bianco cordone decorativo penzolante dalla spalla al centro del petto. Quando l’O.N.B. si trasformò in G.I.L., anche questa divisa fu aggiornata. Sotto pena di sanzioni disciplinari (per gli studenti, fino alla espulsione dalla scuola), ogni avanguardista era tenuto a partecipare alle adunate del suo reparto — generalmente formato su basi territoriali — che si svolgevano almeno una volta alla settimana, nei locali della Casa del fascio rionale o nelle palestre scolastiche messe a disposizione. Qui il giovane avrebbe dovuto ricevere un’istruzione militare e politica di tipo fascista, ma in realtà le adunate si esaurivano nell'insegnamento delle evoluzioni a passo di parata e nei[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 704

Brano: G.U.F.

Mussolini indica visivamente ai giovani dei G.U.F., convenuti nella Capitale per i Littoriali, la parola d’ordine fascista « Libro e moschetto! » (Roma, 1935)

o accademie militari e provenienti dalla organizzazione giovanile fascista (v. O.N.B.) ; dai 21 ai 28 anni, gli iscritti alle università o istituti superiori o accademie militari e membri del Partito nazionale fascista; fino ai 28 anni, i laureati

o gli ufficiali usciti da un’accademia militare e iscritti al P.N.F.; dai 21 ai 28 anni, gli iscritti al P.N.F. in possesso di diploma di un istituto medio superiore.

Quantunque l'iscrizione al G.U.F. non fosse formalmente obbligatoria, il regime mirava a generalizzarla tra gli studenti, per controllare attraverso di essa ogni fermento di opposizione della gioventù studiosa. In armonia con i principi « eugenetici » del fascismo[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine O.N.B., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---fascista <---avanguardisti <---fascismo <---fascisti <---italiana <---Fisica <---P.N.F. <---fasciste <---Azione Cattolica <---Campo Dux <---Diritto <---Giovani Fascisti <---Giovani Italiane <---Italiana del Littorio <---Leva Fascista <---M.V.S.N. <---avanguardista <---d'Italia <---italiane <---Accademia a Orvieto <---Associazione Scoutistica <---Bibliografia <---Bruno Cassinelli <---C.O.N.I. <---Campo Mussolini <---Celeste Carlo Negarvi <---Concorso Dux <---Diceva ÌI <---F.G. <---G.I.L. <---G.U.F. <---Gian Carlo Pajetta <---Giovanni Monaci <---Gran Premio <---Italia Nostra <---Italo Capanni <---La Cultura <---La G <---La G LL <---La Milizia <---La Voce <---Legione Universitaria <---Libro e moschetto <---Luigi Longo <---MVSN <---Moschettieri del Duce <---Natale di Roma <---O.N.B <---O.N.M.I. <---P.N.F <---Piccole Italiane <---Pietro Secchia <---Pio XI <---Premio del Littorio <---S.E. <---Sandro Italico Mussolini <---Secondino Tranquilli <---Storia <---agonismo <---antifascista <---classista <---comunista <---corporativismo <---ideologica <---italiani <---italiano <---militarista <---mussoliniano <---patriottismo <---sahariana <---scisti <---socialista <---socialisti <---squadrismo