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Il segmento testuale Non Mollare è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 22Entità Multimediali , di cui in selezione 10 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 21

Brano: [...]a ondata ”, tante volte minacciata da Mussolini, aveva ormai avuto luogo e li aveva travolti; bisognava far punto e da capo, e prepararsi a una resistenza lunga e bun dura. Nel corso della conversazione, ad uno di noi capitò di dire: “ Ora che la libertà di stampa è abolita, vedremo comparire la stampa clandestina Alcuni giorni dopo, mi recai a Roma, non ricordo più per quale faccenda. Al mio ritorno Ernesto mi presentò un foglietto intitolato “ Non Mollare ”. L’impresa era stata deliberata in casa Rosselli da Carlo e Nello Rosselli, Nel

lo Traquandi e Dino Vannucci.

Ernesto ha raccontato come fu trovato il titolo del foglietto:

Avevamo passato in rassegna i nomi dei periodici italiani e stranieri che conoscevamo, risalendo fino a quelli del Risorgimento. Nessuno ci sembrava adatto per la testata del giornaletto che volevamo fare. In mancanza di meglio ci eravamo fermati sul nome “ Il Crepuscolo ”. Ma non ne eravamo soddisfatti. Poteva dar luogo ad equivoci: il crepuscolo non è solo la prima luce dell’alba; è anche l’ultima luce del gio[...]

[...]ata del giornaletto che volevamo fare. In mancanza di meglio ci eravamo fermati sul nome “ Il Crepuscolo ”. Ma non ne eravamo soddisfatti. Poteva dar luogo ad equivoci: il crepuscolo non è solo la prima luce dell’alba; è anche l’ultima luce del giorno. E poi dal sostantivo si sarebbe potuto trarne l’aggettivo “ crepuscolari ”, col quale non ci sarebbe certo piaciuto di essere qualificati... Fu Nello Rosselli finalmente a suggerire: “Chiamiamolo' Non Mollare ”. E tutti fummo subito d’accordo: era proprio quello che volevamo dire: un rimprovero, un incitamento un comando a tutti i cacastecchi, che con mille ragioni dimostravano che ormai non c’era più nulla da fare; a tutte le anime pavide che già accettavano il fascismo come un fatto compiuto, adattandosi alla servitù per timore di peggio.

Nello, nel marzo 1924, andò a perfezionare i suoi studi in Germania, e non ritornò ^ in Italia che nel settembre

1925. Perciò la sua macchina, la “ Bianchina ”, e lui non parteciparono alle vicende di quell’anno.

Naturalmente, quando uscì il “Non Molla[...]

[...] con mille ragioni dimostravano che ormai non c’era più nulla da fare; a tutte le anime pavide che già accettavano il fascismo come un fatto compiuto, adattandosi alla servitù per timore di peggio.

Nello, nel marzo 1924, andò a perfezionare i suoi studi in Germania, e non ritornò ^ in Italia che nel settembre

1925. Perciò la sua macchina, la “ Bianchina ”, e lui non parteciparono alle vicende di quell’anno.

Naturalmente, quando uscì il “Non Mollare ”, i benpensanti ci rivolsero le solite critiche: “il gioco non valeva la

candela; i foglietti andavano nelle mani delle persone che già erano convinte della bontà della causa; noi mettevamo in circolazione notizie d’interesse troppo scarso per giustificare il rischio ” Ernesto rispondeva che avrebbe distribuito anche un foglietto sul quale fosse stato scritto soltanto “ Bollettino antifascista ”, l’importante non era di rubare il mestiere ai quotidiani, ma difare e di ottenere che altri facesse quel che il governo fascista proibiva: cioè dare esempio di disobbedienza ed eccitare alla diso[...]

[...]ché si allontanassero di corsa.

Un fascista che abitava dinanzi a casa nostra, certo Bedini, quando vide che i malviventi salivano su una scala a pioli appoggiata al nostro balcone, ne capì le intenzioni e, preso dal raccapriccio, imbracciò un fucile per sparare. I pianti e gli scongiuri delle sue donne gli impedirono di attuare questo atto eroico che ci avrebbe facilmente salvati, ed egli rimase inerte spettatore dell’or

La redazione del “Non Mollare ” (foto 31) rendo delitto.

Altri videro che dei fascisti si erano posti a guardia anche nel giardino dietro a casa nostra: in tutto gli assalitori dovevano essere una cinquantina.

Quella sera mio marito era rincasato presto per pagare gli operai, e dopo cena, stanco di una giornata intensa di lavoro, si era subito coricato con me. Ci eravamo addormentati tanto profondamente che non sentimmo quello che accadeva nella strada.

Ad un tratto fummo svegliati da un gran fracasso: accesi subito la luce. Davanti a noi era un uomo, basso tarchiato, con una faccia sinistra, il berretto sugli oc[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 203

Brano: [...]l movimento « Giustizia e Libertà », costituitosi nell’autunno del 1929 a Parigi, dopo l’evasione da Lipari di Carlo Rosselli, Francesco Fausto Nitti e Lussu, aveva avuto per base della propria azione l’attività in Italia e non quella all’estero, poggiando in patria soprattutto sull’azione del gruppo milanese0 di Riccardo Bauer ed Ernesto Rossi, sugli amici e collaboratori di Piero Gobetti a Torino, sul nucleo fiorentino rimasto sulla scia del « Non Mollare » (v.) di Gaetano Salvemini e dei fratelli Rosselli; sui giovani repubblicani di sinistra a Roma, questi ultimi collegati con Francesco Fancello e Stefano Siglienti, che tenevano i rapporti con le forze attive del Partito Sardo d’Azione (v.).

Fin dal 1932, la caratteristica essenziale di « Giustizia e Libertà » era stata quella di una coalizione di correnti di sinistra dell’opposizione aventiniana (v. Aventino), su una piattaforma d’iniziativa antifascista e su presupposti liberaldemocratici, repubblicani, rivoluzionari. Nel 1932, con i Quaderni di Giustizia e Libertà, il movimento lanciav[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 359

Brano: [...] autorità approfittò odiosamente della ondata di violenze fasciste per sciogliere, « per motivi di ordine pubblico », la locale sezione del Partito socialista unitario, accusandola di raccogliere « elementi che tendono a sovvertire i poteri dello Stato ». Violenze e repressioni, proseguite anche nel 1925, non piegarono l'antifascismo fiorentino. Nel gennaio di quell'anno, per iniziativa del gruppo « Italia Libera », era uscito il primo numero di Non Mollare! (v.), i cui numeri successivi ebbero larghissima diffusione anche su scala nazionale. Quando il giornaletto pubblicò alcuni documenti assai compromettenti nei riguardi di Mussolini e di alcuni grossi gerarchi, destò le ire furibonde dei fascisti. Queste sfociarono in sanguinaria esplosione nella notte fra il 3 e il

4 ottobre (ancora oggi ricordata a Firenze come la « notte di S. Bartolomeo ») che vide l’efferato assassinio del massone Giovanni Becciolini e dei due esponenti socialisti Gaetano Pilati e Gustavo Console, nonché incendi, saccheggi e distruzioni in città e provincia ai danni d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 360

Brano: Firenze

La redazione del « Non Mollare! ». Da sinistra a destra: Nello Traquandi, Ramorino, Carlo Rosselli, Ernesto Rossi, Nello Rosselli (Firenze, 1925)

corso del 1925 vennero effettuati numerosi arresti di aderenti al P.C.d’I., soprattutto fra i responsabili dell’organizzazione locale, e 40 di questi vennero rinviati a giudizio. Il processo fu celebrato 2 anni più tardi, davanti al Tribunale speciale che, per l’occasione, illegalmente proclamò la propria competenza a giudicare retroattivamente fatti avvenuti prima delle leggi eccezionali fasciste.

La sentenza inflisse pene per complessivi 174 anni e 5 mesi di reclusione e [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 364

Brano: [...]a Firenze (18601880), Roma, 1950; L. Guerrini, Il movimento operaio empolese dalle origini alla guerra di liberazione, Firenze, 1954; E. Ragionieri, Un comune socialista: Sesto Fiorentino, Roma, 1953; N. Capitini Maccabruni, La Camera del Lavoro nella vita politica e amministrativa fiorentina (Dalle origini al 1900), Firenze, 1956; Giorgio Mori, La Valdelsa dal 1848 al 1900. Sviluppo economico, movimenti sociali e lotta politica, Milano, 1957; « Non Mollare1925 », Firenze, 1968; Atti del convegno su «La Toscana nel fascismo 1922/1939 », Fi

Sappisti durante la battaglia per la liberazione di Firenze (agosto 1944)

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 572

Brano: [...]o 1929: 37 processi, riguardanti . rispettivamente « Avanguardia » (Venezia, Trieste, Verona, Parma, Reggio Emilia, Genova, Milano), «Battaglie sindacali» (Bologna, Ferrara, Genova, Milano, Cremona, Savona), Borba (Fiume), La caserma (Parma, Reggio Emilia, Genova), «Compagna» (Savona), «Deio» (Gorizia, Trieste), «La Fiaccola» (Genova, Milano), «Fronte Unico » (Genova, Milano), « Il Galletto rosso » (Genova, Milano, Torino), Klazna Borba (Fiume), Non Mollare, Il nuovo (Venezia, Trieste), «La recluta» (Genova, Milano), La scintilla (Genova, Milano), « Lo Stato operaio » (Torino, Milano, Genova), «l’Unità» (Verona, Venezia, Trieste, Parma, Reggio Emilia, Milano, Torino, Genova, Firenze, Padova, Cremona).

Anno giudiziario 1930: 29 processi, riguardanti rispettivamente Alleanza nazionale (Roma, Verona, Ancona), «Avanguardia» (Torino, Milano, Roma, Pisa), «Borba» (Trieste, Istria), «La caserma» (Torino, Milano), « Deio* (Istria), Primorski Glas (Trieste, Istria), La risaia (Torino, Vercelli), La riscossa (Milano, Pavia), « Lo Stato operaio » (Firen[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 583

Brano: [...]llo torinese (ne facevano parte, con Garosci, Carlo Levi e Mario Andreis) erano vivamente interessati ai problemi derivanti dall’analisi della funzione del movimento operaio, posta in risalto da Piero Gobetti (v.) dopo l’esperienza deWOrdine Nuovo e dei Consigli di fabbrica. Liberale era il fiorentino Ernesto Rossi, partecipe di quel nucleo toscano che con Nello Traquandi e Piero Calamandrei aveva fornito il nerbo alla battaglia salveminiana del Non Mollare (v.) ; repubblicani gli elementi raccoltisi a Trieste attorno all'istriano Nino Wooditzka; ex repubblicano e socialista Gigino

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 169

Brano: [...]bilmente provocato dal fatto che, nelle celebrazioni del 4 Novembre 1924 r« Italia Libera » partecipò numerosa ai cortei e respinse energicamente le provocazioni dei fascisti. Essa era certamente tra le più con\battive organizzazioni antifasciste di quel tempo.

A Milano l’associazione era diretta da un triumvirato, del quale facevano parte Decio Canzio Garibaldi e l’avvocato Gambarotta.

Bibliografia: G. Salvemini, E. Rossi, P. Calamandrei, Non Mollare, Firenze, 1955; Compendio di Storia d’Italia, IV voi. di Stefano Canzio, La Pietra, Milano, 1974.

Italia Libera all’estero, L’

Dopo il 1924, nei principali centri deH’emigrazione italiana sorsero gruppi aderenti all’associazione « L’Italia Libera» (v.), raggruppanti l’ala antifascista degli ex combattenti e miranti a promuovere iniziative e manifestazioni contro il fascismo. Ma, all’estero, la dialettica politica dell’antifascismo portò ben presto gli iscritti a staccarsi da questa associazione per aderire ai diversi raggruppamenti politici che dal 1925 al 1945 andarono formandosi parti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 605

Brano: [...]rio sia con I’Unione Sovietica (1932) che con la Germania (1934).

Pincherle, Bruno

N. a Trieste il 17.6.1903, ivi m. il 5.4.1968; medico.

Laureatosi in medicina a Firenze, nel primo dopoguerra fu tra i promotori dell’Unione goliardica per la libertà, di orientamento antifascista, che costituì anche a Trieste. II gruppo, di cui facevano parte Fabio Cu sin, Amos Chiabov, Nino Senigaglia e altri, oltre a scritte antifasciste, diffondeva il Non Mollare! (v.J.

Arrestato a Firenze nel 1925 insieme a Carlo Rosselli, per aver tentato di commemorare l’anniversario della morte di Giacomo Matteotti, fu successivamente oggetto di un sistematico ostruzionismo anche nella professione medica, tanto da dover trasferirsi a Genova per poter svolgere la pratica ospedaliera. Nuovamente arrestato nel 1928 con l'accusa di essere stato a Trieste fra i promotori del

l'organizzazione clandestina Giovane Italia, insieme al socialista Ermanno Bartei lini e al repubblicano Nino Wodizka, fu diffidato come sovversivo.

Dati gli ostacoli che incontrava in Ita[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 266

Brano: [...]verso il socialismo, egli rimase ancorato all’idea liberale. Non esitò tuttavia a criticare aspramente il liberalismo tradizionale, cui rimproverava l’iniziale condiscendenza verso il fascismo, così esiziale per le sorti della democrazia italiana.

Nel 1924 fu tra i firmatari del manifesto per la fondazione deH'“Unione nazionale delle forze liberali e democratiche”, promossa da Giovanni Amendola. L’anno successivo collaborò alla redazione del “Non Mollare!” (v.).

Arrestato a Firenze nella primavera del 1927, il 3 giugno fu assegnato per 5 anni al confino e inviato a Ustica.

Di fronte al fascismo — sosteneva Nello — nemmeno lo studioso più remoto da ogni interesse politico può mantenere o simulare un atteggiamento di indifferenza.

A chi, per incarico di Benito Mussolini, gli proponeva la libertà purché dichiarasse di rinunciare aH’impegno politico, rispose nei seguenti termini: « Rivendico da liberale convinto quale sono, il diritto e il dovere che compete a tutti i cittadini pensanti di occuparsi del loro paese e delle sue sorti e di [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Non Mollare, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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