Brano: [...]
Bruno, Battaglia di
Comune di circa 800 abitanti, in provincia di Asti, Bruno diede il nome alla battaglia sostenuta il 20.
10.1944 dai garibaldini della 98a e della 78a Brigata, e da formazioni autonome.
Nella prima decade dell'ottobre 1944
il Comando della 98a Brigata era venuto a conoscenza che tedeschi e fascisti volevano fare un'irruzione in forze nella zona partigiana del Basso Monferrato, avente la propria capitale tattica a Nizza Monferrato. Il nemico aveva deciso l’azione in quanto da diversi mesi i reparti partigiani disturbavano le sue comunicazioni ed effettuavano colpi di mano su Asti, Acqui e Alessandria. il Comando garibaldino era riuscito a fare collaborare i contadini con le formazioni partigiane e non era più possibile quindi, in tale zona, l'aziorie di guerriglia con reparti leggeri: bisognava riuscire a difendere i contadini e le loro case. Si apprestarono perciò le difese per impedire ai nazifascisti di penetrare nella zona con i loro mezzi corazzati e si disposero postazioni in punti che, difesi con intell[...]
[...]difesi con intelligenza, potevano divenire imprendibili o comunque ritardare l'irruzione nemica.
Il punto più vulnerabile di tutta la vasta zona partigiana, battuta dai garibaldini e da un reparto di « autonomi » comandati dal capitano Tino e dipendenti da Martini [Mauri), zona che si situava appunto a
sud di Asti fino ai limiti delle città di Acqui e di Alessandria, erano le basse colline che da Alessandria portano ai paesi che circondano Nizza M.. Le notizie pervenute al Comando garibaldino dicevano che proprio da Acqui e da Alessandria sarebbero partite le divisioni fasciste e tedesche, il Comando della 98a, con sede a Vaglio Serra, stabilì la propria base operativa a Nizza M., sotto la direzione del capo di stato maggiore Davide Lajolo [ellisse). Vennero impedite con profonde interruzioni le strade FelizzanoMasioCortiglione, per fermare le truppe nemiche provenienti da Alessandria, e le strade che uniscono Acqui a Nizza Monferrato. In pochi giorni nacque così una linea di. difesa quasi organica, dietro la quale si schierarono in postazione tutti i reparti della 98a Brigata, il cui comandante Battista Reggio [Gatto) si portò sulla linea più avanzata.
Al mattino del 20.10.1944, alle ore 4,30, i nazifascisti iniziarono violentemente l'attacco. La conferma che si trattava di un attacco in forze si ebbe dal fatto che il primo assalto venne portato da 700 uomini. I tedeschi e i fascisti erano suddivisi in tre colonne, con autoblindo, autocarri pesanti, cannoncini da 88 mm, numerosi mortai e una selva di mitraglia[...]
[...]0.1944, alle ore 4,30, i nazifascisti iniziarono violentemente l'attacco. La conferma che si trattava di un attacco in forze si ebbe dal fatto che il primo assalto venne portato da 700 uomini. I tedeschi e i fascisti erano suddivisi in tre colonne, con autoblindo, autocarri pesanti, cannoncini da 88 mm, numerosi mortai e una selva di mitragliatrici. Le prime pattuglie partigiane entrarono immediatamente in azione. Presso
il Comando tattico di Nizza M.f collegato per telefono ai vari settori, giunsero le prime notizie di scontri e i nomi dei primi caduti. Tutte le squadre tennero bene le posizioni;
il nemico fu costretto a lasciare gli autocarri, ad appostarsi, a risalire le colline a piedi. A poche ore dall’inizio della battaglia, si videro alzarsi, dai limiti delle postazioni partigiane, le fiamme appiccate dal nemico alle case di Castelbogliano e Quaranti per sfogare la propria ira e intimidire i civili. I reparti dislocati a Bruno e a Mombaruzzo tennero bene e per molte ore le posizioni, nonostante l’assoluta inferiorità numerica. P[...]
[...]tto e al cimitero di Mombaruzzo. La staffetta partigiana Barbetta cadde colpita a morte mentre — dal centralino telefonico di Mombaruzzo —, incurante dell'accerchiamento, trasmetteva al Comando tattico gli ultimi dati.
Il reparto comandato da Vola (Ivaldi) riuscì ad arrestare e a impegnare ancora il nemico, mentre questi stava puntando su Bruno. Case di Mombaruzzo e di Casalotto furono incendiate e una colonna nemica tentò l’accerchiamento di Nizza M., spingendosi verso Castelnuovo Belbo e Incisa. A questo punto vennero impiegati tutti i distaccamenti partigiani e da ogni reparto
„ attacchi dei nazifascisti
Km.
0 2 4 6
Linee di attacco dei nazifascisti nella battaglia di Bruno