Brano: [...]concedeva alle cinque maggiori potenze poteri superiori rispetto a quelli che le stesse avevano detenuto in seno al Consiglio della Società delle Nazioni. In effetti, tale scelta non faceva che rispecchiare i nuovi rapporti di forza scaturiti nel mondo con l’avviarsi a conclusione della guerra in corso. Probabilmente anche per questa ragione e contrariamente a quanto era stato fatto a Versailles nel 1919, fu deciso di non inserire la Carta delle Nazioni Unite nei testi dei futuri Trattati di pace, in tal modo sottolineando come la nuova organizzazione internazionale avrebbe dovuto agire e rispondere del proprio operato guardando al futuro, quindi senza subire vincoli ereditati, fino a quel momento, da trascorsi storici complessi e accidentati. Sulla base di queste premesse venne definitivamente approvata a San Francisco la Carta delle Nazioni Unite contenente i princìpi e gli scopi dell'organizzazione, nonché l'organigramma dei suoi futuri organi e lo schema di funzionamento.
Risultati della Conferenza
Di grande rilevanza fu l'orientamento a fare delle Nazioni Unite lo strumento di un’azione internazionale che mirasse al mantenimento della pace e della sicurezza non so
lo ricorrendo a misure collettive efficaci, ma anche proclamando la fiducia nei Diritti dell'uomo (v.)r nella sua dignità e nella sua libertà piena, senza distinzioni di razza, sesso, lingua o religione, nella piena eguaglianza di uomini e di nazioni. Per queste ragioni, al di là dell’Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza (il cui ruolo era
definito come eminentemente giuridico), vennero istituite anche organizzazioni speciali che, nello spirito della cooperazione intern[...]
[...]viluppo dell'agricoltura e del vettovagliamento; lo sviluppo della cultura, della scienza e dell'educazione; la ricostruzione), nonché
11 Fondo monetario internazionale e la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (v. Neocolonialismo) .
Purtroppo, al di là del lavoro ancora eminentemente legato alla definizione dei princìpi quale si verificò a San Francisco, queste istituzioni vennero poi mal coordinate e mal collegate alle Nazioni Unite, ebbero propri bilanci comprendenti solo alcuni paesi firmatari della Carta (a volte l’U.R.S.S. si rifiutò di farne parte o si dimise), finendo così con lo svolgere un ruolo disuguale e, in più occasioni, disorganizzato. Ma questo fu in prevalenza il risultato di una intervenuta, profonda, modifica delle relazioni fra i tre Grandi dell'alleanza antifascista, una rottura di fatto che condizionò l’intera storia delle relazioni internazionali soprattutto a partire dall’inizio della “guerra fredda” (1946).
S.Bi.
Sangiorgio, Mario
N. a Sesto San Giovanni (Milano)
il 29.5.1897; mura[...]