Brano: Nazione del Popolo, La
Per garantire l’unità nella direzione politica del giornale fu stabilito il principio della responsabilità collegiale della commissione, il cui compito verrà così descritto in un articolo commemorativo, l'anno seguente: « fare della “Nazione del Popolo” un organo moderno, un esempio di giornale popolare, libero e diretta espressione di tutte le forme della vita collettiva nel suo processo di rinnovamento » (da « La Nazione del Popolo», 11.8.1945). Coerentemente con questa impostazione, il giornale (oltre alla normale informazione giornalistica e al dibattito politico) diede largo spazio alla parte dedicata ai giovani e a tre rubriche (« Vita operaia », « Vita contadina », « Vita delia cultura ») particolarmente interessanti perché alimentate dalla collaborazione di lavoratori, di intellettuali e di semplici cittadini che il giornale cercava nei Comuni, nelle formazioni partigiane, nei Consigli di fabbrica, nei comitati di scuola e in tutti gli enti collettivi. Esso ebbe così numerosi collaboratori, di varia estrazione soc[...]
[...]narchia erano falliti [...] La grande rivoluzione del popolo italiano dalla dittatura fascista alla nuova democrazia si compie. Dalle giornate dei patrioti fiorentini a queste dei patrioti deH'Italia settentrionale il C.L.N. ha saputo sempre più radicarsi nella coscienza popolare e diventarne l’interprete legittimo e fedele, la guida più sicura nella lotta ed ha saputo difendere ed accrescere il prestigio italiano, distrutto dal fascismo » (« La Nazione del Popolo », 27.4.1945).
L’impegno unitario del giornale continuò dopo la Liberazione e, con esso, il convincimento che la
collaborazione dei partiti fosse indispensabile per la ricostruzione dell'Italia, ma già nel Capodanno
1946 il giornale osservava che « un governo paritetico di sei partiti, quale abbiamo da circa due anni, se è una bella prova di maturità politica e di civismo è anche alla lunga logorante ».
In realtà, dopo la caduta del gabinetto Parri (8.12.1945), il paese cominciava a sentire urgente il ricorso a libere elezioni, per dare all’Italia un assetto veramente democratico [...]
[...] vittoria alla Repubblica, il giornale affermò: « Se i C.L.N. sono stati naturalmente il bersaglio di tutte le forze reazionarie e neofasciste essi sono ormai entrati nella storia d’Italia, non solo come suscitatori della guerra di Liberazione, ma come gli unici strumenti attivi di vita democratica per due anni interi, come gli organi che hanno saputo condurre il popo
lo maturo a questa grande prova e dargliela entro la data promessa ». (« La Nazione del Popolo », 4.6.1946).
Quella per la repubblica fu l’ultima delle grandi battaglie sostenute dalla « Nazione del Popolo » prima di passare per breve tempo sotto la gestione della Democrazia cristiana.
Già in precedenza erano comparsi numeri del giornale autogestiti dai singoli partiti (P.C.I., P.S.I., P.d’A., D.C., P.L.I.), ma nel febbraio 1947, dopo lo scioglimento ufficiale dei C.L.N. avvenuto automaticamente il 2.6.1946 con l’elezione dell'Assemblea Costituente, « La Nazione del Popolo », in quanto organo del C.T.L.N., veniva a perdere la propria legittimazione formale. Con il consenso di tutti i partiti facenti parte della commissione che lo dirigeva, il giornale venne affidato in gestione provvisoria per due mesi alla Democrazia cristiana (sotto la direzione di Raffaello Palandri), con l’impegno che avrebbe cambiato testata appena possibile. Cosa che regolarmente avvenne nel marzo 1947. Venne così a concludersi la storia di « un giornale di popolo » che, pur nella sua breve vita, aveva validamente contribuito a rinnovare l’Italia, con un’originale impostazione politica e [...]
[...]ristiana (sotto la direzione di Raffaello Palandri), con l’impegno che avrebbe cambiato testata appena possibile. Cosa che regolarmente avvenne nel marzo 1947. Venne così a concludersi la storia di « un giornale di popolo » che, pur nella sua breve vita, aveva validamente contribuito a rinnovare l’Italia, con un’originale impostazione politica e giornalistica che Io rese unico caso del genere in tutto il Paese.
Nei trenta mesi di vita de « La Nazione del Popolo », la tipografia
di via Ricasoli ospitò anche altri giornali [La Patria, Il Nuovo Corriere, Il Mattino dell’Italia Centrale), di vario colore politico.
Bibliografia: La Nazione del Popolo, annate 1944, 1945, 1946, 1947; V. Branca, Nascita di un giornale di popolo, in « La Nazione del Popolo », 11.8.1945, numero unico.
F. Fio.
Nazioni Unite
O.N.U., Organizzazione delle Nazioni Unite. Associazione di Stati, l cui governi si impegnano a mantenere la pace e la sicurezza internazionale, nonché a promuovere la cooperazione per la soluzione dei problemi politici ed economici e
10 sviluppo di amichevoli relazioni tra le Nazioni.
Origini
Come la Prima guerra mondiale aveva portato, dopo la sconfitta degli Imperi centrali, alla costituzione della Società delle Nazioni, così la vittoria alleata del 1945 sul nazifascismo portò alla fondazione deirO.N.U.. Il fine delle due [...]