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Il segmento testuale N.A.I. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 803

Brano: Protocolli di Sion

le proposte del C.L.N.A.I.: il Proclama Alexander (v.) precedette di un giorno l’arrivo della missione al Sud, ma l’appoggio logistico alla Resistenza tendeva a rimanere entro i limiti già stabiliti.

Inoltre, dietro suggerimento di Macmillan, Maitland Wilson insistette per separare completamente le considerazioni dette « militari » da quelle chiamate « politiche ». Contro l’allarme del Foreign Office londinese, che premeva per un accordo triangolare, a Caserta si insistette per due accordi bilaterali separati.

Infine era previsto un aiuto finanziario al C.LN.A.L, condizionato alla situazione militare e comunque d[...]

[...]a dell'accordo. Egli scriverà: « Siamo più perplessi che emozionati. Il testo non ci soddisfa molto. È il risultato di molteplici trattative, ripulse, insistenze e ostinate e tortuose resistenze di qualche ufficio del Comando generale alleato ».

Le ripercussioni

Una volta conosciuti al Nord, i Protocolli di Roma suscitarono un vivace dibattito, soprattutto in vista del successivo accordo, di estrema vaghezza, fra il Governo Bonomi e il C.L.N.A.I., accordo che, tra l'altro, conteneva una dichiarazione del Governo italiano come « successore del governo che firmò le condizioni di armistizio ».

In contrasto con l’apprezzamento e la comprensione dimostrati dagli altri partiti per il lavoro compiuto dai delegati al Sud, i rappresentanti del P.S.I. (Sandro Pertini e Giorgio Marzola) denunciarono il presunto « asservimento del C.L.N.A.L alla polizia britannica » e rifiutarono di riconoscere gli impegni firmati. La pole

mica confluì successivamente nella più ampia discussione sul futuro dei C.L.N. come sistema di governo democratico. In [...]

[...]cere gli impegni firmati. La pole

mica confluì successivamente nella più ampia discussione sul futuro dei C.L.N. come sistema di governo democratico. In essenza, l’accordo del 7 dicembre conteneva:

1. Un riconoscimento de facto della centralità del C.L.N.A.L e del C.V.L. nella lotta di liberazione.

2. Un’accettazione da parte del C.L.N.A.L dell'esclusivo ruolo di comando del comandante supremo alleato.

3. Un impegno da parte del C.L. N.A.I. di orientare le sue azioni nella direzione della difesa delle risorse economiche del Nord.

4. Un impegno da parte del C.L.N.A.L di trasferire la propria autorità in ogni campo al Governo militare alleato subito dopo 'la Liberazione, e di mettere i partigiani del C.V.L. agli ordini del comandante supremo alleato.

5. Il riconoscimento, da parte del

C.L.N.A.L, della necessità di disarmare le forze della Resistenza subito dopo la Liberazione.

6. L’offerta di una precisa somma, come aiuto finanziario da parte alleata.

7. La conferma dell’autorità delle Missioni alleate presso le for[...]

[...]esso le forze della Resistenza.

Nei mesi che intervennero fra la firma dei protocolli e la liberazione del Nord, non si presentarono situazioni o avvenimenti tali da metterne in dubbio l’applicabilità. Di conseguenza, la base politica e giuridica dell’azione delle Forze alleate, al momento della Liberazione, consistette interamente nei provvedimenti previsti dai protocolli. Altrettanto si può dire per quanto riguarda il comportamento del C.L. N.A.I. e del C.V.L..

D.W.E.

Protocolli di Sion

Protocolli dei Saggi Anziani di Sion. Falso letterario usato, a partire dal secolo scorso, nella propaganda antisemita (v. Ebrei).

Il testo, di circa 200 pagine, è diviso in 24 capitoli (o conferenze), nei quali si immagina che un membro del « governo segreto ebraico » composto dagli Anziani di Sion spieghi il piano per assicurare agli ebrei il dominio mondiale. II contenuto si articola intorno a tre temi fondamentali: critica del sistema democraticoliberale; esposizione del metodo o piano dazione ritenuto necessario agli ebrei per la conqui[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 599

Brano: [...]a necessità della cooperazione delle formazioni partigiane dirette dai C.L.N. con « quadri e nuclei dell’esercito nazionale, che in territorio di occupazione si sono sottratti aH'asservimento tedesco ». Questa direttiva trovò scarsa applicazione a Roma, ma essa indicava la linea sulla quale doveva procedere, con maggiori forze e fortuna, il movimento partigiano che si andava sviluppando nel Nord, e che trovava il suo centro organizzativo nel C.L.N.A.I. (v.). AI fine di aiutare il C.L.N.A.I. ad affermare la propria funzione, il 31 gennaio il C.C.L.N. decise d’investire il C.L. N.A.I., che aveva sede a Milano, dei poteri di rappresentante del governo democratico che doveva essere costituito dopo la liberazione di Roma, come « centro dirigente e organizzativo di tutto il movimento nazionale » nel Nord, allo scopo di portare la lotta al suo « sbocco fi

599



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 662

Brano: Consiglio di gestione

La liquidazione dei C.d.g.

All’inizio del 1947 cominciarono nelle aziende le operazioni elettorali ed in aprile erano già funzionanti circa 500 Consigli di gestione. La scissione socialista del gennaio 1947 e la fine dei governi di coalizione tra i partiti che avevano fatto parte del C.L.N. nel quadro di quello che venne giustamente definito « processo di restaurazione capitalistica », determinarono anche l’arresto dello sviluppo di tale importante istituto e il suo soffocamento. Sepolto nei cassetti dei ministeri il disegno di legge MorandiD’Aragona, si sarebbe successivamente avuto uno « schema di regolamento per l’istituzione dei C.d.g. » compilato dalla direzione della Democrazia cristiana (marzo 1948) e poi un disegno di legge (ottobre 1J954) approvato al 3° Congresso nazionale dei C.[...]

[...] forzato dei rappresentanti operai, per la loro stessa passività o per il mancato rinnovo delle cariche. Gli ultimi, ormai inefficienti e impotenti, si trascineranno sino al 1955. Una conquista della lotta antifascista e della Resistenza, che poteva costituire un elemento importante nel processo di rinnovamento della società italiana in senso democratico, si spense per consunzione.

C.Gh.

Bibliografia essenziale: F. Catalano, Storia del C.L.N.A.I., Bari, 1956; E. Sereni, / C.L.N. nella cospirazione, nell’insurrezione e nella ricostruzione, Documenti del C.L. N.A.I., Archivio I.M.L.I., Milano.

Consiglio di fabbrica

Il « consiglio di fabbrica » doveva essere, nel pensiero dei suoi creatori, una forma rivoluzionaria di democrazia dal basso, lo strumento per la gestione del potere operaio. Lg rivoluzione russa del 1917 aveva creato i soviet (v.), consigli degli operai, dei soldati e dei conta

dini, quale nuova forma di direzione del potere rivoluzionario. Il 14.

11.1917 sette giorni dopo la sua affermazione, il potere sovietico instaurò il « controllo operaio » nelle aziende industriali, commerciali e di trasporto appartenenti ai capitalisti, af[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 579

Brano: [...]ronte italiano, un calo che fu anche all’origine del noto proclama Alexander (v.), diedero una nuova dimensione al contributo militare italiano, sia a quello delle unità regolari (v. Combattimento, Gruppi di) sia dei Volontari della libertà.

« Il contributo partigiano alla vittoria Alleata in Italia superò di molto le aspettative più ottimistiche », si leggerà nel rapporto finale della N. 1 Special Force.

In seguito a suggerimento del C.L. N.A.I., la N. 1 Special Force chiese al generale Raffaele Cadorna (v.) se era disposto a recarsi al Nord: avendo dato risposta affermativa, nell’agosto 1944 egli venne paracadutato insieme a un aiutante.

In autunno, la N. 1 Special Force aiutò la delegazione del C.L.N.A.I., incaricata di prender accordi defi

nitivi col Comando alleato e col Governo italiano, a raggiungere Caserta (sede del Comando), poi Roma e infine a tornare al Nord. Nel corso delle trattative preparò il testo originario degli accordi firmati

il 7.12.1944, che legittimavano per gli Alleati la posizione del C.L.N. in territorio occupato come governo interinale (v. Protocolli di Roma). Dalla fine della primavera del 1944, invece di volontari italiani, venivano inviati in territorio occupato ufficiali di collegamento britannici (B.L. Os.) per organizzare le richieste e la distribuzione di [...]

[...]coordinare le operazioni dei partigiani con quelle del 15° Gruppo di armate. Sul totale di circa 3.000 tonnellate di materiale inviato in meno di 20 mesi, quasi 2.200 tonnellate vennero paracadutate tramite i B.L. Os.. Su un totale di meno di 50 B.L. Os., 5 perirono, 6 vennero catturati e altri rimasero feriti in combattimento. A tali perdite sono da aggiungere quelle subite in altre operazioni.

Smobilitato, il S.O.E. cessò di esistere nel gennaio 1946. Non ne è stata mai scritta una storia completa: dato il tipo di operazioni e date le circostanze, scarsa è la documentazione. Per la parte italiana si hanno notìzie frammentarie, non tutte esatte e non tutte controllabili, in pubblicazioni inglesi e italiane.

M.Sa.

579


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine N.A.I., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---C.L. <---C.L.N. <---C.L.N.A.I. <---italiano <---italiana <---italiani <---socialista <---Partito comunista <---Storia <---antifascista <---comunista <---cristiana <---A.M.G.O.T. <---Alleata in Italia <---Antonio Gramsci <---Anziani di Sion <---Archivio I <---Archivio I M <---B.L. <---Battaglione Alleato <---Bibliografia <---C.C.L.N. <---C.G.I.L. <---C.L.N.A.L <---C.V.L. <---Chimica <---Comando Alleato nel Mediterraneo <---Comitati operai e contadini <---Comitato centrale <---Commissione Alleata di Controllo <---Consigli di gestione <---Corpo dei Volontari <---D.W.E. <---De Gasperi <---FIAT <---Ferruccio Parri <---Giuseppe Di Vittorio <---Governo Bonomi <---Gran Bretagna <---Guido Miglioli <---I.M.L.I. <---Il nome <---Ivanoe Bonomi <---Maitland Wilson <---Maurice Joly <---Meccanica <---Napoleone III <---Ordine Nuovo <---P.S.I. <---Paimiro Togliatti <---Protocolli di Roma <---S.O.E. <---S.O.M. <---Stati Uniti <---antifascismo <---antifasciste <---antifascisti <---badogliani <---capitalisti <---classista <---dell'Italia <---fascismo <---fascista <---fascisti <---giudaismo <---illuminismo <---italiane <---liberalismo <---nazismo <---nell'Africa <---zarista



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