Brano: [...]e mesi di detenzione. Anche Giovanni Germanetto (e lo narrerà nelle sue “Memorie di un barbiere”) soffrì restrizione nel carcere di Teramo, come coimputato dei teramani accusati di azione antistatale e processati a Bari.

Una organizzazione efficiente se l'era data la Sezione teramana del Soccorso Rosso, assicurando sostegni materiali e sollievo morale ai carcerati, in attesa di giudizio, per fatti accaduti ad Atri e Nereto, a Controguerra e a Mosciano Sant’Ange

lo, a Montorio al Vomano e a Giulianova, imputati quasi sempre poi prosciolti dalle accuse elevate nei loro confronti (che erano di lesioni gravi o gravissime inferte ad aggressori fascisti, per scampare a sicura morte). Alcuni fra loro erano stati condotti alle carceri dette di “S. Agostino” ammanettati e ivi esposti, in tale minorata condizione di difesa, alle randellate degli squadristi appostati all’ingresso della galera (sorte toccata, tra gli altri, al libertario Lidio Ettorre di Giulianova, percosso a sangue in occasione di uno dei tanti suoi arresti).

Né va dimenticato lo s[...]