Brano: [...]mpagne, determinato dall'emigrazione nelle Americhe, esaurì la spinta propulsiva contadina, facendo confluire quell’originale movimento nell’alveo del riformismo elettoralistico e sicilianista.

Dopoguerra e fascismo

L’esperienza acquisita nella pratica cooperativa e i risultati positivi raggiunti nell'organizzazione sindacale consentirono ai socialisti di conquistare nel primo dopoguerra gran parte delle amministrazioni comunali: anzitutto Monte San Giuliano (Erice), nel cui vasto territorio (oltre 300 kmq di superficie agraria) si era avuta l’intensa stagione delle lotte contadine e si era diffuso il movimento delle affittanze collettive; e poi Paceco, Mazara, Castelvetrano, Partanna e Santa Ninfa, dove l’affermazione delle liste socialiste venne come sicuro approdo elettorale delle agitazioni agrarie dell’autunno 1920, in cui erano state coinvolte, oltre che le organizzazioni socialiste, anche quelle cattoliche e degli ex combattenti.

Se l’agitazione agricola che aveva portato allo sciopero generale e all'occupazione dei latifondi era stata [...]

[...]mantenne vicina a quella serratiana dei “comunisti unitari”, in rappresentanza dei quali fu eletto membro della Direzione nazionale del P.S.I. al congresso di Livorno del 1921. La sua condizione di “proletario”, le sue esperienze sindacali e la vita di emigrante (a Milano e negli Stati Uniti) avevano contribuito a formare in lui quel senso istintivo della classe che non lo avrebbe mai abbandonato.

Dall'ottobre del 1920 Bonfiglio fu sindaco di Monte San Giuliano e gli interventi che, in appena venti mesi, la sua amministrazione potè promuovere furono improntati al principio di un profondo rinnovamento della funzione dei compiti del Comune: i provvedimenti relativi all’affitto dei terreni demaniali alla cooperativa agricola di San Marco; i sussidi in denaro e i voti di solidarietà per le vittime della violenza fascista in Italia; gli ordini del giorno in difesa delle rivendicazioni economiche dei contadini; la costruzione di strade e di scuole nel vasto contado a vantaggio delle popolazioni rurali. Ma tale azione amministrativa fu spezzata dallo spiet[...]

Brano: [...]ntro i tedeschi all’estero, nell’attività clandestina e nelle formazioni partigiane in cui vennero a trovarsi durante la Guerra di liberazione. Basti ricordare il sacrificio delle Medaglie d’oro Salvatore Bono (v.) e Gaspare Santoro, quest'ultimo di Alcamo, comandante di polizia di una brigata partigiana in Piemonte, caduto a Bene Vaglienna (Cuneo) il 27.3.

1944. E le medaglie d’argento conferite alla memoria dei trapanesi: Pietro Lungaro, di Monte San Giuliano, fucilato alle Fosse Ardeatine (v.) il 24.3.1944; Vincenzo Perrone, di Trapani, caduto in combattimento in Dalmazia il 12.9.1943; Michele Rinaudo, di Trapani, morto nel lager di Unterluss (Germania) nel febbraio 1945; Eligio Stabile, di Alcamo, caduto in combattimento nel Montenegro il 15.10.1943.

Traquandi, Nello

N. a Firenze 1*11.10.1898; impiegato delle ferrovie.

Militante repubblicano, partecipò

giovanissimo alla Prima guerra mondiale e rimase ferito in combattimento. Nel dopoguerra fu attivo nelle fila dell’antifascismo a Firenze e nel 1924, dopo il delitto Matteotti, fu nomi[...]