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Il segmento testuale Molin del Piano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 688

Brano: [...]ermoglio »), con l’obiettivo di prendere il potere e di svolgere un’intensa azione di propaganda rivoluzionaria. All’interno di queste forze più avanzate emersero dirigenti locali come Mario Mannini, Giovanni Mannini, Umberto Masi e Mario Pratesi che, dopo il fallimento dell’occupazione delle fabbriche (1920) e la consapevolezza del tradimento dei capi riformisti della C.G.L., in tempestose assemblee di sezione susseguitesi a Pontassieve, Sieci, Molin del Piano e Acone, si fecero interpreti della volontà scissionistica dei lavoratori.

Nonostante i successi elettorali che, nell ottobre 1920, avevano portato i socialisti a conquistare Tamministrazione comunale, poco più tardi,

alla presenza del vetraio Rodolfo Pampana, organizzatore e propagandista del P.S.I., la Sezione socialista di Pontassieve si pronunciò a larga maggioranza per la scissione. La spaccatura in seno al partito apparve sempre più netta e all’inizio del 1921, al XVII Congresso socialista a Livorno, i delegati pontassievesi votarono a maggioranza la mozione comunista. Poco dopo, [...]

[...]del piccolo centro che, con sistematica azione di boicottaggio, riuscì in breve tempo ad allontanare il fascista e a riprendersi il controllo della cooperativa, tanto che i fascisti rinunciarono praticamente a rimetter piede sul luogo.

Nel 1925 venne organizzato con successo uno sciopero degli operai delle vetrerie Del Vivo, per protestare contro le inumane condizioni di lavoro dei soffiatori di vetro.

Il 27.1.1927 fu rinvenuta sui muri di Molin del Piano una scritta che diceva: « II Duce alla fame ci conduce ».

Nel gennaio 1928, all’interno delle vetrerie Del Vivo, i fascisti trovarono la scritta « W Lenin »: ne venne identificato l’autore in un vetraio originario di Montespertoli, che era stato espulso dal Partito fascista per « indegnità politica ». Sempre del 1928 fu il ritrovamento, nella stessa vetreria, di una vecchia scritta sovversiva. L’indomani, un gruppo di operai e apprendisti venne sorpreso mentre cantava, parodiandone il testo in senso antifascista, l’inno del regime «Giovinezza ».

Particolarmente significativa fu la manif[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 687

Brano: [...] addetti all’arsenale delle ferrovie, sorse a Pontassieve una sezione dell’intemazionale socialista.

Alcuni anni più tardi, nella frazione di Sieci, dove erano localizzate alcune fabbriche di cemento e laterizi, si costituì un nucleo di organizzazione operaia autonoma con circa 68 soci, fra i quali il meccanico Eugenio Azzerboni, considerato l’iniziatore del movimento socialista locale. Nacquero anche diverse cooperative di consumo a Sieci, a Molin del Piano, a Santa Brigida e, nel marzo 1893, si costituì ufficialmente il Circolo socialista di Pontassieve che organizzò una cooperativa di lavoratrici della paglia con 320 soci e un’altra di meccanici con oltre 100 soci. Contemporaneamente sorsero le prime organizzazioni contadine, fra cui la Società di mutuo soccorso della frazione montana di Acone (sul versante del monte Giovi), all’ interno della quale i socialisti av

687



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 689

Brano: [...]partigiano venne invitato a trascorrere il Natale presso una famiglia della zona e « messo a capotavola come se si fosse dei figli ritornati a casa dopo lunghi anni di lontananza » (testimonianza di Ugo Corsi).

Forte di questa compatta rete organizzativa e di sostegno, la « Faliero

Pucci » compì in quei mesi significative azioni militari. Alcune furono condotte nello stesso territorio del Comune (il disarmo della caserma dei carabinieri di Molin del Piano e la distruzione della Casa del fascio di Santa Brigida), altre nelle zone immediatamente vicine al monte Giovi, come il noto assalto alla caserma dei carabinieri di Vicchio di Mugello, le azioni di Vallucciole e della Madonna dei Fossi, nel corso delle quali immolarono la loro vita i partigiani Rolando Murras, Algeri Bongi e Angelo Mannucci, impegnati a difendere la popolazione dai tedeschi che stavano avanzando.

L’eccidio di Pievecchia

Particolare emozione, per il suo tragico epilogo, suscitò l'attacco condotto l’8.6.1944 dai partigiani di monte Giovi per disarmare la caserma della Gu[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Molin del Piano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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