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Il segmento testuale Michele Moretti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 126

Brano: [...]allo sbarramento predisposto dalla 52a Brigata Garibaldi all’uscita di Musso (a 1 km da Dongo). Era l’alba del 27 aprile. Dopo non lievi esitazioni e contrasti (tra l’altro, una raffica sparata daH’autoblinda aveva ucciso il patriota Antonio Apolloni, di Musso), il tenente Birzer della Wehrmacht si vide costretto a parlamentare con i capi partigiani locali. Questi ultimi erano rappresentati innanzitutto dal commissario politico della 52a Brigata Michele Moretti (Pietro Gatti), dalla cui iniziativa dipesero i successivi sviluppi della situazione e le principali soluzioni che vennero poi propóste. Dato il divario esistente tra le forze popolari e i tedeschi, i partigiani decisero di guadagnare tempo e di consigliarsi con i comandanti delle formazioni della bassa Valtellina.

Con la camionetta dell’ufficiale tedesco, un gruppo comprendente Michele Moretti, il comandante Pier Bellini della Stelle (Pedro) e l’interprete Hofmann percorse l’alto lago fino a Nuova Olonio, dando così modo al tenente Birzer di constatare come l’intera popolazione fosse mobilitata e assiepata lungo il percorso, mentre il ponte del « Passo », sul fiume Mera, veniva presentato come minato. Da qui, con un camioncino del Maderna, il Moretti e Pedro proseguirono da soli per incontrarsi a Chiavenna con il comandante di divisione Dionisio Gambaruto {Nicola). Ma questi, già impegnato in un rastrellamento, non potè aiutarli.

Data la situazione, per evitare di esporre la pop[...]

[...] fosse mobilitata e assiepata lungo il percorso, mentre il ponte del « Passo », sul fiume Mera, veniva presentato come minato. Da qui, con un camioncino del Maderna, il Moretti e Pedro proseguirono da soli per incontrarsi a Chiavenna con il comandante di divisione Dionisio Gambaruto {Nicola). Ma questi, già impegnato in un rastrellamento, non potè aiutarli.

Data la situazione, per evitare di esporre la popolazione locale a gravi rappresaglie, Michele Moretti pose ai tedeschi le seguenti condizioni: 1) Soltanto le truppe germaniche avrebbero avuto il permesso di continuare armate il viaggio; la 52a Brigata avrebbe loro garantito il tragitto fino al ponte del « Passo », estremo limite nord della provincia di Como e, quindi, della diretta giurisdizione militare della Brigata stessa; 2) tutti i fascisti sarebbero stati trattenuti a Dongo, dove sarebbe avvenuto il controllo degli automezzi tedeschi.

Le condizioni furono accettate (la colonna di oltre 200 tedeschi venne in seguito bloccata al ponte del « Passo » e dovette arrendersi ai partigiani va[...]

[...]nte durante questo trasferimento (compiuto con l’ex dittatore tutto ricoperto di bende, per non farlo riconoscere, e con due macchine), giunti sulla piazza a Lago di Moltrasio, i partigiani vennero a sapere che le avanguardie angloamericane erano già entrate in Como.

Poiché il C.L.N.A.I. e il Comando generale del C.V.L. avevano da tempo deciso che Mussolini non dovesse cadere vivo nelle mani degli Alleati, prevalse su tutti il fermo parere di Michele Moretti di ritornare verso luoghi più direttamente controllabili. Mussolini e la Petacci furono così portati in Tremezzina, a Bonzanigo, presso la famiglia contadina dei De Maria, dove furono affidati alla sorveglianza dei partigiani Cantoni (Sandrino) e Frangi [Lino).

Per la stessa ragione Valerio, d’accordo con i membri del tribunale di

126



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 779

Brano: [...]e del seguito. La vicenda dell'arresto dei fascisti e della loro esecuzione^ è nota né fu mai contestata sul piano giudiziario ad alcuno dei partigiani. Dettero invece origine al processo i valori sequestrati in quella occasione: 33.020.000

lire e 35.880 chilogrammi di rottami di oro ritrovati da un pescatore nel fiume Mera, dove li avevano gettati i fascisti in fuga.

All'inizio del 1947 il commissario politico della 52a Brigata Garibaldi, Michele Moretti, e inoltre Carlo Maderna, Remo Mentasti e Pietro Terzi furono accusati di essersi appropriati di quei valori « costituenti preda bellica, cagionando all’Amministrazione dello Stato un danno patrimoniale di rilevante gravità » e, per questo motivo, incarcerati per vari mesi, salvo Moretti, resosi latitante. Si veda in Giustizia penale (annata 1948, II, p. 584) una ricostruzione deH'istruttoria e una illustrazione dei problemi relativi alla preda bellica.

L’istruttoria aveva avuto inizio da una denuncia del Comitato di liberazione nazionale di Como che lamentava la sparizione dell’oro e del [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Michele Moretti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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