Brano: [...]oria sono beni inalienabili, appartenenti a quelle civiltà che le hanno create e che pertanto queste stesse civiltà hanno il diritto esclusivo di conservarli nel loro ambiente naturale.
E l’ebbe vinta. Il governo degli Stati Uniti, riconoscendo il principio che le opere d’arte devono essere escluse dalle vicende di una guerra e che non possono essere sottratte ai popoli comunque coinvolti in essa, con un documento datato 29.7. 1948, noto come Memorandum Murphy, sanzionò il diritto dell’Italia a
riavere anche i beni artistici sottrattile prima dell’8.9.1943.
Ma anche dopo questa vittoria sul piano morale e giuridico, l’opera della Missione (sempre poco o punto sostenuta dal governo italiano, anche per motivi politici di varia natura) sul piano della pratica attuazione del diritto acquisito non fu per niente facile: e ciò a causa di un complesso di fattori, non ultimo il fatto che, nella rappresentanza tedesca in seno alla Commissione internazionale delegata all'identificazione del materiale da restituire, figuravano elementi che già avevano fa[...]
[...]icano e anche dei buoni rapporti nel frattempo stabiliti con esponenti politici tedeschi (dal presidente Adenauer all’ambasciatore ifon Brentano che, con la maggioranza dello schieramento politico della nuova Germania, rifiutavano decisamente l’eredità nazista), si preoccupò di gettare le basi di un accordo tra Italia e Germania che riconoscesse con atto formale quanto aveva sancito la modifica al Trattato di pace e per dare quindi continuità al Memorandum Murphy. L'Iniziativa (anche qui accolta con ostruzionismo spiegabile da parte di certi tedeschi, ma un po’ meno spiegabile da parte di certi politici italiani) maturò bene, portando (su testo predisposto da von Brentano e dal direttore generale per gli affari culturali Dieter Sattler per i tedeschi; dall’ambasciatore Migone e dal ministro plenipotenziario Siviero per gli italiani) all’accordo AdenauerDe Gasperi del 27.2.1953. Si tratta di un documento non troppo noto, ma di importanza storica per i rapporti tra i due Paesi, attraverso il quale il diritto dell’Italia a riacquistare i beni artistici c[...]
[...]53. Si tratta di un documento non troppo noto, ma di importanza storica per i rapporti tra i due Paesi, attraverso il quale il diritto dell’Italia a riacquistare i beni artistici comunque sottrattile dalla dittatura nazista venne formalizzato anche nei confronti della Repubblica Federale di Germania. L’azione della Missione italiana di ricupero potè così continuare, ma in realtà non fu resa da questo accordo più facile di quanto l'avesse resa il Memorandum Murphy. Le restituzioni da parte tedesca furono complete per tutto ciò che risultava ufficialmente ritrovato, ma le resistenze interne e gli occultamenti continuarono a rendere difficile e incompleto il lavoro della stessa Commissione federale tedesca delegata alle restituzioni. Da parte italiana* il crescente disinteresse delle sfere ufficiali, già stanche in partenza di occuparsi di questi problemi, quindi la mancanza di opportuno supporto nella ricerca e nella produzione delle necessarie documentazioni, infine il taglio dei fondi, tolsero molto ossigeno alla nostra Missione, la cui attività diven[...]