Brano: [...] una città fortificata, cinta da mura antiche, per arrivare alla quale bisognava passare attraverso una delle sue porte. E fu proprio attraverso la Porta Massaria che entrai^ in città assieme a due volontari.

L'impresa era dovuta al fatto che mi era stato recapitato un biglietto proveniente da uno dei prigionieri ivi rinchiusi, il quale faceva presente che stavano per venire deportati in Germania. Tra essi c’erano anche alcuni miei amici come Matija Cujovic (ora direttore di un albergo a Skofja), un

ebreo di Fiume, certo Weiss, e un altro che mi sembra si chiamasse Boro.

Da Pianello, dove era dislocato il nostro Comando, percorremmo tredici chilometri di strada, durante la quale avvertimmo tutti che precedevamo un reparto di ” trecento uomini ”. Ci facemmo consegnare tre biciclette e poco prima delle venti, ora del coprifuoco, entrammo in città. Incontrammo un repubblichino, gli saltai addosso: era un mio amico di Piobbico. Mi feci consegnare il fucile e lui ci accompagnò fino al portone del carcere, dove ci sfuggì di mano. Urlando ” camer[...]

[...] un montenegrino, esaltato, volle rimanere in carcere sostenendo che era nipote della regina E lena. Per il paese facemmo un bel chiasso, sparacchiando a destra e a sinistra, tanto che sembrava che un intero battaglione partigiano si fosse impossessato del luogo. Il presidio, formato da una cinquantina di repubblichini, si guardò bene dall'intervenire. L’azione non fu una grande impresa di guerra, ma ebbe un grande successo propagandistico ».

Matija Cujovic, anch’egli militante antifascista in Jugoslavia e poi combattente partigiano in Italia, a sua volta racconta:

« Divenni membro del Partito comunista jugoslavo nel febbraio 1940. Presi parte ai primi moti di insurrezione nel Montenegro e già il 16.7.1941 liberammo il mio paese natale, Bjelo Polje. All’arrivo della spedizione punitiva delle Divisioni « Venezia » e « Pusteria », ci ritirammo sui monti Bjelasica.

Fui designato per rientrare in città e svolgervi lavoro illegale politico, ma la sera del 23 dicembre la mia casa venne circondata e fui sorpreso nel sonno assieme ad altri quattro[...]