Brano: [...]no.
La più recente delle tre miniere é quella di Niccioleta, di cui
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fu iniziato lo sfruttamento solo nel 1929; a quell'epoca risale anche la fondazione dell'omonimo villaggio minerario, che non figura ancora sulle carte topografiche, benché ormai conti una popolazione di 1500 persone. La miniera di Niccioleta occupa oltre 1400 dipendenti, che abitano in parte nel paese omonimo, in parte nei vicini centri di Massa Marittima, Prata e Monterotondo. Le gallerie di sfruttamento operano a quattro livelli diversi (175, 178, 252, 320 metri). L'estrazione si realizza per mezzo di sei pozzi, due di produzione e gli altri di areazione e di sgombero. I pozzi si chiamano Mezzena, Montomoli, Fonte Grilli, Serpieri, Ovest : sono, come si vede, nomi di località, o degli ingegneri costruttori, o semplicemente di un punto cardinale. Dal ciglio della collina su cui sorge il paesino, si abbraccia con un unico colpo d'occhio tutto il complesso della miniera, che si stende nella vallata sottostante : una vallata interamente boscosa [...]
[...] mucchi immensi, biancastri, che seppelliscono lentamente la vegetazione circostante. È una vera e propria colata che la miniera vomita tutto intorno. Più in là vediamo i piazzali di caricamento, con le linee sottili dei décauville, ed i castelli di legno, alti e scuri, che segnano l'entrata dei pozzi. Nel fondovalle passano anche i vagoncini della teleferica, una delle più lunghe d'Europa : da Niccioleta questa teleferica si porta infatti sotto Massa Marittima, qui si raccorda con l'altra, proveniente da Boccheggiano, per proseguire fino al casello ferroviario di Scarlino ed al Puntone di Follonica, dove il minerale viene imbarcato. Al casello di Scarlino fanno anche capo le teleferiche di Gavorrano e di Ravi.
Per conto nostro il paesaggio minerario è francamente bello : le lamentele contro le brutture della civiltà industriale, che deturpa la natura, non ci sembrano qui giustificate. La bellezza del paesaggio minerario è determinata, ci sembra, dal contrasto fra le strutture industriali ed il paesaggio assolutamente primitivo, ' com'è
I MINATORI[...]
[...]federazione del PCI di
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Teramo, e per tre anni segretario della Camera del Lavoro in quella città. Non è il solo caso, in seno alla Montecatini : uno degli attuali direttori generali, lo Sferza, ebbe un'importante carica sindacale nella CGIL, e fu in contatto con il Riccardi. È stato lo Sferza a mettere il Riccardi al Gruppo Maremma, con l'incarico che abbiamo detto. E Riccardi lo adempie scrupolosamente.
A Massa Marittima, che è il capoluogo della Maremma mineraria, Riccardi ha messo su una sorta di circolo culturale, aperto esclusivamente a tecnici, impiegati e ceto medio cittadino. All'attività culturale si affianca quella ricreativa, che è poi la ragione del successo del circolo fra la borghesia locale, rimasta sprovvista di un luogo di riunione, dopo la scomparsa del « circolo dei signori ».
Quanto all'attività culturale, il circolo ha allestito una piccola biblioteca, ha organizzato alcune conferenze, tenute da professori americani, da impiegati dell'USIS, da padri gesuiti, dallo stesso Riccardi, che ha [...]