Brano: [...]a gestione sociale delle cave di marmo

che erano, come sono oggi, di proprietà comunale. Fu soprattutto contro questa rivendicazione che si scatenò la violenza fascista, confermando le finalità grettamente economiche del fascismo, mirante solo a garantire ai grandi concessionari delle cave lo sfruttamento privato di una ricchezza appartenente di diritto alla collettività.

Subito dopo la fine della guerra era morto il deputato socialista di Massa Francesco Betti che aveva un grande ascendente sulle masse. La sua mancanza alla testa del movimento fu subito avvertita, ma la falcidia delle posizioni avanzate ebbe luogo soprattutto nel 1921, anno di sangue e di lotte. L’avvocato Vico Fiaschi, che si era fatto portatore delle rivendicazioni più radicali della classe operaia, fu percosso a sangue e ridotto al silenzio. L’amministrazione repubblicana, di cui era sindaco Edgardo Lami Starnuti (futuro ministro socialdemocratico nel secondo dopoguerra), fu sciolta con l’intimidazione e la violenza. La Camera del lavoro fu messa nelle condizioni di non poter fu[...]