Brano: [...]in generale realizzati in campo economico e sociale nel Vercellese erano comunque di gran lunga inferiori rispetto a quelli raggiunti in altre città piemontesi dopo l’Unità d’Italia. La scena politica vercellese era dominata dall’on. Piero Lucca e da altri dirigenti conservatori che solo nelle elezioni politiche e amministrative del 1909 furono sconfitti, grazie all’alleanza elettorale conclusa tra democraticocostituzionali guidati dall'avvocato Mario Abbiate e i socialisti, alla cui testa era l'avvocato Modesto Cugnolio.

Alla sconfitta dei conservatori seguì un periodo ricco di iniziative, durante il quale la borghesia locale cercò di riconquistare a Vercelli le posizioni perdute.

La situazione del proletariato della città e della campagna era drammatica. Riferendosi al 1894, il medico condotto di Bianzé, Fabrizio Matti (v.), divenuto deputato socialista, scriveva: « Le case della povera gente avevano il pavimento delle stanze di terra; i cessi erano una rarità; la gente ammalata di malaria non si contava ». Ma ancora nel censimento del 191[...]