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Il segmento testuale Mariano Buratti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 406

Brano: [...]
Lotta di liberazione

Nei 45 giorni tra il 25 luglio e l'8 settembre 1943 si ebbero nella Tuscia iniziali prese di contatto tra gruppi di persone unite nel comune sentimento antifascista. Vennero anche instaurati i primi rapporti con i movimenti e i raggruppamenti politici operanti a Roma. In questo stesso periodo cominciò a mettersi in luce quella che forse fu la più nota figura della Resistenza viterbese, il professore di storia e filosofia Mariano Buratti (v.), esponente del Partito d’Azione. Dall’8.9.1943 il Viterbese divenne una zona militare importante per i tedeschi. La presenza della Cassia e la vicinanza del fronte indussero

il Comando germanico a stabilirvi un imponente schieramento di truppe e di mezzi. Per di più, tra il monte Soratte e Ronciglione si insediò

il Ouartier Generale del maresciallo Kesserling (v.).

L’occupazione tedesca fu contrastata da reparti del nostro esercito. Si ebbero alcuni episodi di resistenza, come quello di Monterosi, dove il

9 settembre un reparto del 134° Battaglione Genio della Divisione “Arie[...]

[...]ng (v.).

L’occupazione tedesca fu contrastata da reparti del nostro esercito. Si ebbero alcuni episodi di resistenza, come quello di Monterosi, dove il

9 settembre un reparto del 134° Battaglione Genio della Divisione “Ariete” (v.), comandato dal sottotenente Ettore Rosso (v.), si sacrificò nella lotta. Un altro tentativo di opposizione si ebbe il 9 e 10 settembre a Orte (v.), a opera di alcuni avieri.

Immediatamente dopo l’8 settembre, Mariano Buratti organizzò sui monti di San Martino la formazione che da lui avrebbe preso il nome: riunì alcuni suoi discepoli, gli aderenti al gruppo “Italia Indipendente” e militari meridionali, specialmente paracadutisti, alla testa dei quali portò a segno azioni di sabotaggio, tra cui il deragliamento di un treno. Venne anche abbattuto un piccolo aereo tedesco da ricognizione (si veda la voce Lazio).

La Banda “Buratti”, ingrossatasi con l’arrivo di un gruppo di prigionieri politici fuggiti da Bassanello, ebbe frequenti contatti con i centri del

la Resistenza romana e con altre formazioni operanti n[...]

[...] Divisione “Ariete” e da altri dell’Aeronautica. Comandata dal maggiore Virgilio Faccio, il gruppo si insediò tra Capranica e Sutri, collegandosi al Centro militare clandestino. Ma un rastrellamento tedesco, che il 17 novembre portò alla fucilazione, nei pressi di Capranica, di 20 persone in massima parte soldati sardi, provocò la dissoluzione della formazione.

Il 12.12.1943 un grave colpo fu inferto alla Resistenza viterbese con l’arresto di Mariano Buratti, avvenuto a Roma presso Ponte Milvio. Imprigionato a via Tasso e poi a Regina Coeli, Buratti venne fucilato il 31 gennaio successivo a Forte Bravetta.

In gennaio, sempre a Roma, si ebbe l'arresto di Manlio Gelsomini, poi trucidato alle Fosse Ardeatine (v.), dove vennero uccisi 8 viterbesi.

Pur avendo perso il proprio fondatore, la Banda “Buratti” continuò le azioni di sabotaggio e di propaganda, entrando anche in contatto (tramite Angelo Zucchi) con la formazione di Biferali. Il martirio di Buratti fu annunciato ai viterbesi da un foglio, La Riscossa, stampato clandestinamente da alcuni[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 292

Brano: [...]o il 12.10.1943, in territorio di Ariccia, e catturarono 190 giovani (molti sorpresi nel sonno) che fecero poi sfilare lungo le strade principali dei paesi allo scopo di intimidire le popolazioni. In un secondo rastrellamento, effettuato nella zona tra Velletri e Colleferro, rimasero nella rete circa 250 giovani, più alcuni ufficiali e numerosi ex prigionieri di guerra alleati. Alla fine di ottobre un gruppo di partigiani comandati dal professor Mariano Buratti (v.) attaccò lungo la via Cassia un’autocolonna tedesca. Messi in allarme da quell’azione, i nazisti riuscirono a individuare l’accampamento partigiano nei boschi del Cimino, in provincia di Viterbo, e con rapida manovra di accerchiamento lo colsero di sorpresa. Ai partigiani non rimase che impegnare una disperata difesa, ma soverchiati dalla preponderanza nemica ebbero gravi perdite e la banda si disperse. Le S.S., per rappresaglia, incendiarono le case del piccolo comune di San Giovanni di Bieda (oggi Villa San Giovanni in Tuscia) e fucilarono nella piazza 14 contadini.

Si impose ai patr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 617

Brano: [...]li Romani e in altre località del Lazio (v.), variamente collegate con l’organizzazione militare socialista. Tra queste, particolarmente attive, vanno ricordate le bande di Ariccia (Sergio Innamorati), di Albano (collegate con Alberto Imbornone), di Cave e Valmonte (collegate con Giulio Onesti), di Poggio Mirteto (Puccio Conforzi), di Cittaducale (Sabatino Matteocci) e del Viterbese. Il capo della banda del Cimino, la Medaglia d’oro alla memoria Mariano Buratti (v.), fu catturato e fucilato il 2.2.1944.

d) lì collegamento permanente con le formazioni militari socialiste dell’Abruzzo, deirUmbria e delle Marche. Tra queste ultime, la più importante fu la formazione costituita a Visso dalla Medaglia d’oro alla memoria Pietro Capuzi (v.), con cui l’organizzazione romana fu in permanente contatto fino alla fine di marzo, quando la banda dovette temporaneamente trasferirsi in altra zona per sfuggire ai rastrellamenti tedeschi. Sarà appunto in seguito a un nuovo rastrellamento che, dopo un altro mese di eroica resistenza, Pietro Capuzi verrà catturato a[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Mariano Buratti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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