Brano: [...]estina nelle zone urbane, sempre rimanendo di fatto legato al concetto della priorità dell’organizzazione sindacale e operaia rispetto alla guerriglia rurale, anche se i documenti non consentono di collocare esattamente la sua opera nel quadro delle lotte di corrente allora imperversanti nel Partito comunista cinese. Nel 1932, come la maggior parte degli altri dirigenti comunisti cinesi, passò nelle « zone rosse » consolidate dai guerriglieri di Mao nella Cina meridionale. Qui riprese la sua attività di organizzatore dei lavoratori, proponendo tra l’altro la pionieristica legislazione di tutela del lavoro della Repubblica sovietica degli operai e dei contadini.

Più difficile è accertare se Liu Shaoch’i sia stato tra i sostenitori della cosiddetta « linea Wang Ming » proposta da Stalin e rivelatasi negativa per le sorti dei comunisti cinesi. Dal corso della sua carriera successiva è possibile solo avanzare l’ipotesi che, pur essendo stato in sostanza favorevole alle tesi di Wang Ming, Liu non ne sia stato protagonista e abbia quindi mantenuto un [...]