Brano: [...]i Monti Berici, che giunsero con le loro azioni a toccare Montagnana.

Un’altra divisione, costituitasi nel corso del 1944, fu la « Martiri di vai Leogra ». Attestatasi su tutta la vai Leogra, essa si spinse fino a vai di Posina ed ebbe le sue basi più importanti a Raga, Malo, nelle valli del Pasubio e a Novenio. Tra i più importanti avvenimenti di cui fu protagonista questa formazione, si ricordano il rastrellamento di Posina, la battaglia di Malga Zonta (v.), la distruzione dei ponti sulla stradale che porta a Rovereto, azione — quest’ultima — che permise di salvare Schio da sicura distruzione.

Una terza divisione, la « Pasubiana », sorta in questa stessa zona dopo il rastrellamento di Posina, tenne la posizione omonima, nonché quella dell’altopiano di Asiago e tutta la vai d’Astico. Tra le sue principali azioni è da annoverare la distruzione della caserma degli allievi ufficiali della Guardia nazionale repubblicana di Tonezza del Cimone. Una quarta divisione, la « Pino »f si era ugualmente attestata sull’altipiano di Asiago dopo il rastr[...]

Brano: Garemi, Gruppo divisioni

Schieramento del Gruppo divisioni « Garemi » alla fine del 1944.

disperso e 160 feriti. Nel bilancio operativo della Divisione figurano: la liberazione della vai Posina e la costituzione della prima « zona franca » delle Prealpi Venete; la difesa dal conseguente rastrellamento, condotto dal nemico con 2 divisioni dotate di mezzi corazzati e artiglieria; la contemporanea battaglia di Malga Zonta, nella quale tutti gli uomini di Viola [Marinaio), Medaglia d'oro al valor militare, si sacrificarono combattendo fino all'ultimo; le ripetute azioni di sabotaggio lungo la nazionale per Rovereto e Trento.

La battaglia per la liberazione di Schio (v.) concluse degnamente l'attività di questa divisione: dal 27 al 29.4.1945 tutti i suoi uomini furono impegnati in aspri combattimenti contro i locali presidi che tenacemente resistevano in attesa dell’arrivo della Divisione corazzata « H. Goering », lo scudo della retroguardia tedesca, in movimento verso Schio e diretta al Brennero per la vai L[...]

Brano: [...]igiani e 4 malgari, per la maggior parte disarmati. Dopo essersi disperatamente difesi, i partigiani esaurirono le munizioni e dovettero cessare il fuoco. I tedeschi cercarono allora di penetrare nella Malga e per due volte Viola riuscì a disarmare i primi nemici che misero piede nel rifugio, quindi a riprendere il fuoco. Esaurite anche queste ultime munizioni, i partigiani furono costretti alla resa. Dopo un simulacro di processo i 17 uomini di Malga Zonta vennero allineati per la fucilazione. Bruno Viola incoraggiò i compagni e, davanti al plotone di esecuzione, scagliò in faccia ai suoi aguzzini il grido di “Viva l'Italia”. Con lui caddero: Barbieri Marcello (Valdagno, 1926), Cocco Antonio (Monte di Malo, 1912), Corti ana Romeo (1925), Dalla Fontana Ferdinando (Arsiero, 1924), Dal Maso Dino (Posina, 1926), Dal Medico Angelo (Monte di Malo, 1923), De Pretto Gildo (Posina, 1899), De Vicari Giocondo (Roncà, 1926), Fortunato Bortolo, Gasparoni Gelsomino (S. Vito di Leg.no, 1925), Losco Angelo (Posina, 1929), Marcante Giuseppe (Monte di Malo, 1925[...]