Brano: [...] immediatamente. Di fronte alla proposta belga di istituire un « gruppo di studio » per esaminare i tempi, le forme e la natura dell’emancipazione congolese, un gruppo di 19 dirigenti nazionalisti inviò al governo belga una letteraprogramma in cui si chiedeva un piano politico ed economico che « porti a breve scadenza alla indipendenza del Congo ».

La conquista dell’indipendenza

Il 10.10.1958 venne fondato il Movimento nazionale congolese (M.N.C.) di Patrice Lumumba, il cui programma rivendicava « entro un periodo ragionevole la indipendenza ». Nel dicembre il M.N.C. partecipò per la prima volta a una Conferenza pa

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Brano: [...]ti (Lumumba, Kalonji e un altro centinaio di dirigenti nazionalisti), di fatto non riuscì più a fermare il movimento. Il 28 dicembre il re Baldovino del Belgio, parlando a Léopoldville, annunciò che nel gennaio del 1960 sarebbe stata convocata una « tavola rotonda » dei capi nazionalisti per decidere l’avvenire del Congo. Essa ottenne che l’indipendenza venisse proclamata il 30 giugno di quello stesso anno. Nelle elezioni tenute il 22 maggio, il M.N.C. ottenne un eccezionale successo e, a malincuore, i belgi dovettero conferire a Patrice Lumumba l’incarico di primo ministro. Kasavubu divenne presidente della repubblica.

La reazione imperialista

Nei numerosi studi apparsi in questi anni sul Congo ci si è chiesti come mai i belgi fossero passati così rapidamente da una politica coloniale tra le più ottuse alla concessione della indipendenza. La verità appare molto semplice. La classe dirigente belga era convinta che l’indipendenza sarebbe stata un fatto del tutto formale, di semplice e limitato autogoverno, destinato a riassorbire le sp[...]

[...]esercito, che rappresentava l'unica forza reale e organica del paese) contro Lumumba, che venne deposto. Il Parlamento congolese venne sciolto. A seguito di questo fatto la R.A.U., la Guinea, il Marocco e l’Indonesia ritirarono le loro truppe dal contingente O.N.U., mentre l’U.R.S.S. decise di non concorrere più ai finanziamenti delle iniziative del Consiglio di sicurezza. Il Congo precipitò nel caos.

A Stanleyville, l’unica regione in cui il M.N.C. possedeva una consistente forza organizzata, si costituì un governo lumumbista diretto da Antoine Gisenka, riconosciuto come unico governo legittimo del Congo da venti paesi africani e socialisti. Nel Kasai nacque una specie di reame autonomo. A Léopoldville, gli autori del colpo di stato diedero vita a un grottesco governo di studenti congolesi. Nel frattempo, in vaste regioni del territorio si sviluppava una sanguinosa lotta tribale, accompagnata da stragi, quali quella dei Baluba ad opera dei Lunga — la tribù appoggiava il leader katanghese Moise Ciombe — che fu portata all’O. N. U. come e[...]