Brano: [...]i filo spinato, se nel 1942 Levi potè dipingere il suo Campo di concentramento: coacervo di nudi morti in cui, com’è logico per una opera di immaginazione, manca il realismo documentario dei disegni di Music e Cagli, ma non certo l’atteggiamento di condanna e di orrore, espresso nel groviglio scomposto dei corpi e dall’impietosa luce che batte su di essi.

L’Arte contro la barbarie

Con il precedente del gruppo di disegni pieni di pathos che Luigi Broggini stilò a partire dal 1943, anche Birolli e Guttuso ricorsero al disegno per documentare in una serie di fogli il periodo dell’occupazione tedesca. Il primo, con gli 86 disegni di Italia 1944; il secondo, con i 24 del Gott mit uns, ci hanno lasciato due veri monumenti sulle sofferenze del popolo italiano nel 1944: per la umanità che le pervade, per lo sdegno che vi si oggettivizza, si tratta di autentiche opere resistenziali. Birolli, in una parte di questi disegni, s’ispirò agli episodi accaduti nella pianura lombarda e nei bombardamenti di Milano e Vicenza; Guttuso, a scene del periodo de[...]