Brano: [...] degli esteri inglese (il conservatore Lord Curzon) che la propose nel primo dopoguerra, è un tracciato convenzionale che separa
i territori della Polonia dalla Bielorussia e dalTUcraina, approssimativamente secondo la composizione etnica della popolazione: passa per Grodno, Jalovska, Nemirov, Brest, Dorogusk, Ustiling a oriente di Grubesciov, attraverso Krilov e oltre a occidente di RavaRuskaia, a oriente di Peresmysel fino ai Carpazi.
La linea Curzon ebbe origine nelle contraddizioni delle grandi potenze dopo la rivoluzione russa del 1917 e alla fine della prima guerra mondiale: da un lato, l’intervento armato contro la giovane repubblica dei Soviet aveva bisogno del sostegno dei nazionalisti ucraini, di Wrangel e degli altri gruppi reazionari russi; dall’altro, lo stesso intento presupponeva una Polonia antisovietica forte ed estesa. Non era però facile conciliare le pretese territoriali della Polonia espansionista con quelle dei nazionalisti ucraini e dei generali bianchi; per cui, dopo il fallimento dell’ intervento diretto contro la r[...]
[...]Polonia era pronta a riconoscere la frontiera etnica provvisoria fissata dall’Intesa e, due giorni dopo, Lord Curzon inviò al governo sovietico una ^lota, nella quale intimava all’Armata Rossa di arrestare la sua avanzata alla linea indicata dall’Intesa. Da quel momento la linea prese il nome di Curzon. Il trattato di Riga, concluso nel 1921 fra Polonia e Unione Sovietica, concesse alla prima una frontiera che passava addirittura a oriente della Linea Curzon in quanto l’Unione Sovietica, malgrado l’aggressione subita, era tanto bisognosa di pace da esser costretta a subire passivamente il sacrificio di vasti territori bielorussi e ucraini.
Nel settembre 1939, quando la Germania nazista invase la Polonia, la Armata Rossa passò le frontiere del
1921, occupò i territori bielorussi e ucraini che — secondo la linea Curzon — erano stati riconosciuti come non polacchi, e in alcuni punti si spinse anche oltre. Alla conferenza di Teheran (1943) I’Unione Sovietica dichiarò di non considerare definitive le frontiere del 1939 e nel 1944 affermò di essere disposta ad accettare la linea Curzon co
la linea Curzon
me base di una futura definizione. La successiva Conferenza di Yalta (1945) stabilì infatti che la frontiera sovieticopolacca avrebbe seguito fondamentalmente la linea Curzon, con alcune correzioni a favore della Polonia, la quale avrebbe avuto compensi a nord e ad occidente. Così avvenne.
Cussino, Antonio
N. a Fontaine (Francia) I’1.8.1924 da genitori italiani, fucilato dai tedeschi na Parigi il 18.8.1944. Militante nel Partito comunista francese, prese parte alla Guerra di liberazione come comandante di squadra nei Francstireura partisans della « Compagnia di Parigi ». Nei giorni della liberazione della capitale francese si batté sulle barricate, a Villepinte, alla testa di*un gruppo di altri italiani. Catturato in combattimento, fu immediatamente passato [...]