Brano: Libia, Repubblica di
esperienze negative che hanno già gravemente danneggiato la causa araba ».
L’1.2.1972 la Libia entrò a far parte, a fianco della Siria e dell’Egitto, della Confederazione delle Repubbliche Arabe, avente per capitale Il Cairo.
Negli ultimi anni il distacco dall’Egitto si è accentuato però in modo crescente. fì.Mu.
"Libro e moschetto”
Il binomio compendia il senso « austero e virile » che le organizzazioni giovanili del partito fascista, la Opera Balilla, i Fasci giovanili di combattimento, ma soprattutto i Gruppi dei fascisti universitari (v. G.U.F.] intendevano dare ai giovani.
« ” Libro e moschetto " è, pertanto, la divisa del giovane fascista, come sintesi morale di cultura e di azione, nella viva realtà di una pedagogia intesa non alla formazione deM’intelletto, ma dell’uomo » [Giuseppe Marchello, « La morale eroica del fascismo », Torino 1934).
Sembra che l’espressione sia venuta fuori dalla fertile mente dì Leo Longanesi (v.). II primo uso pubblico è di Augusto Turati, nel novembre del 1926 (era allora segretario del P.N.F.), quando la federazione fascista di Ferrara gli fece dono di un fucile e di un « Orlando furioso » in edizione settecentesca. Poi Mussolini firmò l’autografo [...]
[...]e deM’intelletto, ma dell’uomo » [Giuseppe Marchello, « La morale eroica del fascismo », Torino 1934).
Sembra che l’espressione sia venuta fuori dalla fertile mente dì Leo Longanesi (v.). II primo uso pubblico è di Augusto Turati, nel novembre del 1926 (era allora segretario del P.N.F.), quando la federazione fascista di Ferrara gli fece dono di un fucile e di un « Orlando furioso » in edizione settecentesca. Poi Mussolini firmò l’autografo « Libro e moschetto fascista perfetto. Roma 1 gennaio 1927V », che diverrà Io slogan del foglio del G.U.F. di Milano, dalla testata omonima. È celebre anche una fotografia del duce che, a un’adunata di studenti, s’affaccia dal balcone di palazzo Venezia alzando un libro con una mano e un moschetto con l’altra.
Quinto Navarra ebbe la ventura di assistere all'episodio e ne ha fatto la descrizione: « Mi accadde per caso di essere nella sala del Mappamondo nel preciso istante in cui Mussolini creò il celebre simbolo de! " libro e moschetto ”. Giù nella piazza rumoreggiava una manifestazione di studenti che acclam[...]
[...] slogan del foglio del G.U.F. di Milano, dalla testata omonima. È celebre anche una fotografia del duce che, a un’adunata di studenti, s’affaccia dal balcone di palazzo Venezia alzando un libro con una mano e un moschetto con l’altra.
Quinto Navarra ebbe la ventura di assistere all'episodio e ne ha fatto la descrizione: « Mi accadde per caso di essere nella sala del Mappamondo nel preciso istante in cui Mussolini creò il celebre simbolo de! " libro e moschetto ”. Giù nella piazza rumoreggiava una manifestazione di studenti che acclamavano il duce a! balcone perché parlasse. Il duce guardava soddisfatto da dietro la vetrata. Gli chiesi se dovevo aprire per farlo uscire a parlare; disse, senza togliere gli occhi dalla folla dei giovani: " No, no... non ho nulla da dire... ”. Ma ad un tratto, ecco che Mussolini decisamente si avvia a una parete della stanza a cui era appeso un moschetto: lo prende, va al tavolo, afferra un libro qualsiasi, corre al balcone e si affaccia alzando le braccia ». (Q. N., « Memorie del cameriere di Mussolini », Longanesi, M[...]
[...]o prende, va al tavolo, afferra un libro qualsiasi, corre al balcone e si affaccia alzando le braccia ». (Q. N., « Memorie del cameriere di Mussolini », Longanesi, Milano 1972, p. 124).
I giornali del G.U.F. facevano spesso, com’è noto, la fronda, non però Libro e
Moschetto: « Tra I giornali del G.U.F., Il più allineato, quello che, per I suoi rapporti con la federazione del Fascio, raggiunge quasi sempre l'ovvietà dei fogli ufficiali, è ” Libro e Moschetto ”, giornale dei G.U.F. di Milano. A farcelo comprendere basterebbe un’osservazione che purtroppo non è umoristica, ma che rivela lo spirito del tempo e del regime: nel giugno del 1940, allo scoppio della guerra, nel titolo di testata la parola ” libro " è cancellata da una croce in modo che la parola ” moschetto " acquisti il massimo risalto e sia monito e sprone all’azione. Si tratta dunque di un giornale assolutamente acritico, nel quale l’enfasi dello stile è tanto più accentuata quanto maggiore è il conformismo degli argomenti trattati » [Marina Addis Saba, « Gioventù italiana del Littori[...]