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Il segmento testuale Libero Lossanti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 258

Brano: [...]l nascere quel centro di guerriglia, il 20.2.1944 ingenti forze nazifasciste l’attaccarono di sorpresa (v. Cortecchio, Albergo di), infliggendo ai partigiani la perdita di 4 uomini. Salvatisi con una disperata sortita, che costò al nemico la morte di un sottufficiale e 2 feriti, i partigiani si trasferirono sul Monte Falterona, unendosi alle formazioni romagnole ivi già insediate. L’11.4.1944 altri 15 patrioti, questa volta comandati dal tenente Libero Lossanti (Lorenzini), salirono sulla Faggiola. Pochi giorni dopo, al gruppo si unirono 17 uomini di « Caio ». Infine l’intera formazione si accampò sui monti La Bastia e Carzolano e ivi accolsero altri combattenti provenienti dai centri urbani della pianura. La Faggiola, dopo aver visto in momenti diversi il nascere di due importanti nuclei partigiani e dopo essere stata la base della 4a Brigata Garibaldi (da cui, per disposizioni del Comando unico militare EmiliaRomagna, sarebbe sorta la 36a Brigata), vide cadere il primo comandante della formazione.

La morte di Lossanti e Calzolari

Il 12.6.194[...]

[...]azione partigiana, all’alba del 14 attaccarono con 180 uomini i gari

baldini risaliti sulla Faggiola. Dopo un breve scontro a fuoco i partigiani riuscirono a sganciarsi senza subire perdite, ma il comandante Lossanti e Ivo Calzolari, che nella notte avevano sostato nel podere « Campo Rinaldi » di Fiorenzuola, furono catturati di sorpresa a seguito di una delazione. Tradotti a Palazzuolo di Romagna, vi furono entrambi fucilati. Alla memoria di Libero Lossanti è stata conferita la medaglia d’oro al valor militare. Caduto Lossanti, il comando fu assunto da Luigi Tinti [Bob) e la formazione vide crescere rapidamente le proprie forze, prima a 120 uomini e poi a ben 1.100 nel mese di luglio e a 1.250 nell’agosto 1944. Benché La Faggiola non costituisse più la base dell’insediamento partigiano, tornò frequentemente nelle cronache militari dell’agguerrita 36a Brigata: ai piedi della montagna gli attacchi partigiani si succedettero con frequenza, lungo le strade percorse dal traffico dei tedeschi e nei comuni presidiati dai fascisti; sulle sue pendici tro[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 36

Brano: [...]al nome del valoroso imolese ucciso dai fascisti, avrebbe avuto un peso notevole nelle vicende della Guerra di liberazione in Emilia.

Composta in gran parte da operai, contadini e intellettuali provenienti da Imola e dagli altri comuni del circondario, da Bologna e dalle città della Romagna, la Brigata trovò la solidarietà attiva della popolazione contadina della zona appenninica in cui operava. La diressero, con funzioni diverse, uomini come Libero Lossanti, Guido Gualandi [Il Moro), Giovanni Nardi [Caio), Andrea Gualandi [Bruno), Luigi Tinti [Bob) e altri ancora che seppero tenere testa con successo ai più duri attacchi nemici, portando a termine centinaia di azioni contro i tedeschi ed i fascisti.

I partigiani della 36a Brigata « Bianconcini » furono protagonisti di episodi rimasti famosi nella storia del movimento di liberazione: fecero sortite nei comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo, posti sul crinale deH'Appennino Toscoemiliano, sloggiandone le forze fasciste e tedesche che li presidiavano; liberarono un vasto territorio comprende[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 675

Brano: [...]a e con i dirigenti comunisti che da Padova organizzavano la lotta armata nel Veneto, si pensò di trapiantare sulle Alpi bellunesi, in via provvisoria, nuclei di partigiani emiliani.

Nella seconda decade del dicembre 1943 un gruppo di volontari reduci dalle sfortunate esperienze bolognesi raggiunse così il Distaccamento « Boscarini » che era sorto fin dal mese prima nella valle del Mis, sopra Lentiai. Del gruppo facevano parte, tra gli altri, Libero Lossanti, Tino Fergnani [Mario), Giuseppe Landi [De Luca), Augusto Bianchi [Gustavo), Trippa, Barbiere, Ico, Renato, questi ultimi provenienti da Medicina (Bologna).

Il 2425.12.1943 il distaccamento, che in tutto non raggiungeva i 20 uomini, si spostò dalla valle del Mis alla vai Mesazzo, nella zona di Erto e Casso.

Secondo una testimonianza che contraddice altre valutazioni (v. Belluno), al 3.1.1944 questa « base » contava esattamente 22 uomini con 12 fucili dotati di 23 caricatori ciascuno, 3 rivoltelle, alcune bombe a mano, bastoni e coltelli, nonché una « cassa » di 25.000 lire provenienti d[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Libero Lossanti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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