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Il segmento testuale Leggi di Norimberga è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 162

Brano: [...] di aver avuto rapporti con ebrei. Il cartello dice: « lo sono la più grande troia e me la faccio solo con gli ebrei! *

denziose » diffuse all’estero riguardo alla persecuzione in corso, notizie che potevano esasperare, secondo il sinodo, una situazione tutt’altro che grave.

Nel 193435 si susseguirono vari provvedimenti per impedire sempre più agli ebrei la partecipazione alla vita nazionale, finché si giunse, il 15.9.1935, alle cosiddette Leggi di Norimberga.

Leggi di Norimberga

Erano, queste, due provvedimenti riguardanti rispettivamente la « cittadinanza del Reich » (fìeichsburgergesetz) e la « protezione del sangue» [Blutschutzgesetz]. Il primo toglieva agli ebrei la qualifica e i diritti di « cittadini tedeschi », mentre il secondo si occupava della « contaminazione razziale », proibendo agli ebrei matrimoni e rapporti extraconiugali con « ariani », l’impiego di domestiche « ariane » aventi meno di 45 anni e l’esposizione della bandiera tedesca.

Per definire l'« ebreo » e il « meticcio » (Mischling: quest’ultimo veniva inizialmente colpito in misura minore [...]

[...]certi casi anche 2 dei suoi 4 nonni di religione mosaica; « Mischling », colui che ne aveva almeno uno. Così, nei casi sotto inchiesta, si dovette far ricorso ai registri parrocchiali per controllare la religione degli avi (allineandosi a tali esigenze, la Chiesa protestante della Baviera, presto seguita da altre, si affrettò a dichiarare che metteva senz’altro a disposizione i registri parrocchiali per queste « informazioni razziali »).

Alle leggi di Norimberga, l’Associazione degli ebrei in Germania (Reichsvereinigung der Juden in Deutschland) rispose esortando i propri membri a dimostrare il massimo « autocontrollo » e « spirito di sacrificio ».

A partire da quella stessa data venne emanata una lunga serie di disposizioni integrative riguardanti ogni possibile attività economica e sociale, da quella che toglieva agli ebrei il diritto al voto (n. 1 del 14.10.1935) a quella che proibiva anche ai coniugi ariani degli ebrei di esporre la bandiera nazionale tedesca (7.12.1936) e a quella che confiscava i beni degli ebrei « emigrati * (25.11.1941): V[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 166

Brano: [...]guerre, raggiungendo un punto alto sotto il governo di Ottaviano Goga, un letterato demagogo nazista che si era affrettato a emanare una serie di leggi antisemite fin dal dicembre 1937. Sebbene Goga fosse caduto appena un mese dopo, la sua opera era rimasta, tanto che nel settembre 1939 il 30% degli ebrei rumeni risultavano privi di cittadinanza e perciò non potevano trovare lavoro. Nel 1940 venne emanato uno Statuto degli ebrei, comprendente le Leggi di Norimberga.

In seguito, sotto il fascista Antonescu (v.), la Romania provvide da sola alla parziale eliminazione della sua popolazione ebraica: all’inizio del 1941 furono organizzati pogrom nelle principali città e, alla fine del

lo stesso anno, il governo ordinò la deportazione nella Transnistria di tutti gli ebrei delle regioni annesse della Bessarabia e della Bucòvina.

La « irregolarità » di queste azioni irritò i tedeschi: il 30.6.1941 il capo dell’E/nsafzgruppe D scrisse a Berlino: « I rumeni agiscono contro gli ebrei senza aver concordato un piano generale di lavoro. Nulla vi sarebbe da r[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Leggi di Norimberga, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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