Brano:
Fora, Aldovino
venne inviato al confino di polizia a Lampedusa, poi a Ustica e infine a Lipari.
Dopo T8.9.1943 ha preso parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza romana. Nel dopoguerra è stato eletto deputato nelle prime due legislature repubblicane (194858).
Force, A
Organizzazione militare angloamericana che, durante la seconda guerra mondiale, aveva il compito specifico di organizzare l’evasione dei prigionieri di guerra alleati dai campi di concentramento e il loro inoltro in zone sicure.
Dopo I’8.9.1943 l’A Force, al cornarlo del maggiore Fillingham, fu particolarmente attiva nell’Italia occupata dai tedeschi e nella quale "si trovavano circa 60.000 prigionieri alleati. Evasi in massa dai campi di prigionia, ma bracca[...]
[...]nte in determinati punti della costa. \
Forces fran^aises de l’Intérieur
F.F.L; Forze francesi dell'interno. Nome assunto nel febbraio 1944 dal movimento della Resistenza interna francese nell’intento di unificare le diverse organizzazioni armate che ne facevano parte. In precedenza era stato costituito, allo stesso scopo, uno stato maggiore denominato Forza F., con sede a Londra e diretto dal generale Cochet, ma esso ebbe breve durata.
Le F.F.I. raggruppavano le forze militari clandestine (Armée secrète), i Francstireurs et partisans (v.) e altre organizzazioni armate. Nel marzo 1944 ne fu nominato comandante e loro rappresentante presso
10 stato maggiore alleato a Londra
11 generale Marie Pierre Koenig. L'unificazione delle forze rimase più teorica che effettiva. Benché in Francia (v.) il Consiglio nazionale della Resistenza avesse creato un Comitato d’azione militare con Comandi unitari per ciascuna regione,
le diverse formazioni partigiane tesero a mantenere la propria autonomia. Soprattutto i comandanti di origine militare non accettavano di buon grado la direzione dei capi politici della Resistenza. Da parte loro, questi mal sopportavano la direzione dei generali e la tutela di Londra.
Ciononostante, i diversi piani riguardanti l’impiego delle F.F.I. nel quadro delle operazioni alleate per la liberazione[...]
[...]ella Resistenza avesse creato un Comitato d’azione militare con Comandi unitari per ciascuna regione,
le diverse formazioni partigiane tesero a mantenere la propria autonomia. Soprattutto i comandanti di origine militare non accettavano di buon grado la direzione dei capi politici della Resistenza. Da parte loro, questi mal sopportavano la direzione dei generali e la tutela di Londra.
Ciononostante, i diversi piani riguardanti l’impiego delle F.F.I. nel quadro delle operazioni alleate per la liberazione della Francia, furono da tutti applicati. Tra le operazioni concordate, le più importanti riguardavano la paralisi dei trasporti ferroviari (Piano verde), il sabotaggio della rete elettrica (Piano blu) e le diverse azioni di guerriglia [Piano Tortue). Quantunque soltanto la metà dei circa 300.000 combattenti delle F.F.I. fossero armati, il generale Eisenhower valutò il loro apporto alle operazioni belliche, come importanza, pari a quello di 15 divisioni (v. Francia e Ferrovieri nella Resistenza).
Forces francaises libres
F.F.L.; Forze francesi libere; France Libre. Formazioni militari organizzate da De Gaulle (v.) dopo l’armistizio del 1940, per continuare la lotta a fianco degli Alleati. L’accordo firmato con Churchill il 7.8.1940 autorizzava il generale De Gaulìe a reclutare volontari e a formare con i militari e gli ufficiali francesi che si erano rifiutati di accettare l’armistizio un vero e pr[...]
[...]caises libres
F.F.L.; Forze francesi libere; France Libre. Formazioni militari organizzate da De Gaulle (v.) dopo l’armistizio del 1940, per continuare la lotta a fianco degli Alleati. L’accordo firmato con Churchill il 7.8.1940 autorizzava il generale De Gaulìe a reclutare volontari e a formare con i militari e gli ufficiali francesi che si erano rifiutati di accettare l’armistizio un vero e proprio esercito che prese appunto questo nome.
Le F.F.L. si svilupparono poi grazie al reclutamento dei francesi residenti nei territori d’oltremare o con l’immissione di numerosi volontari. In tal modo le truppe francesi poterono essere presenti su tutti i fronti di guerra fino alla vittoria (v. Francia).
L’esercito di terra delle F.F.L. era essenzialmente composto dalle truppe comandate dal generale Philippe Ledere (190247) che combattè in Africa del Nord (194043), sbarcò in Normandia (1944) ed entrò a Parigi alla testa della II Divisione corazzata. La divisione comandata dai generale Brosset prese parte invece alla campagna d’Italia e fu impegnato nello sfondamento della linea « Gustav ».
Le forze aeree comprendevano un certo numero di caccia di stanza in Inghilterra, al comando*di Lionel de Marmier, una squadra dì bombardieri ad Aden e una squadra di caccia di stanza in Palestina. Circa 400 pilofi francesi, accorsi in Inghilterra con i mezzi più diversi,
resero possibile formare nell’agosto 1941 il Gruppo da bombardamento « Lorena », che si batté in Libia nel 1942. Nel dicembre di quell’anno sorse anche la squadriglia « NormandieNiemen » che combattè sul fronte russo. I caccia presenti in Inghilterra formarono invece la squadriglia « ìledeFrance » che prese parte, insieme a commandos britannici e canadesi al tentativo di sbarco a Dieppe (v.). Il grosso delle forze navali era composto dalle unità approdate in Inghilterra nella notte del 23.6.1940, ma la maggior parte degli equipaggi di queste aveva poi chiesto di tornare in patria. I contingenti rimasti passarono al comando dell’ammiraglio Muchier e, in seguito, dell'ammiraglio Autboyeau. Le unità navali erano rappresentate da una vecchia corazzata (la « Courbet »), da alcune torpediniere, dal più grande sottomarino allora esistente (il «Narval»), da vedette rapide e da corvette che vennero cedute dalTammiragliato britannico e, infine, da alcune cannoniere dragamine. Al naviglio militare si erano ag[...]