Brano: Firenze
S8&IERÀ DEL lavoro
FIRENZE E PROVINCIA
Cartolinaricordo della Camera deK Lavoro di Firenze, con la riproduzione di un dipinto del prof. Tito Lessi, dal titolo « La Tessera » (1905)
Consiglio Crispi colpì duramente l’Unione socialista fiorentina, la Camera del Lavoro, la Federazione regionale socialista della Toscana e decine di sezioni e leghe sindacali in Firenze e provincia, che videro i loro dirigenti arrestati e processati. Tuttavia, malgrado la reazione crispina, nelle elezioni politiche del 1895 i socialisti, pur presentandosi per la prima volta, conseguirono lusinghiere affermazioni.
Lotte sociali
Negli anni successivi si ebbe un’intensa e continua partecipazione so[...]
[...]osi centri della provincia, fu repressa duramente, oltre che dalle forze di polizia, da reparti dell’esercito, soprattutto di cavalleria. Molte decine di trecciaiole arrestate furono difese nei processi dal socialista Pescetti, che si acquistò così una larga popolarità. L’agitazione si concluse con l’applicazione di migliori tariffe e con
la costituzione di una commissione (di cui entrò a far parte di diritto
il segretario della Camera del Lavoro di Firenze) per svolgere una inchiesta sulle condizioni dell’industria della paglia.
I risultati dell’attività deH'Unione socialista fiorentina si videro nelle elezioni politiche del 1897: a Sesto Fiorentino il candidato socialista Pescetti batté largamente l’industriale Ginori, titolare della locale manifattura di ceramiche.
'Sopravvenuta la grave crisi economica del 189798, che scosse tanta parte dell’Italia, anche in provincia di Firenze si ebbero tumulti e repressioni. A Sesto Fiorentino, nel corso di una manifestazione popolare contro l’aumento del prezzo del pane, la polizia sparò uccidendo [...]
[...]ta la fase repressiva più acuta, con l’inizio del nuovo secolo il movimento socialista conobbe una grande espansione: nuove sezioni vennero costituite a Firenze (soprattutto nelle zone periferiche) e in ogni comune della provincia; furono conquistati i primi seggi nelle amministrazioni comunali e in quella provinciale; apparvero diversi giornali socialisti: La Difesa a Firenze, Vita Nuova a Empoli, il Lavoro a Prato. Alle ricostituite Camere del Lavoro di Firenze e Prato si aggiun
sero quelle di Empoli e Sesto. Fu così possibile organizzare molte decine di migliaia di lavoratori, fra cui numerosi mezzadri e braccianti costituiti in leghe contadine.
Nel 1902 si ebbero alla « Pignone »
22 licenziamenti. I metallurgici dichiararono lo sciopero e, in loro appoggio, il 29 agosto fu proclamato uno sciopero generale cui partecipò compatta l’intera città: tutti gli stabilimenti rimasero chiusi e i servizi pubblici si fermarono; i giornali, compresa La Nazione, furono obbligati a sospendere le pubblicazioni, mentre squadre di operai vigilavano per imp[...]