Brano: [...] Camagna, il mio Camagneddu, che l'ho sempre nella memoria e nel cuore e ricordo ogni angolo di quella baracca messinese che conobbe la
nostra indimenticabile convivenza ». Di un affetto, di una amicizia devota a Marchesi e a mio padre che poche volte credo si possa riscontrare. C'è una bellissima fotografia dei tre sul cui retro è scritta una strofa, attribuita, dall'ignoto trascrittore, a Concetto Marchesi. Ho ritrovato una cartolina di P. E. Lamanna
a mia madre (251123) con la stesura completa della poesia e questo mi fa dubitare che l'attribuzione a Marchesi sia esatta. Dice la poesia:
C'è a Galati una casa diruta / dov'a notte il cuculo si lagna / dove un giorno fioriva a Camagna / un cespuglio di rose nel cuor! — dove il di 25 novembre / son venuti Manara e Lamanna; / ma crediamo (se il cuor non c'inganna) / non doverci tornare mai piú. — Ambedue sulle rive dell'Arno / abbiam posto i modesti penati: / a Gentile saremo assai grati / se sull'Arno ci vuol mandar. — Vero è ben che, se il greco non mente, / « spiaggia bella » risuona Galati (a): / ma le case, le spose ed i nati / « spiaggia bella » ci fanno obliar. — Dalla terra fiorita d'aranci / voli dunque a Fiorenza ed a Pisa / voli in duplice foglio divisa / la parola che mai non menti.
E. PAOLO LAMANNA
(a) Kali. akté
206 VARIETÀ E DOCUMENTI
Io non fui a Messina negli anni '2122 e Camagna lo [...]
[...] / non doverci tornare mai piú. — Ambedue sulle rive dell'Arno / abbiam posto i modesti penati: / a Gentile saremo assai grati / se sull'Arno ci vuol mandar. — Vero è ben che, se il greco non mente, / « spiaggia bella » risuona Galati (a): / ma le case, le spose ed i nati / « spiaggia bella » ci fanno obliar. — Dalla terra fiorita d'aranci / voli dunque a Fiorenza ed a Pisa / voli in duplice foglio divisa / la parola che mai non menti.
E. PAOLO LAMANNA
(a) Kali. akté
206 VARIETÀ E DOCUMENTI
Io non fui a Messina negli anni '2122 e Camagna lo conobbi a Coreglia dove raggiungeva gli amici. Coreglia Antelminelli, un paese della Garfagnana in splendida posizione dove per molti anni (press'a poco dal '15 al '26) si raccoglieva d'estate una compagnia di uomini quali Marchesi, mio padre, Guido De Ruggiero, Lamanna, Carrà, Mancini, Calò e tanti altri. Marchesi alloggiava in una modesta pensione al « Piantaio » che è la piazza bassa del paese, dalla Leontina. Ha scritto una pagina presso che ignota dal titolo, appunto, « Leontina » [numero unico 1° premio di poesia « Coreglia », Coreglia Antelminelli, 25 agosto 1956]. Ho visto la Leontina fino ad un paio di anni fa quando anche lei mori: mi raccontava tante cose su Marchesi, con affetto (« servire quell'uomo è come servire sul velluto ») e, tra l'altro, la ragione sconosciuta per cui Marchesi non volle, secondo lei, tornare piú a Coreglia. Passava un dra[...]