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Il segmento testuale La guerra di Libia è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 214

Brano: [...]tario con il corpo di spedizione del generale Baldissera in Eritrea. Dopo aver trascorso alcuni anni in fortino, rivelandosi buon organizzatore e addestratore, nel '1898 interruppe il suo primo contatto con l’Africa per impegnarsi in una solida preparazione, prima alla Scuola di guerra (dove si affermò al sesto posto su 41 idonei), poi al corso per ufficiali di stato maggiore. Nello stesso tempo collaborava alla rivista militare La preparazione. La guerra di Libia lo trovò inserito in posti di responsabilità, fino a diventare capo di stato maggiore agli ordini del generale Frugoni. Distintosi nella conquista dell’oasi di Zanzur, ebbe la medaglia di bronzo.

Prese parte alla prima guerra mondiale, assolvendo compiti di responsabilità, quale quello della preparazione dei trinceramenti sul Sabotino. Nel maggio 1916, con il grado di colonnello, divenne capo di stato maggiore del generale Luigi Capello, distinguendosi sul Sabotino, sugli Altipiani, alla Bainsizza, guadagnandosi altri avanzamenti, fino a ottenere — di fatto nell'agosto, di diritto dal 14.1[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 359

Brano: [...]er l’insurrezione di Milano.

Dopo la Liberazione rientrò nella Giustizia militare, raggiungendovi il grado di colonnello. Si congedò nel 1954, per dedicarsi alla professione forense. È attualmente vicepresidente deH’A.N.P.L di Milano e membro del Comitato nazionale delI’Associazione.

M.Fan.

Libia, Colonia di

Già possedimento turco, la Libia

fu colonia italiana dal 1912 al 1943,

quando venne occupata dalle truppe britanniche.

La guerra di Libia (1911)

Nei primi anni del secolo gran parte dell’opinione pubblica italiana,



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 135

Brano: [...]nella Confederazione genera* le del lavoro [v.]). Ma proprio in quel periodo cominciò a svilupparsi nel partito, e soprattutto nel movimento giovanile socialista, una nuova sinistra che svolgeva un’intensa polemica antimilitarista ed aveva posizioni intransigenti contro ogni cedimento alle ideologie borghesi.

Guerra libica

Nel 1911 e nel 1913 Giolitti dovette fare due importanti concessioni alle forze che lo combattevano su fronti opposti: la guerra di Libia ed il suffragio universale. Si trattava di due aspetti contrastanti di una stessa politica: in entrambi i casi il Giolitti mirava infatti a togliere l’iniziativa agli avversari, attuando alcuni elementi delle loro rispettive politiche, per conservare intatto il potere nelle proprie mani, o in quelle dei suoi amici.

L'impresa libica, alla quale il Giolitti non era personalmente favorevole, ma di cui permise l’attuazione, rispondeva alle richieste di tutti i gruppi nazionalistici, da quelli che chiedevano una espansione coloniale per ragioni essenzialmente economiche, a quelli che si rifacev[...]

[...]ideologia del nazionalismo cattolico, ampiamente sviluppatosi nel primo decennio del secolo. Elemento di punta delle forze finanziarie che volevano la guerra era il Banco di Roma (v. Capitale finanziario), in cui esistevano forti interessi del Vaticano, e che chiedeva una politica di espansione, sia in

Sintesi delle perdite italiane nella guerra libica del 1911 (da una pubblicazione dell'epoca)

Tripolitania sia nella penisola balcanica.

La guerra di Libia ebbe, come contraccolpo, il rafforzamento della sinistra socialista. All'interno del partito, infatti, non fu più possibile conservare il compromesso turatiano. Una parte dei deputati, guidata da Leonida Bissolati (v.), volle continuare la politica di appoggio al Giolitti, ma dovette uscire dal partito, dove i riformisti turatiani furono messi sulla difensiva e costretti a cedere la direzione. Nel Congresso di Reggio Emilia (1912), in cui vi fu appunto l’espulsione del gruppo di Bissolati, le posizioni della sinistra trovarono un demagogico ma efficace illustratore in Benito Mussolini (v.) ch[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La guerra di Libia, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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