Brano: [...] corso di un rastrellamento, fu passato per le armi. Per onorare la sua memoria, l'ateneo pisano gli ha conferito il 4.11.1945 la laurea « ad honorem ».

Bertini, Mariano

N. a Fano (Pesaro) il 28.9.1907; impiegato. Attivo neH’organizzazione clandestina, nel 1933 fu condannato dal Tribunale speciale a 10 anni di reclusione, per diffusione di manifestini di propaganda antifascista tra i soldati e per aver distribuito il giornale clandestino « La Scintilla ».

Dopo l’8.9.1943 è stato fra gli organizzatori delle formazioni partigiane nella provincia di Pesaro, membro del Comando della V Brigata d’assalto Garibaldi.

Bertinoro

Comune di circa 9.000 abitanti a 14 chilometri da Forlì, nel corso della Guerra di liberazione fu al centro di un'intensa attività partigiana. La sera del 30.4.1944 alcuni giovani uccisero due noti seviziatori fascisti. Alle 4 deH’indomani, gruppi di fa

scisti giunti da altre località prelevarono nelle loro abitazioni Ezio Calboli, Giacomo Calboli, Antonio Fusaroli, Gaetano Fusaroli e Filippo Mangelli. Condotti i [...]

Brano: [...] e, secondo alcune fonti, poteva fidare addirittura sull’appoggio di Giovanni Nicotera, dichiaratosi pronto ad abbandonare la Camera dei deputati per unirsi al popolo sulle montagne della Calabria, qualora fosse scoppiata una rivolta.

Sulla scia dell’Alleanza repubblicana universale, creata da Giuseppe Mazzini nel 1866, sorse a Reggio un comitato a essa collegato, per iniziativa di Tommaso Alati e Michele Attanasio. Questi ultimi pubblicavano La Scintilla, un giornale distribuito prevalentemente fra operai e militari e che, come tutti i periodici dell’estrema usciti in quegli anni nella regione, basava la sua propaganda su astratti principi di progresso sociale e di maggiore giustizia. Inoltre, come strumento di propaganda repubblicana, lo stesso Alati insieme a Bruno Rossi, Saverio Melissari e Saverio Vollaro fondò una loggia massonica “Aspromonte”, di rito simbolico perché più democratico.

Gli internazionalisti

Accanto al filone repubblicano si muovevano nuclei di internazionalisti (v. Internazionale, Prima). Le prime forme di propagan[...]

Brano: [...]ia di operai contro il ricorso ad assunzioni stagionali da parte dell’azienda: i lavoratori, esasperati, dapprima invasero la mensa degli impiegati, mangiando quanto trovarono, poi si recarono incolonnati dal prefetto per reclamare la stabilità del lavoro.

Intanto Zagaglioni aveva aderito all’organizzazione comunista clandestina (diretta dal dottore Claudio Bracci) e, tra il 1938 e il 1939, partecipò alla stampa e alla diffusione del giornale La Scintilla, recante come sottotitolo “Organo del Partito Comunista Italiano”. Quando l’attività del gruppo venne scoperta e

7 dei suoi membri furono deferiti al Tribunale speciale, Zagaglioni fu condannato a 4 anni di reclusione (al Bracci ne vennero inflitti 17). Riacquistata la libertà nel 1941 in seguito ad amnistia, venne chiamato alle armi e inviato sul fronte greco.

Dopo I’8.9.1943, rientrato in patria, fu tra i primi organizzatori della Resistenza in Umbria, membro del Comando del Battaglione “Spartaco Lavagnini”, poi della Brigata “Antonio Gramsci” (v.).

AM’indomani della liberazione di[...]

Brano: [...] passione e profitto fino alla seconda classe del liceo, quando venne chiamato a prestare servizio di leva. Al termine del periodo militare prese la maturità scientifica e si iscrisse alla Facoltà di Veterinaria dell'Università di Bologna.

Nel 1930 cominciò a svolgere attività politica clandestina nelle fila del Partito comunista, in un gruppo presente a Fano (v.) e a Pescara. I! gruppo stava per dare alle stampe un foglio illegale intitolato La Scintilla, quando venne denunciato da una spia. Arrestati e deferiti al Tribunale speciale, Venturini e altri suoi compagni furono condannati a 10 anni di reclusione (10.11.1933). Nel carcere di Civitavecchia conobbe Arturo Colombi (che fu il suo maestro), Umberto Terracini, Mauro Scoccimarro e altri dirigenti del P.C.I..

Riacquistata la libertà nel 1937, riprese l'attività politica e conseguì la laurea in Veterinaria, ma le autorità fasciste gli impedirono di esercitare la professione per il suo irriducibile antifascismo. Si iscrisse allora in Chimica aH'Università di Camerino, dove conseguì la sua[...]

Brano: [...] Otello

N. a Poggibonsi (Siena) il 3.9.1911; tornitore.

Aderì in giovanissima età all’organizzazione comunista clandestina operante a Poggibonsi e, nel 1932, nel corso degli arresti che colpirono i comunisti del luogo, sfuggì a una prima cattura. Entrò a far parte del gruppo dirigente dell’apparato cospirativo, prontamente ricostituitosi, quale responsabile di uno dei due “settori” di Poggibonsi, partecipando attivamente alla diffusione de La Scintilla, organo comunista clandestino locale.

Nella primavera del 1934 una diffusione di volantini comunisti effettuata nei pressi di Colle Valdelsa provocò una nuova ondata di arresti, nella quale fu coinvolto. Deferito al Tribunale speciale, il 5.4.1932 fu condannato a 7 anni di reclusione. Espiata la pena si trasferì a Firenze, dove trovò lavoro presso una piccola officina metalmeccanica, fra i cui dipendenti intraprese una cauta attività di orientamento politico. Presto segnalato dai fiduciari alla Questura come denigratore dpi regime, nel luglio del 1940 venne diffidato e nell’ottobre del 194[...]

Brano: [...] la metà degli anni Trenta, costringendo le autorità centrali a inviare a Pesaro un ispettore del Partito fascista. Nello stesso tempo l’opposizione, pur cauta, veniva totalmente emarginata e gli autori delle sporadiche manifestazioni di dissenso via via individuati e colpiti. Così avvenne nel 1927 e poi nel 1932, quando l’Ovra scoprì una piccola stamperia clandestina comunista che aveva prodotto volantini e alcuni numeri di un foglio intitolato La Scintilla, i cui autori furono arrestati e deferiti al Tribunale speciale.

Nel febbraio 1936 l’Òvra scoprì che

il segretario provinciale del Sindacato fascista dei metallurgici [Valentino Amadori) era in effetti un comunista: immediatamente arrestato e sottoposto a sevizie, Amadori venne infine « suicidato » con un volo che Io precipitò dalle scale del carcere durante l’istruttoria. Nella stessa occasione furono deferiti al Tribunale speciale altri 9 comunisti pesaresi, accusati di aver svolto propaganda sovversiva tra

i militari: l’8.7.1936 essi furono condannati complessivamente a 67 anni di[...]

Brano: [...]tizia e Libertà, portato da Roma a Orvieto dal ferroviere orvietano Giovanni Salvatori, che verrà fucilato alla Fosse Ardeatine (v.).

Grassi, Ferri e Mosna vennero trattenuti nelle carceri di Orvieto come ostaggi sotto sorveglianza speciale, mentre i diffusori della stampa furono rimessi in libertà nel mese di aprile.

Ai comunisti di Orvieto perveniva spesso da Roma, da parte del comunista orvietano Angelo Costanzi, il giornale clandestino La Scintilla, della cui redazione clandestina Costanzi faceva parte. Dotato di una ferrea volontà e di gusto artistico, sviluppato come mosaicista presso la Cattedrale di Orvieto, nel 1938 Costanzi era stato licenziato per le sue idee e costretto a trasferirsi a Roma, dove aveva trovato lavoro e si era legato a gruppi antifascisti. Nel periodo della Resistenza egli profuse tutte le sue energie nella lotta. Una spia, riuscita a entrare nella re

dazione della « Scintilla », Io fece arrestare dai nazifascisti in un momento di cagionevoli condizioni di salute. Caricato su un carro bestiame e deportato in u[...]

Brano: [...]ormazioni partigiane della zona di Prato.

Nesti, Alcide

N. a Siena il 17.3.1907; tipografo. Membro dell’organizzazione comunista clandestina operante a Pesaro e a Fano, nel gennaio 1933 fu arrestato con un gruppo di compagni sotto l’accusa di aver diffuso volantini di propaganda antifascista in occasione del Primo maggio e del

7 novembre 1932, di aver svolto propaganda disfattista nelle caserme e di aver stampato il giornale comunista « La Scintilla ». Deferito al Tribunle Speciale, nel novembre fu condannato a 6 anni di reclusione.

Neto, Agostinho

N. il 17.12.1922 a Kaxicane (Angola); m. a Mosca il 10.9.1979; medico e statista angolano.

Figlio di un pastore metodista, quindi cresciuto neH’ambiente della ristretta élite angolana nera, frequentò il liceo a Luanda (allora capitale della colonia portoghese) e, tra il 1944 e il 1949, cominciò a lavorare nel servizio sanitario pubblico. Infiammatosi alle idee nazionaliste, poco più che ventenne pubblicò poesie a carattere politico nella rivista di ispirazione nazionalista « Messagem [...]

Brano: [...]il fascismo. Espatriato in Francia, dal P.C.I. fu inviato a Mosca a frequentare per due anni la scuola leninista. Al suo ritorno a Parigi entrò a far parte dell’apparato clandestino del Partito che lo destinò al lavoro di organizzazione in Italia.

Nella lotta clandestina

Giunto clandestinamente a Napoli, si mise in contatto con i gruppi comunisti delle fabbriche, organizzando la diffusione di fogli illegali come « L’Operaio Bolscevico », « La Scintilla », « Falce e Martello ». Arrestato nel 1931, fu deferito al Tribunale Speciale insieme al medico comunista Eugenio Reale e ad alcuni operai napoletani, e condannato a 17 anni di reclusione. Uscito dal carcere dopo circa 6 anni in seguito ad amnistia, nel 1937 fu confinato nell’isola di Ponza. Dopo 2 anni di confino, fu posto in libertà (1939), ma l’anno dopo, scoppiata la Seconda guerra mondiale, venne internato nell’isola di Ventotene.

Riacquistata definitivamente la libertà nell’agosto 1943, con la ca

Gino Menconi

duta del fascismo, riprese di slancio l’azione politica. Fin dall’8.[...]

Brano: [...] Rovigo. Nelle due province i socialisti ottennero complessivamente 40.740 voti (pari al 45% dei votanti), riuscendo ad avere 6 deputati, di cui 3 eletti nel Ferrarese: Guido Marangoni; Giuseppe Trevisani, organizzatore contadino di Massafiscaglia, già condannato per sabotaggio di macchine agricole durante lo sciopero del 1913; e Adelmo Nicolai, originario della provincia di Firenze, direttore per diversi anni, a Ferrara, del giornale socialista La Scintilla, pure processato e condannato per lo sciopero del 1906. Dal 1914 al 1920 gli iscritti al P.S.I. salirono da 1.099 a 3.239. Nel gennaio 1921, al momento della fondazione del Partito comunista, pochi furono coloro che vi aderirono, sia per il terrore fascista già imperversante nella provincia sia per l’influenza mantenuta dal P.S.I. attraverso i suoi parlamentari locali. Tra questi è da ricordare Giacomo Matteotti (v.), eletto in provincia di Rovigo, quindi nello stesso collegio elettorale.

Il fascismo

Nella seconda metà del 1920 sorsero nel Ferrarese i germi fascisti e cominciò a prender[...]