→ modalità player
modalità contesto

Il segmento testuale La Nazione del Popolo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 56

Brano: Nazione del Popolo, La

Per garantire l’unità nella direzione politica del giornale fu stabilito il principio della responsabilità collegiale della commissione, il cui compito verrà così descritto in un articolo commemorativo, l'anno seguente: « fare della “Nazione del Popolo” un organo moderno, un esempio di giornale popolare, libero e diretta espressione di tutte le forme della vita collettiva nel suo processo di rinnovamento » (da « La Nazione del Popolo», 11.8.1945). Coerentemente con questa impostazione, il giornale (oltre alla normale informazione giornalistica e al dibattito politico) diede largo spazio alla parte dedicata ai giovani e a tre rubriche (« Vita operaia », « Vita contadina », « Vita delia cultura ») particolarmente interessanti perché alimentate dalla collaborazione di lavoratori, di intellettuali e di semplici cittadini che il giornale cercava nei Comuni, nelle formazioni partigiane, nei Consigli di fabbrica, nei comitati di scuola e in tutti gli enti collettivi. Esso ebbe così numerosi collaboratori, di varia estrazione soc[...]

[...] monarchia erano falliti [...] La grande rivoluzione del popolo italiano dalla dittatura fascista alla nuova democrazia si compie. Dalle giornate dei patrioti fiorentini a queste dei patrioti deH'Italia settentrionale il C.L.N. ha saputo sempre più radicarsi nella coscienza popolare e diventarne l’interprete legittimo e fedele, la guida più sicura nella lotta ed ha saputo difendere ed accrescere il prestigio italiano, distrutto dal fascismo » (« La Nazione del Popolo », 27.4.1945).

L’impegno unitario del giornale continuò dopo la Liberazione e, con esso, il convincimento che la

collaborazione dei partiti fosse indispensabile per la ricostruzione dell'Italia, ma già nel Capodanno

1946 il giornale osservava che « un governo paritetico di sei partiti, quale abbiamo da circa due anni, se è una bella prova di maturità politica e di civismo è anche alla lunga logorante ».

In realtà, dopo la caduta del gabinetto Parri (8.12.1945), il paese cominciava a sentire urgente il ricorso a libere elezioni, per dare all’Italia un assetto veramente democratico [...]

[...] la vittoria alla Repubblica, il giornale affermò: « Se i C.L.N. sono stati naturalmente il bersaglio di tutte le forze reazionarie e neofasciste essi sono ormai entrati nella storia d’Italia, non solo come suscitatori della guerra di Liberazione, ma come gli unici strumenti attivi di vita democratica per due anni interi, come gli organi che hanno saputo condurre il popo

lo maturo a questa grande prova e dargliela entro la data promessa ». (« La Nazione del Popolo », 4.6.1946).

Quella per la repubblica fu l’ultima delle grandi battaglie sostenute dalla « Nazione del Popolo » prima di passare per breve tempo sotto la gestione della Democrazia cristiana.

Già in precedenza erano comparsi numeri del giornale autogestiti dai singoli partiti (P.C.I., P.S.I., P.d’A., D.C., P.L.I.), ma nel febbraio 1947, dopo lo scioglimento ufficiale dei C.L.N. avvenuto automaticamente il 2.6.1946 con l’elezione dell'Assemblea Costituente, « La Nazione del Popolo », in quanto organo del C.T.L.N., veniva a perdere la propria legittimazione formale. Con il consenso di tut[...]

[...]ella per la repubblica fu l’ultima delle grandi battaglie sostenute dalla « Nazione del Popolo » prima di passare per breve tempo sotto la gestione della Democrazia cristiana.

Già in precedenza erano comparsi numeri del giornale autogestiti dai singoli partiti (P.C.I., P.S.I., P.d’A., D.C., P.L.I.), ma nel febbraio 1947, dopo lo scioglimento ufficiale dei C.L.N. avvenuto automaticamente il 2.6.1946 con l’elezione dell'Assemblea Costituente, « La Nazione del Popolo », in quanto organo del C.T.L.N., veniva a perdere la propria legittimazione formale. Con il consenso di tutti i partiti facenti parte della commissione che lo dirigeva, il giornale venne affidato in gestione provvisoria per due mesi alla Democrazia cristiana (sotto la direzione di Raffaello Palandri), con l’impegno che avrebbe cambiato testata appena possibile. Cosa che regolarmente avvenne nel marzo 1947. Venne così a concludersi la storia di « un giornale di popolo » che, pur nella sua breve vita, aveva validamente contribuito a rinnovare l’Italia, con un’originale impostazione politica e [...]

[...]a cristiana (sotto la direzione di Raffaello Palandri), con l’impegno che avrebbe cambiato testata appena possibile. Cosa che regolarmente avvenne nel marzo 1947. Venne così a concludersi la storia di « un giornale di popolo » che, pur nella sua breve vita, aveva validamente contribuito a rinnovare l’Italia, con un’originale impostazione politica e giornalistica che Io rese unico caso del genere in tutto il Paese.

Nei trenta mesi di vita de « La Nazione del Popolo », la tipografia

di via Ricasoli ospitò anche altri giornali [La Patria, Il Nuovo Corriere, Il Mattino dell’Italia Centrale), di vario colore politico.

Bibliografia: La Nazione del Popolo, annate 1944, 1945, 1946, 1947; V. Branca, Nascita di un giornale di popolo, in « La Nazione del Popolo », 11.8.1945, numero unico.

F. Fio.

Nazioni Unite

O.N.U., Organizzazione delle Nazioni Unite. Associazione di Stati, l cui governi si impegnano a mantenere la pace e la sicurezza internazionale, nonché a promuovere la cooperazione per la soluzione dei problemi politici ed economici e

10 sviluppo di amichevoli relazioni tra le Nazioni.

Origini

Come la Prima guerra mondiale aveva portato, dopo la sconfitta degli Imperi centrali, alla costituzione della Società delle Nazioni, così la vittoria alleata del 1945 sul nazifascismo portò alla fondazione deirO.N.U.. Il fine delle due [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 55

Brano: [...]la disciplina militare che continuare a vivere tappati in casa o addirittura sui monti come i briganti di una volta » {La Nazione, 18.4.1944, «Basta»).

Sotto la direzione Mazzucconi il quotidiano continuò regolarmente a uscire fino al 27.7.1944. Con l’avvicinarsi delle formazioni partigiane e durante !a battaglia di Firenze, che per oltre venti giorni infuriò nella città, il vecchio quotidiano interruppe le pubblicazioni. Al suo

posto uscì La Nazione del Popolo (v.).

Secondo dopoguerra

« La Nazione » tornò nelle edicole il 27.3.1947, con la testata provvisoria La Nazione Italiana e sotto la direzione di Giulio Caprin. A questo succedettero, nel corso degli anni, Sandro Volta e Panfilo Gentile.

Il 23.7.1952 il quotidiano passò di proprietà alla Società Editoriale La Nazione, i cui titolari chiamarono a dirigere il giornale Alfio Russo. A sua volta questi lasciò la direzione nel 1961. Seguirono, come direttori, Enrico Mattei, Domenico Bartoli, Alberto Sensini, Gianfranco Piazzesi.

Bibliografia: V. Castronovo, La stampa italiana dall’unità [...]

[...]enso a favore del fascismo: gli episodi di violenza nella stampa quotidiana, comunicazione al convegno su « Presenza e attività dell'antifascismo a Firenze e Provincia », 58 dicembre 1979, Firenze; P. Murialdi, La stampa italiana del dopoguerra 19431972, Bari, 1973; La Nazione, annate 1902, 1922, 1924, 1936, 1939, 1940, 1943, 1944.

F. Ro.

Nazione del Popolo, La

Quotidiano pubblicato a Firenze dal

1944 al 1947.

Il primo numero de « La Nazione del Popolo» comparve l’11.8.1944, il giorno stesso della liberazione di Firenze (v.), quale organo del Comitato toscano di liberazione nazionale.

« Quando all'alba dell’11 agosto la Martinella diede il segno dell'insurrezione, l'edificio de "La Nazione" fu prontamente occupato da una squadra di partigiani guidata da Bruno, Vitto, Ranuccio, raggiunti presto da Alberto e poi da Carlo accolto a gran voce per le notizie mirabolanti — e ahimè troppo rosee — dei contatti avuti con gli Alleati. Arrivavano intanto i più fidati amici, giornalisti e tipografi, vegliava severo e inesorabile un picchetto di part[...]

[...]" fu prontamente occupato da una squadra di partigiani guidata da Bruno, Vitto, Ranuccio, raggiunti presto da Alberto e poi da Carlo accolto a gran voce per le notizie mirabolanti — e ahimè troppo rosee — dei contatti avuti con gli Alleati. Arrivavano intanto i più fidati amici, giornalisti e tipografi, vegliava severo e inesorabile un picchetto di partigiani che aveva il suo da fare a scambiar fucilate coi franchi tiratori di via Ricasoli ». (« La Nazione del Popolo », il 11.8.1945).

Furono chiamati a raccolta i tipografi de « La Nazione » e delle tipografie Ariani e Arte della Stam

pa per iniziare a mano la composizione del giornale e, quindi, la stampa con macchine piane azionate a braccio, poi con un motore di automobile. Nonostante le difficoltà di ordine tecnico, il foglio potè uscire nella stessa giornata e in doppia edizione, una per l’affissione e l’altra per la normale distribuzione, « per portare una fervida parola d’incitamento ai combattenti, per dare al popolo l’annuncio della liberazione e alle truppe alleate il primo salute*, per far[...]

[...]stante le difficoltà di ordine tecnico, il foglio potè uscire nella stessa giornata e in doppia edizione, una per l’affissione e l’altra per la normale distribuzione, « per portare una fervida parola d’incitamento ai combattenti, per dare al popolo l’annuncio della liberazione e alle truppe alleate il primo salute*, per far sentire soprattutto che , una nuova vita, la vera vita, la vita della libertà era finalmente sbocciata anche a Firenze » (« La Nazione del Popolo», 11.8.1945). Indubbiamente con essa nasceva un nuovo giornalismo, che credeva nella libertà e intendeva farsi interprete delle esigenze popolari, tradite e conculcate dal fascismo.

L’articolo di fondo del primo numero così esponeva la linea del nuovo quotidiano: « Mentre ancora fumano le rovine seminate nella nostra città dalla barbarie più orrenda di un nemico imbestialito, esce con i mezzi di fortuna questo foglio per ridare una voce alla nostra città ammutolita nell’assedio interno. Deriva esso il nome dal foglio che da 86 anni è la voce ufficiale del popolo di Firenze: nome nato nel p[...]

[...]he divenne poi pretesto a violenze, a oppressioni, a imperialismi, infine ad un'atroce religione statale. Oggi dal fango reazionario, conservatore, fascista in cui per troppi anni si è trascinato, il giornale fiorentino risorge come organo del C.T.L.N. che ne ha affidato la redazione a una commissione di uomini nuovi. Risorge come strumento di lotta contro ogni oppressione e « La Nazione », nome che è servito a troppi equivoci, diventa da oggi « La Nazione del Popolo » per affermare anche nel titolo la sua intonazione del tutto nuova. Non più organo a servizio di un partito, ma voce comune dei 5 partiti democratici uniti nel Fronte Nazionale della Libertà; non più strumento a disposizione degli interessi privati, ma voce effettiva del popolo e per il popolo, esempio di come, nell’Italia di domani, possa sussistere una leale collaborazione fra partiti diversi, esempio dì maturità politica che fa onore a Firenze é alla sua tradizione di civiltà ». 1

Il quotidiano era diretto da una commissione del C.T.L.N., secondo cui doveva esprimere la nuova realtà po[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La Nazione del Popolo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Bibliografia <---C.T.L.N. <---La Nazione <---fascismo <---fascista <---italiano <---Alberto Sensini <---C.L.N. <---Carta Atlantica <---Cesare Luporini <---Conferenza di Yalta <---Cultura popolare <---D.C. <---Dichiarazione di Londra <---Domenico Bartoli <---Enzo Enriquez Agnoletti <---Eugenio Montale <---F.D. <---Giuseppe Rossi <---Il C <---Il C L <---Il Mattino <---Il Nuovo Corriere <---Il Punto Economico <---La Nazione Italiana <---La Patria <---La prima <---Liberazione del Nord <---Mirko Giobbe <---Nazione del Popolo <---Nuovo Corriere <---O.N.U. <---P.C.I. <---P.L.I. <---P.S.I. <---Paolo Emilio Poesio <---Riccardo Bauer <---Società Editoriale La Nazione <---Storia <---Tristano Codignola <---U.R.S.S. <---U.S.A. <---Vincenzo Saba <---antifascismo <---civismo <---cristiana <---dell'Assemblea <---dell'Italia <---fascisti <---imperialismi <---isolazionismo <---italiana <---italiani <---moderatismo <---nazifascismo <---neocapitalismo <---neofasciste <---patriottismo <---ribellismo <---sovversivismo