Brano: [...]ione delle forze della Resistenza, avvenuta un anno avanti (v. A.N.P.I.).
Si raccolgono intorno alla Federazione, presieduta da Ferruccio Farri, partigiani, patrioti, ex internati nei campi di deportazione nazisti, uomini dell’antifascismo e della Resistenza che ispirano la loro attività ai principi che sono stati a fondamento della lotta di liberazione nazionale.
Nello Statuto sociale è sancito: « Nello spirito della lotta di Liberazione, la F.I.A.P. riconosce quale suo fondamento la fede nella libertà incompatibile con ogni regime totalitario, dichiarando la propria opposizione ad ogni tentativo, anche mascherato, di manomissione di qualunque parte del regime democratico; assumendo a proprio impegno la difesa della Costituzione repubblicana, riconosce quali obiettivi fondamentali della politica generale del Paese la realizzazione del progresso sociale e la difesa della pace ».
Tra i suoi compiti d’ordine pratico e di carattere fondamentale, figurano l’assistenza e la tutela morale degli ^aderenti e dei partigiani in genere, nonch[...]
[...]nosce quali obiettivi fondamentali della politica generale del Paese la realizzazione del progresso sociale e la difesa della pace ».
Tra i suoi compiti d’ordine pratico e di carattere fondamentale, figurano l’assistenza e la tutela morale degli ^aderenti e dei partigiani in genere, nonché delle famiglie dei Caduti nella, lotta di liberazione e lo sviluppo degli studi storici relativi a quest’ultima.
Con i suoi più qualificati esponenti, alla fine del 1949 la F.I.A.P. contribuì validamente alla fondazione dell'istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (v.).
Il compito di raccogliere documenti, testimonianze, carte biografiche e autobiografiche, e utili notizie sulla nostra storia più recente è sollecitato a tutti gli aderenti della F.I.A.P., perché si facciano anche promotori di una ricerca attenta. La esatta conoscenza delle vicende della lotta armata è considerata fondamentale per far meglio intendere, soprattutto alle giovani generazioni, la reale portata degli eventi resistenziali e, nel contempo, per dare una chiara e obiettiva impostazione alla storiografia della Resistenza.
La F.I.A.P. non ha mai perduto di vista questi principi, neppure negli anni più difficili dell’assestamento democratico, impegnandosi sempre per la impostazione unitaria più ampia possibile delle numerose manifestazioni di quegli anni (Torino
1955 Roma 1956). Anche la nascita del Comitato nazionale della Resistenza (1959) e del Consiglio nazionale federativo della Resistenza (1960) ha visto la F.I.A.P. promotrice con l’A.N.P.I. e su posizioni fer
mamente unitarie. Tali organismi avrebbero poi contribuito non soltanto a intraprendere iniziative reducistiche, ma anche a respingere validamente il tentativo autoritario e i rigurgiti fascisti del 1960.
Dal 1963 la F.I.A.P. ha ottenuto il riconoscimento ufficiale della propria personalità giuridica (D. del P.R. 2215 del 20.11.1963), ciò che le ha permesso di meglio svolgere la propria azione nel Comitato nazionale del Ventesimo della Resistenza e nel paese, attraverso gli Istituti provinciali e regionali della Resistenza, nelle Università e nelle manifestazioni più significative a ricordo della Guerra di liberazione. Nel 1963 la Federazione ha anche iniziato una serie di pubblicazioni: Quaderni della F.I.A.P., a carattere saltuario; e, dal gennaio 1969, il mensile Lettera ai compagni, che è il suo organo uf[...]
[...]iciale della propria personalità giuridica (D. del P.R. 2215 del 20.11.1963), ciò che le ha permesso di meglio svolgere la propria azione nel Comitato nazionale del Ventesimo della Resistenza e nel paese, attraverso gli Istituti provinciali e regionali della Resistenza, nelle Università e nelle manifestazioni più significative a ricordo della Guerra di liberazione. Nel 1963 la Federazione ha anche iniziato una serie di pubblicazioni: Quaderni della F.I.A.P., a carattere saltuario; e, dal gennaio 1969, il mensile Lettera ai compagni, che è il suo organo ufficiale.
Dirigenti della F.I.A.P. sono attualmente:
Ferruccio Parri, Presidente onorario; Comitato di presidenza: Francesco Al berti ni, Enzo Enriques Agnoletti, Piero Caleffi, Pasquale Schiano; Segretario nazionale: Lamberto Mercuri;
Giunta nazionale: Riccardo Endrizzi (Trento); Vittorio PeUizzi (Reggio Emilia); Franco Belle{ e Ennio Pacchioni (Modena) ; Ferdinando Burlando (Torino) ; Nuto Revelli (Cuneo) ; Renzo Biondo (Venezia) ; Franco Feltrin e Antonio Frasson (Padova) ; Leonida Calamida e Guido BerseIJini (Milano); Tristano Codignola e Carlo L. Ragghianti (Firenze) ; Ugo La Malfa (Roma); Giuliano Vassali (Rom[...]
[...] Nuto Revelli (Cuneo) ; Renzo Biondo (Venezia) ; Franco Feltrin e Antonio Frasson (Padova) ; Leonida Calamida e Guido BerseIJini (Milano); Tristano Codignola e Carlo L. Ragghianti (Firenze) ; Ugo La Malfa (Roma); Giuliano Vassali (Roma); Bruno Casadei e Bruno Angeletti (Forlì); Dino Del Prete (Napoli); Renato Oldoini (La
Il primo stabilimento FIAT (Torino, 1900)
Spezia) ; Antonio Garbar io (Genova) ; Riccardo Cerulli (Teramo). Naturalmente la F.I.A.P. sviluppa le proprie attività in collaborazione con le altre associazioni della Resistenza (buoni sono i rapporti con l’A.N.P.I. da oltre quindici anni) e con quelle che si richiamano alla Guerra di liberazione.
L.Mer.
FIAT
Fabbrica Italiana Automobili Torino. Massima impresa industriale italiana per numero di dipendenti e fatturato lordo, con posizione di rilievo in campo mondiale. Fu fondata a Torino l’11.7.1899 per iniziativa di un gruppo di aristocratici, di borghesi facoltosi e di tecnici, uniti dalla passione per il nuovo mezzo di locomozione, allora alle sue prime esperien[...]