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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 541

Brano: [...] volume su Congressi e convegni della Federazione Anarchica Italiana (Genova, 1963).

Dopo la sua morte, la sua vasta biblioteca sul movimento operaio anarchico e socialista venne acquistata dall’istituto di studi sociali di Amsterdam.

Federazione giovanile comunista d’Italia

F.G.C.I.. Organizzazione politica derivata dalla Federazione giovanile socialista italiana (v.) il 29.1.1921 e formalmente sciolta nel maggio

1943.

Origini

La F.G.C.I. nacque come tale a Firenze, nel primo giorno dei lavori deirvill Congresso della F.G.S.I., per volontà della grande maggioranza dei giovani socialisti ivi presenti come delegati, i quali presero la decisione di staccarsi dal P.S.I. (v. Socialista italiano, Partito) e di legare la loro organizzazione aWInternazionale della gioventù comunista (K.I.M.), quindi al Partito comunista d'Italia (v. Comunista italiano, Partito), cambiando il nome dell'organizzazione stessa.

Ciò avvenne attraverso un voto su una mozione così concepita: « L’VIII Congresso della F.G.S.I. dinnanzi ai risultati del XVI11 Congresso del P.S.I e alla costituzione del Partito comunista d’Italia, Sezione del[...]

[...]a grande maggioranza dei giovani socialisti ivi presenti come delegati, i quali presero la decisione di staccarsi dal P.S.I. (v. Socialista italiano, Partito) e di legare la loro organizzazione aWInternazionale della gioventù comunista (K.I.M.), quindi al Partito comunista d'Italia (v. Comunista italiano, Partito), cambiando il nome dell'organizzazione stessa.

Ciò avvenne attraverso un voto su una mozione così concepita: « L’VIII Congresso della F.G.S.I. dinnanzi ai risultati del XVI11 Congresso del P.S.I e alla costituzione del Partito comunista d’Italia, Sezione dell’lnternazionale comunista, delibera di ritirare la propria adesione al P.S.I. per aderire, in conformità agli statuti internazionali, al Par

tito comunista d’Italia; dichiara di mutare il nome della propria organizzazione in quel

lo di Federazione giovanile comunista italiana ». (Da “L'Ordine Nuovo” dell.2.1921).

Come riferì lo stesso quotidiano comunista, tale scelta venne fatta « per acclamazione », ma ne dissentirono i giovani socialisti “unitari” (« una decina [...]

[...]dissentirono i giovani socialisti “unitari” (« una decina e rappresentano cinquemila o seimila iscritti ») che, dopo aver espresso il loro disaccordo attraverso l’intervento del delegato Jaurès Busoni (v.), protestando per l’assoluta mancanza di democrazia che aveva caratterizzato l’apertura del congresso abbandonarono i lavori. Riuniti in un teatro di Fiesole, gli “unitari” continuarono a discutere tra loro e decisero di continuare a tar vivere la F.G.S.I., di pubblicare un nuovo organo di stampa (Gioventù socialista) e di eleggere una Direzione con segretario nazionale Fernando Santi (v.). Primeggiavano, fra gli “unitari”, i delegati della Federazione giovanile di Reggio Emilia, forte di circa 2.500 iscritti.

I « veri compagni », come si autoqualificarono i giovani comunisti rimasti a congresso a Firenze nei locali della Società di mutuo soccorso “Andrea del Sarto”, rappresentavano il 90%, 53.314 iscritti distribuiti per la massima parte nelle regioni dell’Italia settentrionale. Dopo una vivace discussione fra “ordinovisti” (che si rif[...]

[...]nne eletto un Comitato centrale di 11 membri. Esso risultò composto da Giuseppe Berti (v.), Luigi Longo (v.), Altiero Gorelli (v. Gorelli, Aldo), Luigi Polano (v.), Secondino Tranquilli (v. Silone, Ignazio), Romeo Mangano, Antonio Capitta, Gino De Marchi, Giovanni Beltrametti, Leo Lambertini e Antonino Cassitta (v. Cassitta, Antonio).

Poiché la maggioranza del Comitato centrale era composta di bordighiani, la carica di segretario nazionale della F.G.C.I. venne assunta da Berti (in quel periodo particolarmente legato a Bordiga), mentre la direzione di Avanguardia (v.) rimase nelle mani di Tranquilli (Silone) che già dirigeva questo settimanale dal 1919. A Polano, già membro dell’Esecutivo del K.I.M., rimase tale carica. Quanto alla linea politica fatta propria dalla F.G.C.I. a conclusione del congresso, era quella del Partito comunista fondato pochi giorni prima a Livorno (v. Livorno, Congresso di).

L’azione della F.G.C.I. (1921)

Se a Firenze il settarismo e il rigore dogmatico dei bordighiani avevano avuto facile presa sui delegati (peraltro già selezionati in partenza), alla periferia le cose andarono diversamente e la F.G.C.I. subì un ridimensionamento. Tra gli oltre 53 mila giovani nominalmente rappresentati a Firenze, dopo la riduzione dovuta all’esodo degli “unitari” se ne ebbero altre. Nel corso dei suc

La tessera della F.G.C.I. per il 1925

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 547

Brano: [...]tivo esempio, il 12.11. 1927 due fidanzati ventenni venivano condannati a 18 anni di reclusione ciascuno per diffusione di stampa clandestina (v. Graziano Marino è Rossetti Giorgina). Quanto alla durezza delle carcerazioni, basti ricordare la morte di alcuni giovani comunisti in stato di arresto o di reclusione: Berardo D’Antonio (v.), Gastone Sozzi (v.), Egidio Proverà e altri.

Alla fine del 1927 si tenne clandestinamente la II Conferenza della F.G.C.I., nella quale si denunciò che, in 6 anni di vita dell’organizzazione, ben 3.000 giovani comunisti erano stati rinchiusi in carcere o mandati al confino. Oltre 2.000 attivisti erano stati costretti a espatriare e si trovavano sparsi per il mondo nell’emigrazione. Nel maggio 1927 gli iscritti erano circa 3.000. La Conferenza esaminò il lavoro compiuto in un anno di completa illegalità e ribadì l’orientamento a promuovere l’attività per estendere l’organizzazione fra i giovani operai nelle officine e anche fra i giovani contadini, dato che “Avanguardia” veniva diffusa in un numero di copie d[...]

[...]ndo nell’emigrazione. Nel maggio 1927 gli iscritti erano circa 3.000. La Conferenza esaminò il lavoro compiuto in un anno di completa illegalità e ribadì l’orientamento a promuovere l’attività per estendere l’organizzazione fra i giovani operai nelle officine e anche fra i giovani contadini, dato che “Avanguardia” veniva diffusa in un numero di copie di 5 o 6 volte superiore rispetto al numero degli iscritti.

Alla fine del 1927 gli iscritti alla F.G.C.I. erano ulteriormente diminuiti e nel corso dell’anno i diri

genti giovanili erano stati fra i più bersagliati dalla polizia fascista: 829 gii arrestati, di cui 47 condannati dal Tribunale speciale a complessivi 352 anni di reclusione. A Torino era stata scoperta la sede centrale della F.G.C.I. ed erano stati catturati vari dirigenti.

La “svolta” (192832)

Fin dal 1923 era emerso tra i dirigenti dei giovani il biellese Pietro Secchia (v.) membro del Comitato centrale e segretario della Federazione milanese della F.G.C.I., poi di quella torinese. Collaborando in Milano alla “Voce della Gioventù”, egli si era trovato in piena sintonia con Longo, sia nella fase “bordighiana” che nel distacco dal leader napoletano avvenuto nel 1925 al Congresso di Lione. Pur aderendo in generale alle posizioni di Gramsci, Longo e Secchia criticavano la « eccessiva fiducia nella legalità costituzionale » dimostrata dal nuovo gruppo dirigente del P.C.d’I. (GramsciTascaTogliatti) e, nel 1926, essi videro nella drastica involuzione totalitaria del governo fascista la piena conferma della validità del loro giudizio.

Nel novemb[...]

[...]alle posizioni di Gramsci, Longo e Secchia criticavano la « eccessiva fiducia nella legalità costituzionale » dimostrata dal nuovo gruppo dirigente del P.C.d’I. (GramsciTascaTogliatti) e, nel 1926, essi videro nella drastica involuzione totalitaria del governo fascista la piena conferma della validità del loro giudizio.

Nel novembre 1926 Longo sfuggì all’arresto grazie al fatto che si trovava a Mosca, essendo stato designato rappresentante della F.G.C.I. nell’Esecutivo del K.I.M., mentre Secchia era in patria e, avendo finito da poco di scontare 10 mesi di carcere, non esitò a passare nella clandestinità. All’indomani dell’entrata in vigore delle Leggi eccezionali i due si trovarono a condurre insieme la lotta alla testa dell'organizzazione giovanile: Longo si stabilì a Parigi, come responsabile del Centro estero della F.G.C.I., mentre Secchia rimase in Italia divenendo il principale organizzatore della rete clandestina della Federazione giovanile (di cui Dozza era sempre ufficialmente il segretario). Viaggiando da una città all’altra sotto lo pseudonimo di Botte (dal nome di Ottavio Bottecchia, un popolare campione ciclista ucciso dagli squadristi nel 1927), con straordinario dinamismo Secchia mise in piedi un’efficiente organizzazione e, in piena intesa con Longo, le impresse grande slancio sia sul piano propagandistico sia preparando i giovani ad affrontare il fascismo anche con le armi.

Quest’ultimo orie[...]

[...]n linea con le posizioni allora dominanti nella Terza Internazionale guidata da Bucharin (v.) e, alla fine del 1927, venne criticato da

Togliatti (rimasto con Tasca a dirigere il vertice del partito, essendo Gramsci in carcere) come espressione di un « estremismo di sinistra » e di un residuale « bordighismo ». Nondimeno nel gennaio

1928, dopo la Conferenza di Basilea (v.), dati i suoi indiscussi meriti Secchia venne nominato segretario della F.G.C.I. in sostituzione di Dozza passato al lavoro di partito.

Con la successiva vittoria di Stalin (v.) su Bucharin, nel 1929 si ebbe nell’internazionale una “svolta” e la linea combattiva adottata dai giovani non fu più criticata, anzi venne adottata dall’intero partito.

La F.G.C.I., che già da tempo andava proponendo di formare gruppi armati di « giovani arditi antifascisti », in occasione del Primo Maggio 1929 suggerì su “Avanguardia” di « marciare in squadre di giovani nelle strade per rompere i vetri dei caffè lussuosi e la testa dei signori nei bar ». Agli operai dava analoghe istruzioni: « Rompete i vetri delle officine, sabotate la produzione, bastonate i padroni, i direttori di officina, i capi fascisti ». In occasione del Primo Maggio 1930 parlerà di « alba della guerra civile ».

Per costituire un Centro interno della F.G.C.I. furono stanziati fondi (50.[...]

[...]ione del Primo Maggio 1929 suggerì su “Avanguardia” di « marciare in squadre di giovani nelle strade per rompere i vetri dei caffè lussuosi e la testa dei signori nei bar ». Agli operai dava analoghe istruzioni: « Rompete i vetri delle officine, sabotate la produzione, bastonate i padroni, i direttori di officina, i capi fascisti ». In occasione del Primo Maggio 1930 parlerà di « alba della guerra civile ».

Per costituire un Centro interno della F.G.C.I. furono stanziati fondi (50.000 lire) e per meglio organizzare le lotte furono inviati in Italia numerosi giovani funzionari, ma gran parte di essi caddero nella rete della polizia fascista insieme a centinaia di attivisti mobilitati nelle varie provincie. Nel solo anno 1931 si avranno 151 « minori » processati dal Tribunale speciale (su 854 processati complessivi, di cui 699 erano gli adulti e 4 le donne), ma il numero dei “giovani” era assai superiore a quello dei minorenni. Fra i caduti era lo stesso Secchia, arrestato a Torino nell’aprile 1931 e condannato nel dicembre a oltre 17 anni[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 550

Brano: [...]ce

la gioventù ha aggravato gli errori del Partito. Annebbiamento della funzione della gioventù operaia e lavoratrice. Tendenze opportunistiche'! ntellettualistiche che hanno preso il sopravvento nel nostro lavoro giovanile. Mancanza di un lavoro educativo democratico dei giovani comunisti e simpatizzanti ».

Da parte sua, il segretario Negarville confermerà, ammettendo esplicitamente di aver incoraggiato una « tendenza liquidazionista » della F.G.C.I. (da P. Spriano, cit, pp. 25455).

Allorché, nell'agosto 1938, il Comitato centrale del P.C.d’I. venne sciolto di fatto dall'Internazionale, il processo di dissoluzione della F.G.C.I. in quanto organizzazione centralizzata era cosa compiuta. Nel 1936, a rappresentare il partito nella F.G. C.l. era stato chiamato Emilio Sereni (v.) che nel 1937, durante un suo viaggio a Mosca, fu addirittura arrestato e condannato a morte. Potè scampare all’esecuzione, ma venne poi escluso dall'apparato.

Nel 1938, in una relazione ufficiale di Giuseppe Berti, responsabile della nuova segreteria del P.C.d’I., la situazione della gioventù veniva giudicata « molto grave » e Sereni accusato di aver presentato al K.I.M. una situazione della F.G.C.I. ottimistica, « che non corrispondeva alla realtà ».

Secondo Berti, « il solo quadro giovanile che si fa vivo ogni tanto è Aldo (Giosuè Casati) di Milano, che però è legato a degli elementi sospetti e quindi non ce ne possiamo servire [...] si dice che ci siano degli studenti a tendenze genericamente antifasciste, non abbiamo notizie di altro ». E Berti concludeva: « In realtà, bisognerà cominciare ex novo il lavoro per quanto concerne la Federazione giovanile » (P. Spriano, cit., p. 284).

Le successive vicende internazionali, l’invasione della Francia e la diaspora dei superstiti d[...]

[...]ano degli studenti a tendenze genericamente antifasciste, non abbiamo notizie di altro ». E Berti concludeva: « In realtà, bisognerà cominciare ex novo il lavoro per quanto concerne la Federazione giovanile » (P. Spriano, cit., p. 284).

Le successive vicende internazionali, l’invasione della Francia e la diaspora dei superstiti dirigenti dell’emigrazione comunista italiana resero irreversibile il processo di dissoluzione di ciò che restava della F.G.C.I.. Allorché, il 15.5.1943, con

lo scioglimento del Comintern, sparì automaticamente anche il K.I.M., di cui la F.G.C.I. era la Sezione italiana, venne formalizzata un’estinzione che, nei fatti, risaliva a diversi anni prima.

La situazione in Italia

Mentre la F.G.C.I. andava estinguendosi, la situazione italiana era in movimento e ricca di fermenti. Dall’inizio della Seconda guerra mondiale gruppi di giovani operavano autonomamente “fuori” del fascismo e in opposizione al regime (v.

Antifascismo giovanile organizzato). Tra questi non mancavano certo quelli di ispirazione comunista, ma a differenza di altre forze che cercarono subito un’articolazione su scala nazionale, come ad esempio il Movimento liberalsocialista (v.), le repressioni subite, la mentalità settaria e le tradizionali modalità organizzative del partito impedivano ai comunisti di cogl[...]

[...]romani, ma altri ne erano sorti a Padova per iniziativa di Eugenio Curiel (v.), a Milano intorno al movimento artisticoculturale di Corrente (v.) e nella Marsica (v.), per non parlare dei tanti giovani individualmente impegnati a vari livelli, in diverse provincie, nel lavoro clandestino di partito.

Dopo I'8.9.1943, durante la Guerra di liberazione, nelle regioni del Nord occupate dai tedeschi i dirigenti comunisti rinunciarono a ricostituire la F.G.C.I. e decisero di dar vita invece (novembre 1943) al Fronte della Gioventù (v.), organizzazione unitaria di tutti i giovani antifascisti dei partiti aderenti al Comitato di liberazione nazionale.

Nel giugno 1944, appena liberata Roma, per decisione di Togliatti fu costituito nella Capitale il Movimento giovanile comunista che ebbe come primo dirigente Enrico Berlinguer. Nel luglio 1945 questo movi

mento verrà sciolto e i suoi aderenti confluiranno nel Fronte della Gioventù che, però, a sua volta, si estinguerà nel 1948, anche in seguito alla defezione dei giovani liberali e democristia[...]

[...]6.371 sezioni e 9.178 cellule » (Cfr. Enrico Berlinguer, Collana “Documenti”, Edizioni l’Unità S.p.A., Roma 1985, p, 43),

G.Mag. E.Ni.

Federazione giovanile socialista italiana

F.G.S.I. Organizzazione politica costituita il 25.3.1907 e sciolta di fatto dalle Leggi eccezionali fasciste del novembre 1926. Gran parte di essa si era peraltro trasformata, fin dal gennaio 1921, in Federazione giovanile comunista d'Italia (v.).

Origini

La F.G.S.I. nacque da una scissione

Membri di un circolo del Movimento giovanile comunista di Tivoli (Roma) durante una manifestazione del 1944

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550



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 552

Brano: [...]ella sezione giovanile di Milano si raccolse una minoranza favorevole all'entrata in guerra dell’Italia e che, verso la fine di novembre del 1914, uscì dall'organizzazione per costituire un Fascio d'azione interventista. Tra i casi di dissidenza interventista furono quelli di un membro del C.C. della Fe
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[...] nel luglio 1917
derazione toscana e uno del C.C. del circolo di Alessandria. Votarono invece mozioni antimussoliniane le sezioni di Sampierdarena, Imola, Ravenna, Faenza, Siena, San Giovanni Valdarno, Napoli, Sassari, Castelfiorentino, Catania, Forlì, Alessandria, Pistoia, Rovigo, Osimo. Il 6 dicembre il Circolo giovanile di Roma chiese l’espulsione del Caiani, ma si opposero i circoli di Reggio Emilia, Schio, Cremona. Il Comitato nazionale della F.G.S.I. riunito il 12 dicembre respingerà la proposta di espulsione e accetterà le dimissioni di Caiani dalla carica di segretario politico. Il Comitato nazionale della F.G.S.I., riunitosi a Bologna il 25.10.1914, approvò all’unanimità l’ordine del giorno presentato da Bordiga, « ritenendo che il movimento socialista debba seguitare ad ispirarsi alle direttive di avversione ideale e pratica ad ogni guerra »».
Prima guerra mondiale
Con l’entrata in guerra, gli spazi di iniziativa politica si restrinsero drasticamente. “L'Avanguardia” fu imbiancata all'80% dalla censura e ogni manifestazione di dissidenza venne duramente repressa. Il 10.9. 1916 due terzi dei membri del Comitato nazionale della F.G.S.I. furono arrestati mentre si stavano stampando clandestinament[...]

[...]iorno presentato da Bordiga, « ritenendo che il movimento socialista debba seguitare ad ispirarsi alle direttive di avversione ideale e pratica ad ogni guerra »».
Prima guerra mondiale
Con l’entrata in guerra, gli spazi di iniziativa politica si restrinsero drasticamente. “L'Avanguardia” fu imbiancata all'80% dalla censura e ogni manifestazione di dissidenza venne duramente repressa. Il 10.9. 1916 due terzi dei membri del Comitato nazionale della F.G.S.I. furono arrestati mentre si stavano stampando clandestinamente 4.000 volantini dedicati a promuovere una giornata Internazionale di lotta per la pace. Al processo, svolto per di
rettissima nel novembre dello stesso anno, risultò evidente il tentativo del governo di trovare all’interno del paese un capro espiatorio per giustificare gli insuccessi militari registrati al fronte e Italo Toscani, direttore dell’"Avanguardia” fu condannato a 6 anni di reclusione.
La F.G.S.I. riuscì comunque a collaborare attivamente al processo di rifondazione dell'Intemazionale giovanile che lo stesso Lenin [...]

[...]ati mentre si stavano stampando clandestinamente 4.000 volantini dedicati a promuovere una giornata Internazionale di lotta per la pace. Al processo, svolto per di
rettissima nel novembre dello stesso anno, risultò evidente il tentativo del governo di trovare all’interno del paese un capro espiatorio per giustificare gli insuccessi militari registrati al fronte e Italo Toscani, direttore dell’"Avanguardia” fu condannato a 6 anni di reclusione.
La F.G.S.I. riuscì comunque a collaborare attivamente al processo di rifondazione dell'Intemazionale giovanile che lo stesso Lenin seguiva con attenzione. Con la conferenza internazionale della Pasqua 1915 questa forza non irrilevante (circa
56.000 affiliati nelle diverse regioni d'Europa) iniziò a muovere i primi passi: fu nominato un Bureau con sede a Zurigo (presieduto dal segretario danese Willy Munzenberg) e venne pubblicata la rivista “Jugendlnternationale” con tiratura di
70.000 copie e con edizioni in lingua tedesca, danese, italiana.
Gli anni di guerra spostarono progressivamente a sinis[...]

[...] iniziò a muovere i primi passi: fu nominato un Bureau con sede a Zurigo (presieduto dal segretario danese Willy Munzenberg) e venne pubblicata la rivista “Jugendlnternationale” con tiratura di
70.000 copie e con edizioni in lingua tedesca, danese, italiana.
Gli anni di guerra spostarono progressivamente a sinistra il baricentro dell’organizzazione giovanile e l’influenza di Bordiga divenne sempre più forte. L'8.4.1917 il Comitato nazionale della F.G.S.I. decise di compilare una “Memoria” per la Direzione del P.S.I.. Firmato dall’allora segretario politico Nicola Cilla, il documento muoveva da due constatazioni di fondo: quefla della divisione di fatto del Partito socialista in « due mentalità opposte » (una collaborazionista e una anticollaborazionista) e quella della sostanziale e conseguente paralisi del partito, quindi rivolgeva alla Direzione del P.S.I. un appello a prendere apertamente la testa del movimento spontaneo di opposizione alla guerra:
« A tale fine noi ci permettiamo di prospettare il seguente programma di orientamento t[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La F G, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---La F <---Comitato centrale <---F.G.C.I. <---F.G.S.I. <---K.I.M. <---comunisti <---d'Italia <---italiana <---socialista <---Giuseppe Berti <---P.S.I. <---antifascisti <---comunista <---estremismo <---fascismo <---italiano <---socialisti <---Adriano Olivetti <---Amedeo Catanesi <---C.C. <---Centro interno <---Conferenza di Basilea <---Egidio Proverà <---Enrico Berlinguer <---Eugenio Curiel <---F.A.I. <---F.G. <---Federazione Anarchica Italiana <---Federazione Anarchici Italiana <---Federazione Lido Caiani <---Fiaccola a Genova <---G.M. <---G.S.I. <---Galletto Rosso <---Gino De Marchi <---Gioventù Rossa a Novara <---Gioventù a Biella <---Graziano Marino <---Il Fanciullo Proletario <---Il Galletto Rosso <---Il Goliardo Rosso <---J.A <---Jaurès Busoni <---La Fiaccola <---La Recluta <---La Voce <---Leo Lambertini <---Luigi Longo <---Olivetti a San Giorgio Canavese <---Ordine Nuovo <---P.C.I. <---P.S.I <---Parigi nel Congresso <---Partito comunista <---Pratica <---Primo Maggio <---Recluta nel Veneto <---Rossetti Giorgina <---San Giorgio <---San Giovanni Valdarno <---Seconda Internazionale <---Secondino Tranquilli <---Storia <---Ugo Fedeli <---anticollaborazionista <---antifasciste <---antimilitarista <---antimussoliniane <---astensionisti <---attivisti <---bordighiana <---bordighiani <---classista <---collaborazionista <---culturista <---d'Europa <---dell'Intemazionale <---democristiani <---dinamismo <---dinovisti <---economicista <---fascista <---fasciste <---fascisti <---ghismo <---interventista <---liberalsocialista <---liquidazionista <---raopportunismo <---riformista <---riformisti <---settarismo <---siano <---socialismo <---squadristi <---taliana <---terventiste