Brano: [...]o mondiale della gioventù, tenuto a Praga nel 1947. Nel 1950 si insediarono nella nuova Lidice le prime 50 famiglie. Nel 1959 furono inaugurati una grande Casa della cultura, la sede del Comitato nazionale e un moderno emporio. La Casa della cultura dispone di teatro, cinema, biblioteca, ristorante e costituisce un centro di attiva vita sociale per l’intero circondario. Lidice conta oggi lo stesso
numero di abitanti del periodo prebellico.
L.I.D.U.
Lega Italiana Diritti dell’Uomo. Associazione democratica sorta nel 1927 in Francia, per iniziativa di Alceste De Ambris (v.), Luigi Campolonghi (v.) e altri membri della Concentrazione antifascista (v.), e organizzata sulla falsariga della Ligue des droits de l’homme francese. La L.I.D.U. comprendeva esponenti socialdemocratici, socialisti, radicali, massoni, di « Giustizia e Libertà », liberali di sinistra, anarchici, ecc.. Oltre ad assicurare un’opera di costante aiuto agli emigrati politici italiani e a difendere gli antifascisti dagli arbìtri amministrativi e delle polizie locali, l’associazione mirava a organizzare in ogni centro dell’emigrazione italiana una propria sede (nucleo), dove gli antifascisti italiani potessero incontrarsi, trovare appoggi, svolgere attività di propaganda politica. La L.I.D.U. sopravvisse alla Concentrazione (1934) e fu attiva sino allo scoppio[...]
[...]di « Giustizia e Libertà », liberali di sinistra, anarchici, ecc.. Oltre ad assicurare un’opera di costante aiuto agli emigrati politici italiani e a difendere gli antifascisti dagli arbìtri amministrativi e delle polizie locali, l’associazione mirava a organizzare in ogni centro dell’emigrazione italiana una propria sede (nucleo), dove gli antifascisti italiani potessero incontrarsi, trovare appoggi, svolgere attività di propaganda politica. La L.I.D.U. sopravvisse alla Concentrazione (1934) e fu attiva sino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.
Dapprima i comunisti non vi aderirono, ma dopo il VII Congresso dell’Internazionale Comunista (1935), in armonia con la politica di Fronte popolare (v.), un certo numero di membri del P.C.I. entrò nell’associazione per stabilire con le altre forze antifasciste legami unitari nello sviluppo della lotta contro il fascismo. Nondimeno i comunisti avevano istituito una propria organizzazione di massa con carattere di classe e denominata Unione popolare, men
tre all’opera assistenziale e di sol[...]
[...]olare (v.), un certo numero di membri del P.C.I. entrò nell’associazione per stabilire con le altre forze antifasciste legami unitari nello sviluppo della lotta contro il fascismo. Nondimeno i comunisti avevano istituito una propria organizzazione di massa con carattere di classe e denominata Unione popolare, men
tre all’opera assistenziale e di solidarietà provvedevano attraverso il Soccorso Rosso internazionale.
Il primo presidente della L.I.D.U. fu Alceste De Ambris, con Luigi Campolonghi segretario. Alla morte di De Ambris, la presidenza passò a Campolonghi e segretario divenne Alberto Cianca (v.).
Nell’ottobre 1935, quando la maggioranza dei delegati antifascisti riuniti a Bruxelles votò a favore di un telegramma al presidente della Società delle Nazioni per chiedere un efficace programma di sanzioni contro l’aggressione mussoliniana all’Etiopia (v.), il messaggio fu firmato da G.E. Modigliani per il P.S.I., da Egidio Gennari per il P.C.I. e dal presidente della L.I.D.U. Campolonghi.
Si veda anche la voce Bruxelles, Congresso[...]
[...]a presidenza passò a Campolonghi e segretario divenne Alberto Cianca (v.).
Nell’ottobre 1935, quando la maggioranza dei delegati antifascisti riuniti a Bruxelles votò a favore di un telegramma al presidente della Società delle Nazioni per chiedere un efficace programma di sanzioni contro l’aggressione mussoliniana all’Etiopia (v.), il messaggio fu firmato da G.E. Modigliani per il P.S.I., da Egidio Gennari per il P.C.I. e dal presidente della L.I.D.U. Campolonghi.
Si veda anche la voce Bruxelles, Congresso di.
Bibliografia: Aldo Garosci, Storia dei Fuorusciti, Laterza, Bari, 1953; Ch. F. Delzell, / nemici di Mussolini, Einaudi, Torino, 1966.
Liebknecht, Karl
N. a Lipsia il 13.8.1871, ucciso a Berlino il 15.1.1919. Figlio di Guglielmo Liebknecht (18261900), che fu uno dei capi della socialdemocrazia tedesca e direttore del quotidiano Vorwàrtsl, dopo un breve esordio nella professione di avvocato si dedicò interamente all'attività politica, militando nelle file del Partito socialdemocratico.
Tra i primi a cogliere nella sua es[...]