Brano: [...]ntorno ad alcuni polacchi e intorno all’austriaco Burger, successivamente coadiuvato dal suo compatriota Durmeyer, qui trasferito nel gennaio 1944 da Flossenburg.

Fin dall’inizio alcuni ebrei collaboramno con i polacchi, ma solo nel maggio 1943 l’organizzazione polacca e il gruppo di resistenza organizzato da Burger, che già avevano collaborato in alcune iniziative comuni, si unificarono dando luogo al Gruppo di lotta di Auschwitz, guidato da Josef Gyrankiewicz (v.).

Era enormemente difficile organizzare una resistenza clandestina in un campo sterminato, dove il terrore della morte sempre incombente si materializzava ininterrottamente nel fumo dei crematori, la popolazione era la più eterogenea e parlava lingue diverse che rendevano ancora più arduo ai singoli deportati intendersi reciprocamente. Perciò uno dei primi compiti del Gruppo di lotta consistette nell’intervenire per appianare le divergenze fra deportati di diversa nazionalità e di contrapposti orientamenti politici, condizione necessaria per creare un unico fronte di resistenza. Come i[...]