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Il segmento testuale Il P O è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 741

Brano: [...]no, 194853; L. Woodward, British Foreign Policy in thè Second World War, London, 1962; G. Alperovitz, Un asso nella manica. La diplomazia atomica americana: Potsdam e Hiroshima, Torino, 1966; G. Kegel, Ein Vierteljahrhundert danach. Das Potsdamer Abkommen und was aus ihm geworden ist, Berlin, 1970; Storia delle due Germanie (19451968). Torino, 1968.

E. Co.

P.O.U.M.

Partido obrero de unificacìon marxista. Partito di sinistra spagnolo.

Il P.O.U.M. si costituì a Barcellona nel settembre 1935, dalla fusione del Bloc Obrer y Camperol, guidato da Joaquim Maurin Jullia (18961973, dirigente sindacale e poi del Partito comunista spagnolo, ma escluso da quésto nel 1930 con tutta la Federazione catalanobaleare, di cui era segretario) e la Izquierda Comunista Espanda, il cui segretario era Andrés Nin (v.). Del Comitato esecutivo del P.O.U.M. entrarono a far parte, oltre ai due dirigenti già nominati, Juan And rade, Julian Gorkin, P. Bonet e J. Arquer. Organi di stampa ne furono La Baiali a e il mensile teorico La Nueva Era.

Partito compo[...]

[...]o La Baiali a e il mensile teorico La Nueva Era.

Partito composito

Il nuovo partito venne fondato sul presupposto che la Spagna si trovasse ormai in una fase prerivoluzionaria che preannunciava il socialismo o una reazione di tipo fascista: il diverso sbocco sarebbe dipeso dalla forza del proletariato e dall’unità delle diverse forze della sinistra.

In teoria di livello nazionale, ma con una base di massa praticamente solo in Catalogna, il P.O.U.M. era alquanto composito, essendovi confluiti numerosi piccoli borghesi

Lo striscione del P.O.U.M. durante un corteo a Barcellona (1936)

radicali (aderenti al B.O.C.) insieme a operai rivoluzionari. La sua politica oscillò tra attendismo e avventurismo. Quando, il 15.1.1936, il Partito socialista spagnolo e quello comunista strinsero con i repubblicani socialisti di M. Azana e altri gruppi democratici il patto di Fronte Popolare, anche il P.O. U.M. vi aderì, pur nutrendo riserve sul carattere progressista del Fronte, ma dopo le elezioni del febbraio riprese la propria autonomia, crit[...]

[...].U.M. era alquanto composito, essendovi confluiti numerosi piccoli borghesi

Lo striscione del P.O.U.M. durante un corteo a Barcellona (1936)

radicali (aderenti al B.O.C.) insieme a operai rivoluzionari. La sua politica oscillò tra attendismo e avventurismo. Quando, il 15.1.1936, il Partito socialista spagnolo e quello comunista strinsero con i repubblicani socialisti di M. Azana e altri gruppi democratici il patto di Fronte Popolare, anche il P.O. U.M. vi aderì, pur nutrendo riserve sul carattere progressista del Fronte, ma dopo le elezioni del febbraio riprese la propria autonomia, criticando da sinistra il Fronte popolare.

Lotta antifranchista

Dopo i grandi scioperi esplosi in Spagna come risposta popolare alla rivolta franchista (luglio 1936), i dirigenti poumisti pensarono di essere ormai entrati nella fase rivoluzionaria e previdero due tappe del processo: una prima tappa consistente nella sconfitta del fascismo, grazie all’alleanza tra proletariato e borghesia democratica; e una seconda che, secondo i poumisti, doveva cons[...]

[...]iato e borghesia democratica; e una seconda che, secondo i poumisti, doveva consistere nella lotta rivoluzionaria per il socialismo. Secondo questa ottica, Nin accettò di entrare come ministro della Giustizia nel governo della Catalogna, ma in tale veste contribuì poi a far sciogliere i comitati locali di operai e contadini che egli stesso aveva precedentemente esaltato come presidio del nuovo ordine rivoluzionario.

Per lottare contro Franco, il P.O. U.M. costituì proprie milizie armate, i cui militanti si distinsero nei campi di battaglia. Ma ben presto

il partito entrò in conflitto con la politica moderata del Fronte popolare e in particolar modo con il P.C.S. (filosovietico) che, cercando di contenere le spinte radicali all’interno di un quadro democratico borghese, accusò apertamente il P.O.U.M. di essere una quinta colonna franchista.

Arresti ed eliminazioni

Nel marzo 1937 i contrasti con i partiti del Fronte popolare si acuirono e l’ala sinistra del P.O.U.M., facente capo a Juan And rade, criticò aspramente la partecipazione al governo.

Dopo i gravi tumulti esplosi nel maggio 1937 in Catalogna, dove le forze del governo repubblicano repressero duramente gli anarchici, anche i dirigenti del P.O.U.M. vennero arrestati (16 giugno) sotto accusa di alto tradimento e di collusione con i fascisti. Ma si trattava di accuse pretestuose, come venne dimostrato dal successivo pro[...]

[...]ennero arrestati (16 giugno) sotto accusa di alto tradimento e di collusione con i fascisti. Ma si trattava di accuse pretestuose, come venne dimostrato dal successivo processo (ottobre 1938) che assolse tutti i poumisti da queste infamanti imputazioni, pur condannandoli a lunghe pene detentive per vari altri motivi. Tra gli arrestati non c’era Andrés Nin che, rapito da agenti filosovietici, fu barbaramente torturato e ucciso.

Da quel momento il P.O.U.M., costretto alla illegalità, praticamente sparì dalla scena politica spagnola.

I militanti sopravvissuti si rifugiarono per lo più in Messico e in Francia, dove continuarono la loro lotta, in parte sotto la bandiera del P.O.U.M. ma per lo più confluendo (1945) nel nuovo partito Movimento Socialista de Catalunya.

Bibliografia: Victor Alba, Histoire du POUM, Parigi, Champ Libre, 1975; Andrés Nin, Guerra e rivoluzione in Spagna 1931/1937, Milano, Feltrinelli, 1974.

Pound, Ezra

N. a Hailey nell’ldaho (Stati Uniti) il 30.10.1885, m. a Venezia 1*1.11. 1972; poeta.

Dopo un breve v[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 531

Brano: [...]urando l'esigenza di separare la lotta economica (per la conquista immediata di migliori condizioni di vita) dalla battaglia politica (per impadronirsi del potere). Su questa linea si ebbe nel 1881 la nascita del Partito socialista rivoluzionario di Romagna fondato da Andrea Costa (v.) e nel 1882, a Milano, la fondazione del Partito operaio italiano (P.O./.), nel quale un ruolo di particolare importanza sarà svolto da Costantino Lazzari (v.).

Il P.O.I., la cui impronta era operaistica e la cui struttura rifletteva più quella di un sindacato che di un partito politico, ebbe rapido sviluppo e fu molto attivo nell’organizzare scioperi e agitazioni, ma nel 1890

era già in crisi: le masse operaie erano ormai mature per la creazione di un vero partito di classe su scala nazionale.

Nuove e più avanzate esigenze maturavano intanto anche sul piano sindacale. Il proletariato agricolo, formatosi nella pianura padana come conseguenza della disgregazione della piccola proprietà agraria, sotto l’impulso della predicazione socialista (v. Cooperat[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 207

Brano: [...]Pecs (173.000). Amministrativamente divisa in 19 contee oltre alla capitale (cui è conferito uno status di

contea separata), ha una Costituzione proclamata il 18.8.1949 ed emendata nell’aprile 1972. La forza politica al potere è il Partito operaio socialista ungherese (P.O.S.U.), sorto dopo la rivolta del 1956 sulle ceneri del Partito operaio ungherese che era stato costituito nel 1948 attraverso una fusione fra comunisti e socialdemocratici. Il P.O.S.U. conta circa 871.000 membri (1985) ed è, sostanzialmente, un partito comunista. La religione prevalente fra la popolazione ungherese è la cattolica.

Cenni storici

Nei secoli XVIII e XIX l’Ungheria conobbe un ritorno del potere magnatizio e del feudalesimo autoctoni, mentre politicamente rimaneva vincolata alla dinastia degli Asburgo. Il potere rimase così concentrato nelle mani dei grandi latifondisti, i quali cercarono di modernizzare l’agricoltura per rafforzare le proprie esportazioni sui mercati occidentali, ma lasciando i contadini in condizioni di servitù. Anche quando i rapporti nelle campagne mutarono (dapprima timidamente con le riforme illuministe, poi più decisamente con la rivoluzione del 1848), i nobili conservarono il potere, riuscendo in larga misura ad adeguare ai propri interessi lo sviluppo industriale del paese e quello delle banche. La borghesia che si venne allora formando rimase debole, fallì il suo primo tentativo di rivoluzione democratica nel 1848 e si rivelò incapace di affrontare il problema delle minoranze nazionali incluse nel regno d’Ungheria anche dopo la definizione deH’Ai/sg/e/c/? (compromesso) nel 1867, quando un’impostazione dualistica trasformò il vecchio Stato centroeuropeo neH’Impero AustroUngarico. All’affermarsi dell’egemonia magiara sul piano politico non corrispose così, su quello [...]

[...]onali incluse nel regno d’Ungheria anche dopo la definizione deH’Ai/sg/e/c/? (compromesso) nel 1867, quando un’impostazione dualistica trasformò il vecchio Stato centroeuropeo neH’Impero AustroUngarico. All’affermarsi dell’egemonia magiara sul piano politico non corrispose così, su quello economico e sociale, la capacità di far decollare l’economia ungherese a cavallo tra Otto e Novecento, a causa soprattutto dell’impossibilità di ridimensionare il potere nobiliare e latifondista. Aggravata da queste contraddizioni, che impedivano una soluzione positiva del problema nazionale e dell’arretratezza economica, la sconfitta del 1918 si trasformò in una catastrofe che ridimensionò profondamente il territorio stesso dell’Ungheria.

Primo dopoguerra

Con la firma del trattato di Trianon del 1920 l’Ungheria fu ridimensiona

ta a poco più del 32% del territorio che possedeva prima della guerra. Analogamente, la sua popolazione si ridusse al 41,6%. Dei territori ceduti, la Transilvania e il Partium passarono alla Romania; iLBanato venne diviso [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Il P O, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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