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Il segmento testuale Il P N è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 774

Brano: [...]to in una intervista i contatti avuti con la D.C. perché l’intesa elettorale fosse valida dovunque, progetti falliti solo per il fatto che la Direzione democristiana pretendeva che l’alleanza non fosse allargata in modo dichiarato al M.S.I..

La tattica elettorale della D.C. per sfaldare a proprio tornaconto lo schieramento di estrema destra si era concentrata anche sulle manovre scissionistiche all’interno del variopinto paesaggio monarchico. Il P.N.M. registrò così diverse diaspore locali. Un buon numero di suoi ex iscritti si ritrovò nel Fronte monarchico, costituito dagli onorevoli Alliata, Marchesano, Consiglio, Coppa, e rappresentativo soprattutto di collusioni tra gruppi clientelari della destra meridionale.

In quel clima di arroventati appelli al raduno delle forze anticomuniste, il P.N.M. vide allargare i propri margini di azione e di parossistica campagna demagogica. I metodi laurini poterono sfrenarsi, impiegando strumenti di corruzione indecorosi e una volta di più indirizzati a carpire consensi nel sottoproletariato meridionale. I fiduciari del « comandante » rovesciarono sull’elettorato del Sud quantitativi enormi di pasta alimentare,, migliaia di scarpe spaiate (« Una scarpa subito, l’altra dopo il voto », era la promessa fatta dai galoppini elettorali), e di portafogli di plastica contenenti ciascuno un biglietto da mille lire.

I miliardi profusi e l’infuocata atm[...]

[...]sizioni e ridurre gli alleati a semplici e docili comparse.

In una intervista al « Gazzettino Veneto » del 3.9.1952, De Gasperi stesso non esitò a lasciar intendere che la restaurazione monarchica era tecnicamente possibile: il che, tuttavia, aggiunse, rimaneva una ipotesi per il futuro, mentre per il presente il dovere dei fedeli sabaudi consisteva nel non disertare la lotta da condursi contro il comuniSmo. In altri termini, la D.C. blandiva il P.N.M. e nello stesso tempo chiamava l’elettorato monarchico a riservare i propri suffragi al blocco da lei guidato, facendogli balenare la possibilità che si pervenisse a un capovolgimento istituzionale.

Lauro e Covelli, dal canto loro, rinnovarono le istanze alla Chiesa perché accentuasse il proprio intervento sulla D.C. ai fini di unaintesa tra il blocco di centro e quel

lo di destra, sostenendo che neppure la « legge truffa » (contro cui votarono) avrebbe permesso al primo di assicurarsi il 51% dei voti.

In un certo senso, la profezia monarchica si avverò, poiché l’obiettivo democris[...]

[...]povolgimento istituzionale.

Lauro e Covelli, dal canto loro, rinnovarono le istanze alla Chiesa perché accentuasse il proprio intervento sulla D.C. ai fini di unaintesa tra il blocco di centro e quel

lo di destra, sostenendo che neppure la « legge truffa » (contro cui votarono) avrebbe permesso al primo di assicurarsi il 51% dei voti.

In un certo senso, la profezia monarchica si avverò, poiché l’obiettivo democristiano non fu raggiunto. Il P.N.M. conquistò ben 1.854.850 voti, pari al 6,8% del totale dei suffragi, e ottenne 40 seggi alla Camera. La sconfitta della « legge truffa » inaugurò una crisi nel vecchio equilibrio degasperiano che il leader della D.C. cercò di tamponare per rimettersi alla guida di un gabinetto quadripartito: ma, dopo convulse trattative e una crisi durata l’intera estate del 1953, egli riuscì soltanto a rabberciare un « monocolore » che, non avendo più la D.C. la maggioranza in Parlamento, poteva contare unicamente sull’appoggio del P.N.M..

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 453

Brano: [...] palazzo che rovesciò Mussolini. Il 25.7,1943 Scorza votò contro l’O.d.g. Grandi, ma fece poi atto di sottomissione al nuovo governo Badoglio, adoperandosi per evitare reazioni dai settori più fanatici del P.N.F,.

Due giorni dopo, scriveva a Badoglio di considerare « esaurito il compito di persuasione e disciplina tra i fascisti » impostogli dalla sua coscienza e di restare in attesa delle decisioni del governo circa il futuro del partito.

Il P.N.F. fu sciolto dal nuovo governo, ma prima ancora della decisione formale le sue sedi furono messe a soqquadro e i suoi simboli furono rovesciati dall’indignazione popolare. Così, ingloriosamente, si concludeva la parabola del Partito nazionale fascista. La sua riesumazione sotto il governo di Salò e sotto etichetta « repubblicana » avrebbe obbedito infatti a una logica completamente diversa, configurandosi più come embrione di un neofascismo minoritario e subalterno nella società italiana che come prosecuzione di un’esperienza, quella di partito di massa della borghesia italiana, ormai estint[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Il P N, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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