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Il segmento testuale I.S.R. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 65

Brano: [...]suo risorgere, la F.S.I. comprendeva 28 centrali nazionali, con circa 24 milioni di aderenti. Lo Statuto, approvato al successivo congresso di Vienna (1924), stabilì che la F.S.I. poteva accettare l’adesione di una sola centrale sindacale per ciascun paese. Tale clausola serviva praticamente a escludere dalla F.S.I. la Confédération Générale du Travail francese e la Confederazione dei sindacati rossi cecoslovacchi.

Rapporti tra la F.S.I. e la I.S.R.

II 15.2.1918 i sindacati sovietici avevano promosso una conferenza sindacale mondiale, per cercare di giungere alla costituzione di un'u

nica organizzazione sindacale internazionale. I sindacati inglesi, francesi e statunitensi, seguiti dalle organizzazioni di altri paesi occidentali, respinsero l’invito, preferendo far risorgere, al congresso di Amsterdam, come già detto, la F.S.I.. Da parte loro, le organizzazioni che si trovarono d’accordo con i sovietici fondarono l’Internazionale dei sindacati rossi; dopo di ciò insistettero nella ricerca di contatti e intese, anche soltanto parzia[...]

[...]operaia (che sul piano politico venivano esprimendosi attraverso i fronti popolari) dinanzi alla reazione fascista e al suo minaccioso espandersi, alle imprese belliche aggressive e alla corsa al riarmo, costrinsero i dirigenti di Amsterdam, capeggiati dall'inglese Citrine e dal francese Jouhaux, a compiere una mossa tattica: nei novembre 1937 essi inviarono una delegazione della F.S.I. a Mosca, per trattare la questione dell’unificazione con la I.S.R. e l'adesione dei sindacati sovietici alla F.S.I.. Le trattative si conclusero con un accordo sulla procedura da seguire e sembrava che l’unità stesse alfine per realizzarsi: senonché, ritornata la delegazióne da Mosca, il Consiglio generale di Amsterdam non ratificò l’accordo da essa raggiunto e il successivo congresso di Zurigo (1939) lo sconfessò con voto di maggioranza.

Rapporti tra la F.S.I. e la C.G.L

Dopo la prima guerra mondiale la C.G.L. non aderì alla ricostituita Internazionale sindacale di Amsterdam; i suoi dirigenti stabilirono anzi rapporti con Mosca e, il 15.7.

1920, fu[...]

[...] e il successivo congresso di Zurigo (1939) lo sconfessò con voto di maggioranza.

Rapporti tra la F.S.I. e la C.G.L

Dopo la prima guerra mondiale la C.G.L. non aderì alla ricostituita Internazionale sindacale di Amsterdam; i suoi dirigenti stabilirono anzi rapporti con Mosca e, il 15.7.

1920, furono d’accordo con le organizzazioni di numerosi altri paesi per costituire un Consiglio sindacale provvisorio, che avrebbe dovuto dar vita alla I.S.R.. Ma nello stesso tempo ì dirigenti della C.G.L., in massima parte riformisti, parteciparono nel novembre 1920 al congresso di Londra della F.S.I.; e quando, nel febbraio 1921, il congresso di Livorno della C.G.L. decise di aderire all’I.S.R. rompendo i rapporti con Amsterdam, ben si guardarono dal rispettare e dall 'applicare tale decisione. In realtà, il

congresso della C.G.L. si era svolto dopo il congresso del P.S.l. (21.1. 1921), dal quale era sorto il Partito comunista italiano; perciò i dirigenti riformisti della C.G.L., nonostante il voto congressuale, decisero di mantenersi collegati con Amsterdam, la cui politica era chiaramente ostile al movimento comunista.

Seguendo questa linea, nell’aprile

1921 la C.G.L. rivolse alla F.S.I. un indirizzo sui crimini consumati in Italia dai fascisti contro i lavoratori, ma non[...]

[...] P.S.l. (21.1. 1921), dal quale era sorto il Partito comunista italiano; perciò i dirigenti riformisti della C.G.L., nonostante il voto congressuale, decisero di mantenersi collegati con Amsterdam, la cui politica era chiaramente ostile al movimento comunista.

Seguendo questa linea, nell’aprile

1921 la C.G.L. rivolse alla F.S.I. un indirizzo sui crimini consumati in Italia dai fascisti contro i lavoratori, ma non inviò analogo appello alla I.S.R.. Amsterdam rispose sottoscrivendo 50.000 lire in segno di solidarietà e ne ebbé in cambio una lettera attestante come i rapporti tra le due organizzazioni fossero particolarmente cordiali. Nel luglio 1921 la C.G.L. inviò propri rappresentanti (Bianchi e Azimonti) al congresso dell’l.S.R., con il mandato di « ascoltare e riferire al ritorno ». Al congresso, Bianchi sostenne invece la tesi della doppia adesione (tanto ad Amsterdam quanto a Mosca); e Azimonti affermò che l’adesione della C.G.L. all’I.S.R. avrebbe potuto realizzarsi soltanto dopo che il P.S.L avesse aderito alla HI Internazionale[...]

[...]gno di solidarietà e ne ebbé in cambio una lettera attestante come i rapporti tra le due organizzazioni fossero particolarmente cordiali. Nel luglio 1921 la C.G.L. inviò propri rappresentanti (Bianchi e Azimonti) al congresso dell’l.S.R., con il mandato di « ascoltare e riferire al ritorno ». Al congresso, Bianchi sostenne invece la tesi della doppia adesione (tanto ad Amsterdam quanto a Mosca); e Azimonti affermò che l’adesione della C.G.L. all’I.S.R. avrebbe potuto realizzarsi soltanto dopo che il P.S.L avesse aderito alla HI Internazionale.

Il problema dei rapporti della C.G.L. con Amsterdam risorse negli anni 192728. Al momento della promulgazione delle leggi eccezionali fasciste, il segretario della C.G.L., Bruno Buozzi, trovandosi all’estero, non rientrò in Italia e venne sostituito nella sua carica da G. Battista Maglione. Il 4.1.1927, costui e alcuni altri dirigenti sindacali rimasti in Italia, senza neppure consultarsi con le Camere del lavoro e con i sindacati di categoria, decisero di sciogliere pubblicamente la C.G.L., quantu[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 70

Brano: [...]a ideologica, impegnata nel Partito bolscevico con rovesciamenti di tendenze (Zinoviev e Kamenev, inizialmente fautori di Stalin, raggiunsero la piattaforma dell’opposizione di sinistra), si estese sul piano internazionale. Nel 1925 Trotskij, in un volume dal titolo « Dove va l’Inghilterra? » (questo paese stava attraversando una grave crisi economica), condannava la corrente opportunista di destra in seno all’Internazionale dei sindacati rossi (I.S.R.). Nel maggio 1926, in occasione dello sciopero generale dei lavoratori britannici, essa strinse un compromesso con il Consiglio generale (riformista) delle Trade Unions, creando un « Comitato anglorusso » che doveva consentire l’unificazione tra la I.S.R. e la Federazione sindacale internazionale (F.S.I.), socialdemocratica. In realtà, appena superata la crisi, il Consiglio generale tradeunionista denunciò l’accordo, dando di fatto ragione a Trotskij.

In quegli anni, Trotskij criticava pure severamente le posizioni della Terza Internazionale, la quale sosteneva una politica di alleanze con partiti non proletari, linea che a partire dal 1925 fu applicata particolarmente in Cina mediante l’approvazione della tattica detta « blocco delle quattro classi ». Fu appunto seguendo le direttive dell 'Internazionale che il Partito comunista cinese ent[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 64

Brano: [...] di collegamento e di rifornimento per le forze partigiane, e la giunta popolare comunale continuò a funzionare sino alla Liberazione.

C.Ni.

Amsterdam, Intemazionale di

Con questo nome venne designata la Federazione sindacale internazionale (F.S.I.) ossia l'Internazionale sindacale socialdemocratica, o gialla, per distinguerla dall’Internazionale sindacale bianca, dei cattolici e dei cristiani; e dall'Internazionale dei sindacati rossi (I.S.R.).

Le origini deifinternazionale di A. risalgono al 1900, quando, riuniti a Parigi, i rappresentanti dei sindacati di orientamento socialdemocratico francesi, inglesi, italiani e svedesi lanciarono la proposta di costituire un centro coordinatore sindacale internazionale. In una successiva riunione, tenuta nel 1901 a Copenaghen, i rappresentanti tedeschi, inglesi, francesi., belgi, olandesi e scandinavi decisero di convocare periodicamente congressi internazionali. Nel primo di questi congressi, tenuto a Stoccarda nei 1902, venne costituito un Segretariato sindacale internazionale permanent[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 66

Brano: [...]i sindacalisti riformisti in esilio a Parigi. Nel luglio 1929 i dirigenti della C.G.L. operante in Italia decisero così di organizzare a Marsiglia una conferenza, alla quale parteciparono, in maggioranza, delegati venuti clandestinamente dall’Italia. Preso atto deM’impossibilità di ottenere il riconoscimento da parte di Amsterdam, la conferenza, richiamandosi anche alla lontana mozione di Livorno, decise di preparare l’adesione della C.G.L. alla I.S.R., ciò che avvenne dopo una successiva conferenza tenutasi a Zurigo.

La F.S.I., il fascismo e la guerra

L’atteggiamento della F.S.I. nei confronti del fascismo e della guerra non può certo essere definito di aperta opposizione, e tanto meno di lotta. Infatti Amsterdam si rifiutò sempre di riconoscere e sostenere i sindacati di ispirazione socialista che operavano clandestinamente in Italia e lottavano contro il fascismo. Quando, nel 1933, Hitler conquistò il potere, i dirìgenti dei sindacati tedeschi aderenti alla F.S.i. decisero di abbandonare l'Internazionale, consumando così un atto di[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 713

Brano: [...]e Teofilo Fontana. Al processo furono tutti assolti con formula piena (26.10.1951). L’uccisione dei carabinieri fu ritenuta giustamente un atto di guerra, « in quanto questi, a prescindere dalle loro intime convinzioni e dai motivi per cui agivano, erano di fatto al servizio di un potere illegittimo e in questa loro veste stavano eseguendo operazioni di repressione della Resistenza ».

Bibliografia: Uva Vaccari, Tincani e Martelli, su Rassegna I.S.R. di Modena, 1961; E. Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino, Bologna, 1966.

Gusen

Località dell'Austria, lungo il Danubio, dove tra il 1940 e il 1942 sorse un campo di deportazione (v.) nazista. Quello di Gusen divenne

il più importante dei 47 lager esterni dipendenti da Mauthausen (v.), donde distava pochi chilometri. Diviso in tre sezioni (Gusen I, II, III), il campo conteneva da 10.000 a 20.000 deportati. Questi vennero fatti lavorare nella cava di St. Georgen, il più grande frantoio di pietre dell’Austria, e successivamente in gallerie sotterranee, dove si producevano parti per a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 823

Brano: [...]usione delle Brigate « Matteotti » e « Picelli » venne designato comandante della formazione unificata (v. La Spezia).

Educato alla scuola partigiana di Dante Castellucci (Facio) e grazie alla sua esperienza militare, assolse brillantemente al nuovo compito, amalgamando bene le forze delle formazioni al suo comando e partecipando a numerose azioni di guerra.

Bibliografia: Giulivo Ricci, Storia della Brigata « MatteottiPicelli », La Spezia, I.S.R., 1978.

Quartini, Renato

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Ronco Scrivia (Genova) nel 1923, m. a Cravasco (Genova) il 23.3.1945; impiegato. Disegnatore presso gli stabilimenti Ansaldo di Sampierdarena, dopo l’8. 9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, combattendo nelle file della Resistenza genovese.

Entrato a far parte della Brigata S.A.P. « Buranello », operante sull’Appennino Ligure, partecipò a numerose azioni come comandante di un nucleo. Durante uno scontro, trovatosi di fronte a soverchiami forze nemiche e gravemente ferito, tenne la posizione fino all'[...]



da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 38

Brano: [...] guerra.

It refiwc fascista pre* para ta guerra contro ta ftvssià dei Soit'ef Lavoratorit difendiamo la Unione Soviet lista, ta patria, dei tavernièri di tot

io it moneto. Per impedi re la guerra bisogna abbai tire il redime fasci sfa.

GIOVANI OPERA! PARTECIPATE IN MASSA ALLE MAKll FESTAZIONI CONTRO LA WSOCCURAZIONE CONTRO IL REGIME FASCISTA AFFAMATORE

Battaglie Sindacali

Organo della Confederatone Generale del Lavoro (aderente aM’I.S.R. )

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luna l’economia del paese monopolizzata per le epove paerre e per laniero il didimo alle soo famiglie ai grandi pesasi capitatisi!

L’ANTIFASCISMO

CLANDESTINO

Prospettive di miseria di morte

d il 23 marzo all asscmrri. Mussolini ha rat * che realizzerebbero

vu. V litf Mt:ssn'i»:I. ir.mtro sabota I offerta di .,.lvv,.., |'AlM.*>:ni.i. fatta dal Comitato dei Tredici. m rotule complico del suo Longone re Hitlor, «elio lontinue provocazioni di guerra in Europa, e più specialmente contro I U.R.S.S.

Noi abbiamo sempre affermato che il fase: .:io ; v fautore o provocator[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine I.S.R., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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